martedì 15 gennaio 2019

Lake placid vs Anaconda (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/08/2016 Qui - Classico monster movie di Syfy, quelli che non offrono allo spettatore nessuna novità, nessuna originalità, senza risate e suspense. E' difatti sempre la solita storia, se non è l'esercito è una casa farmaceutica che con a capo una fantomatica pseudo-salvatrice dell'umanità modifica geneticamente animali (meglio se feroci e letali già di loro) per creare una cura a qualche malattia o sfamare il mondo, e non avrà pace finché non ci riuscirà. E' l'esempio perfetto per Lake placid vs Anaconda (2015), che a quanto pare è addirittura il quinto capitolo di una saga neanche tanto conosciuta e neanche tanto apprezzata, e vedendolo si capisce il perché. Perché è di una banalità assurda, prevedibile e scontato dall'inizio alla fine nonostante questi due mostri, i coccodrilli (giganti) di Clear Lake (già ampiamente visti nelle precedenti pellicole) e un'Anaconda gigante (lunga più di 4 metri) sono spaventosi e incutono un certo timore, anche se gli effetti speciali sono davvero di bassa fattura, nonostante non manchino sangue, budella, corpi mangiati e quant'altro.
Non mancano ovviamente un gruppo di giovani ragazze di una confraternita con a capo una stron*a di prima categoria che quando vengono 'improvvisamente' attaccati non perde un attimo per sacrificare le sue compagne, tra cui la figlia di un ispettore faunistico che insieme allo sceriffo del paese dovrà trovare il modo per fermare la minaccia e uccidere i due mostri, geneticamente modificati, prima che arrivino a distruggere l'intera cittadina. Fortunatamente la ragazza si salverà e ancora più fortunatamente la stron*a morirà. Un film perciò decisamente deludente ma in linea con il genere e franchise, il classico appunto filmetto di mostri uguale a tutti gli altri prodotti da Syfy negli ultimi anni con una scusa random per mettere qualche bella ragazza in bikini. Comunque se da una parte il film delude, dall'altro un motivo d'interesse c'è, ovvero rivedere all'opera Robert Englund, il Freddy Krueger di "Nightmare" (già comunque protagonista dei precedenti capitoli). In definitiva quindi questo è il peggiore dei tre ma è comunque abbastanza sufficientemente salvabile, mettendo sempre in conto però la mediocrità di un cast e di una sceneggiatura non all'altezza del genere, davvero molto al disotto delle aspettative. Voto: 6-

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