giovedì 31 gennaio 2019

Un amore senza fine (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/08/2016 Qui - Un amore senza fine (Endless Love) è una emozionante commedia romantica del 2014 diretta da Shana Feste (Qualcosa di buono e Country Strong). La pellicola è però il remake del film Amore senza fine del 1981 diretto da Franco Zeffirelli, con Brooke Shields e Martin Hewitt. Il film perciò racconta di una drammatica storia d'amore tra due giovani amanti (Jade e David) trasportati dalla passione. Una storia d'amore cosi coinvolgente da far invidia a tutte le ragazze e in parte a noi ragazzi. Lei, una ragazza dell'alta società, una bellissima fanciulla dai capelli lunghi color oro, pura e innocente, la meravigliosa Gabriella Wilde (Lo sguardo di Satana: Carrie, I tre moschettieri). Lui, un ragazzo sicuro di sè, attraente ma anche misterioso, Alex Pettyfer (Sono il numero quattro, Beastly, Stormbreaker). Dal loro primo incontro scatta la scintilla tra i due (lui innamorato di lei sin dal secondo anno di liceo), un incontro folgorante, che rivela subito la forte attrazione tra i due. Passano insieme l'estate trascorrendo momenti indimenticabili, lei perde la sua innocenza facendo per la prima volta l'amore con lui. Purtroppo i genitori (e sopratutto il padre di lei, che non accetta il fatto che sua figlia possa perdere l'innocenza e soprattutto che rinunci alla vita da cardiologa che le aveva programmato perfettamente) alla saputa della loro relazione non consentono affatto perché lui fa parte di una classe sociale inferiore alla loro. In seguito perciò tra i due diviene un tormento stare insieme, la loro relazione diviene più complicata, ma grazie all'amore il cuore trionferà.
Il film come è facilmente intuibile è la classica, tragica storia alla Shakespeare, dove le differenze culturali la fanno da padrone, ma il film nonostante ciò lascia sulle spine tutti i spettatori fino alla fine, perché travolgente e soprattutto commovente. Grazie anche al fascino degli attori e della musica di sottofondo, il film diviene sempre più interessante. Anche se riprovare a distanza di trentatré anni, a trasporre nuovamente sullo schermo il romanzo "fuori dal mondo" e senza ritegno "Endless love" di Scott Spencer, una sorta di "piccoli uomini&donne" fuori tempo e fuori luogo è stata una scelta azzardata. Una scelta che nasconde neanche molto bene una buona dose di masochismo ed auto-afflizione che rende coraggiosa, seppur scriteriata, la scelta della regista Shana Feste di tornare sui sentieri della commedia romantica/sentimentale che caratterizza la sua ancora sparuta (e tutt'altro che memorabile) carriera di cineasta. Senza voler procedere con troppi inutili e fastidiosi confronti col vecchio film di Zeffirelli, forse fin troppo maltrattato all'epoca (presenza là davvero sfolgorante di una irraggiungibile Brooke Shields e diverse scene più calde che patinate che mi spingono a voler rivedere il film quasi dimenticato se non in ricordi sommari a causa del troppo tempo trascorso dall'ultima visione) questo Endless Love presenta la sfrontatezza di mantenere confronti tra due classi sociali antitetiche e poco amalgamabili. Un aspetto, quello del confronto sociale, magari ancora possibile da raccontare, ma qui tratteggiato con quell'arcaica elementare, ingenua contrapposizione che vede i ricchi arroganti, prevenuti e supponenti, e il ceto povero, quello dei meccanici onesti e lavoratori, come la parte serenamente umile, saggia e disinteressata a mire di scalate sociali plausibilmente realistiche in quelle circostanze. Detto questo il film, dotato di interpreti splendidi e scialbamente inespressivi quanto basta per ricordarci quanto fosse meglio l'originale degli anni '80. La pellicola infatti non presenta uno svolgimento vergognoso più di quanto ci si possa aspettare andando, non senza una buona dose di sadismo, a farsi del male a sorbirsi questa favoletta melensa, zuccherosa e fuori da mondi che non siano quelli puerili delle favole più elementari. Certo non sarà sicuramente un granché ma certamente potrebbe far piacere a molti, e penso che per ogni ragazza è consigliato guardarlo, perché, nonostante i soliti cliché, ti fa sognare e vivi insieme agli attori la storia. Insomma il classico film, la classica storia, il classico finale, comunque bello, poetico e coinvolgente, come in parte il film stesso. Per gli amanti del genere. Voto: 6-

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