Giovani si diventa è una commedia agrodolce sul tema degli anni che passano, sulla paura di invecchiare e sulle paure di un possibile e probabile fallimento umano e lavorativo. Una commedia vivace e simpatica, abbastanza riuscita nella caratterizzazione dei personaggi, meno sullo snodo della trama (dato che una specifica non c'è, al contrario dei temi) e la conclusione. I protagonisti sono i componenti di due coppie, una non più giovane e a disagio tra altre della stessa età, perché senza figli e pertanto ancorata ad interessi ed abitudini di scapoli. Questa coppia vince l'inevitabile noia entrando in contatto con una coppia giovane, entusiasta ed apparentemente piena di ammirazione e rispetto per i due più anziani. Il film inizialmente sembra volersi concentrare sui sentimenti di questa coppia che appare quasi travolta dal passare degli anni (nella prima parte infatti si ride e sorride), successivamente, però, l'interesse si fissa sul comportamento del giovane uomo, documentarista "in erba" che si avvale delle conoscenze fatte per motivi di carriera con un atteggiamento arrivista eppure giudicato normale in relazione all'evoluzione del giornalismo attuale (una seconda parte più seria e malinconica). Il film comunque si concentra soprattutto su questa coppia adulta, che afferma di stare bene così, seppur in stallo per i loro quarantatré anni, ma ovviamente non è come dicono. I due senza figli per dolorosi fallimenti delle gravidanze di Cornelia che ne ha elaborato un rifiuto auto-difensivo, sempre attaccato dall'insistenza dei loro amici coetanei che hanno cominciato a far figli e li ostentano come una grande gioia, non sempre tanto convincente. Josh, onesto e perfezionista come nessuno, è stato un promettente documentarista ma dopo essere rimasto 'bloccato' e nonostante un buon lavoro, riceve (ancora una volta) la disapprovazione del suo mentore, il padre di Cornelia, che al contrario approva il giovane venticinquenne Jaime (un perfetto Adam Driver), nonostante e anche dopo la scoperta che i due hanno mentito, riuscendo così a infiltrarsi là dove le conoscenze sono importanti e sfruttabili. Perciò il fatto che grazie anche al suo aiuto Jaime riesce ad emergere al contrario di lui lo manderà in bestia. Ma ciò aggiunto a tanto altro però gli farà capire come è meglio lasciar correre, meglio cambiare atteggiamento e cambiare vita e abitudini e non essere ancorato ad una vita priva di gioie e speranze.
Comunque anche se dal finale (abbastanza anonimo e prevedibile) emergono in parte i lati negativi della pellicola (criticando i giovani e la nuova generazione), le caratteristiche positive del film si ritrovano nei dettagli che Baumbach, osservatore attento, ci mostra come la collezioni di vinili, macchine da scrivere e i vari oggetti vintage che Jamie colleziona in modo maniacale. Inoltre nel film sono descritte varie situazioni divertenti come un'altra coppia di amici coetanei con neonata, la cui vita è stata completamente rivoluzionata da questo parto tardivo. Ben Stiller però appare un po' spento, seppur ben calato nel ruolo dell'ultra-quarantenne un po' annoiato ed ormai "moscio", non è rappresentato in grado di reagire con veemenza nel momento in cui scopre di essere stato coinvolto in un sottile inganno. Il film arriva a conclusione senza particolari guizzi, con un esito prevedibile, e lasciando il rammarico di non aver adeguatamente sviluppato l'interessante tema iniziale. Il punto di forza di questo discreto film è però senza dubbio la sceneggiatura, sia per i dialoghi punteggiati da battute folgoranti e intelligenti (anche se leggermente non credibili), sia come idea di storia (non tanto credibile comunque come i personaggi), anche se alla fine questa è solita dramma-commedia americana (che va molto di moda ultimamente), una frittata di comico e drammatico in salsa thriller. Ma il problema principale è che non fa ridere ne piangere, e soprattutto non appassiona e non coinvolge più di tanto. Non basta infatti unire i generi per fare un film completo. Menomale che c'è Naomi Watts bravissima come sempre, e anche Amanda Seyfreid (opaca e spenta purtroppo) ma non basta. In definitiva però, non un film bello o brutto, ma non eccezionale, nonostante appunto i temi interessanti sviluppati (troppo in superficie e malamente in alcuni casi), e anche se non sarà di grande intrattenimento, è piacevole e gradevole da vedere ma poi forse dimenticare. Voto: 6
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