giovedì 31 gennaio 2019

Big Ass Spider! (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/08/2016 Qui - Film che già dal titolo, appunto Big Ass Spider!, vuole essere ironico (Il ragno dal c**o grosso), vuole far capire che il primo a non prendersi sul serio è il film stesso, e ci hanno messo un punto esclamativo per sottolineare la cosa. Questo perché, questo mostruoso action, inedito al cinema, già dall'inizio mette le mani avanti, è come se dicessero: Siamo brutti ma lo sappiamo, l'abbiamo fatto apposta, non crederete mica che il nostro sia cinema vero. Infatti è quello che succede qui, che come in altri e moltissimi casi, un esperimento militare andato a puttane (come sempre) ha generato un aracnide mutante che, nutrendosi di carne umana, cresce a vista d'occhio. A nulla servono le armi tradizionali e l'unica speranza è l'intervento di un improbabile duo composto da un disinfestatore romantico (Greg Grunberg, attore familiare e ben conosciuto e apprezzato dai fan di Heroes, Alias e N.Y.P.D.) e un messicano sottosviluppato (Lombardo Boyar), che vorrebbe tanto far ridere ed essere Franco Franchi ma non lo è affatto. Il film (del 2013), diretto da Mike Mendez, guarda sopratutto alla fantascienza anni '50 quando insetti e mostri giganti erano all'ordine del giorno. Ne esce in questo modo un film simpaticamente ingenuo, oppresso dall'inadeguatezza dei limiti produttivi, ma che riesce a divertire per la sua breve (80 minuti scarsi) durata. Situazioni al limite dell'assurdo, leitmotiv visti e risaputi (le ragazze in bikini, le grida, battute idiote, dialoghi inutili e spostamenti fulminei) che rendono la narrazione volutamente banale sono allo stesso tempo un pregio e un difetto di questa produzione low-budget, conscia dei propri limiti e proprio per questo più sincera di molte pellicole omologhe.

Da una colonna sonora spesso fuori contesto, da pezzi pseudo romantici e d'atmosfera come Where is my mind dei Pixies a un'improbabile La cucaracha sui titoli di coda, a un'evoluzione degli eventi forzata che vede le forze speciali dell'esercito dipinte come una massa di imbelli, Big Ass Spider gioca di rimandi e citazioni, con effetti speciali appena discreti ma non disprezzabili, e poi i ragni sono così 'schifosi' che mettono così in soggezione tanto da aver quasi paura di vedere. A completare questa bizzarra ma genuina produzione un occhio di riguardo è stato dato anche al casting, e se Grunberg è (più o meno) perfettamente in parte, è gustosissima la partecipazione del grande Ray Wise (Twin Peaks, Reaper) nei panni dell'ostinato generale dell'esercito e di Lin Shaye (Insidious e tanti altri) nei panni di una rompiballe vecchietta. Insomma, non prendendosi troppo sul serio, Big Ass Spider riesce a divertire riportando in auge il monster movie coi ragni giganti. Un film simpatico e improbabile, con effetti speciali discreti e una trama rassicurante nella sua banalità, con colpi di scena, follia e divertimento per questo omaggio-parodia al Cinema di fantascienza degli anni '50. Voto: 6

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