Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 11/07/2016 Qui - Barbecue, una raffinata e corale commedia (tipica del cinema francese del 2014) dove non si ride, ma si sorride alle ironiche avventure di un gruppo di amici di mezz'età che regolarmente si riuniscono, per organizzare delle cene, per andare alla partita a vedere la propria squadra del cuore, per trascorrere le vacanze. Il cosiddetto "capo" del gruppo o, meglio, colui che organizza i vari programmi, è il cinquantenne e donnaiolo Antoine, perfettamente interpretato da Lambert Wilson, il quale nel corso della vicenda viene colpito da un infarto in seguito al quale egli deciderà di cominciare a vivere la propria esistenza godendosela, seguendo solamente i propri desideri ed assaporando sino in fondo le gioie che gli si presentano dalla frequentazione dei propri cari amici e dalle giornate trascorse in loro compagnia. Un atteggiamento che inizialmente rianima il sodalizio, ma poi, non essendo più sostenuto dalla giusta dose di buonumore, finisce coll'essere corrosivo e persino violento. Tuttavia c'è sempre spazio per una redenzione ed una corale soluzione positiva di tutte le vicendevoli ed eterogenee storie dei protagonisti.
Questa fresca commedia francese presenta un ambiente, dei personaggi ed una "filosofia" di vita molto positivi e, sia pure con qualche esagerazione, molto giusti al fine di godere appieno la propria esistenza. In fondo, quando si ha una famiglia, degli amici, una certa agiatezza economica, delle occasioni piacevoli e del buon cibo sulla tavola, cosa, sembra volere dire il regista, desiderare di più? Ed il clima di totale relax, affiatamento ed affetto tra i vari protagonisti della vicenda si evince in maniera molto esplicita e divertente. I dialoghi sono veri e interessanti. Il cast, composto tutto da attori conosciuti in Francia e poco meno in Italia, è ben amalgamato e coordinato e presenta proprio l'immagine di una compagnia affiatata che sempre di più consolida negli anni il proprio affetto ed amicizia. Il lieto fine anche se abbastanza scontato e il tema trito e ritrito della crisi esistenziale di uomini e/o donne di mezza età però non affossano un film comunque divertente e per nulla volgare e pertanto quanto mai adatto a trascorrere un'ora e mezza di puro intelligente relax. In definitiva però nonostante le solite storie e i soliti amici (il seduttore, la coppia perfetta, la coppia separata, lo scapolo timido), senza coinvolgimento emotivo ed empatico, senza una precisa fluidità di un racconto che non c'è, ma tanti quadretti conviviali ovvi ed inutili, è un discreto e simpatico film. Voto: 6
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