lunedì 21 gennaio 2019

Sharknado 4 (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 09/09/2016 Qui - Quando a metà luglio cominciavano a uscire i primi trailer, e quando a fine luglio l'hanno mandato in onda in America (e dopo aver letto alcune recensioni di amici blogger), ho sperato di riuscire nel più breve tempo possibile di vedere il quarto capitolo di una saga trash dall'ennesima potenza, Sharknado. Neanche a farlo apposta mentre a fine agosto leggevo la lista dei film di Sky a Settembre ho scoperto che era in programmazione (su Max). Insomma il giorno fatidico è stato il 6 e quindi non ho perso tempo anche se in piccolo ritardo scrivo e pubblico questo post, e finalmente eccolo qui, poiché l'attesa era grande. Non solo perché l'aspettavo da tanto ma perché era il film definitivo che volevo e cercavo, ovvero il film trash più trash di sempre. Ebbene dopo averlo visto ho avuto la certezza di ciò, poiché questo quarto incredibile capitolo di Sharknado è più degli altri il più pazzo, folle, imbarazzante e spettacolare film che si sia mai visto, infatti come nei precedenti tre capitoli, che potete rileggere in questo post, il film supera il limite e va oltre l'immaginabile, scatenato, ironico, divertente ma soprattutto pazzesco. Un film che come potete ovviamente immaginare è stilisticamente povero di effetti speciali adeguati, di attori di livello eccelso, pieno invece dialoghi imbarazzanti e via dicendo, quindi non aspettatevi una recitazione da Oscar o effetti eccezionali perché come di regola succede in questi tipi di generi di pellicole non è tanto la trama e la narrazione il punto importante ma la genialità e le trovate che il film riesce a esporre, anche in modo buffo ed irriverente. Ed è proprio questo il fulcro di una saga, diventata cult soprattutto nel web, che ancora una volta mi ha regalato 80 minuti di puro divertimento e intrattenimento senza nemmeno un secondo di pausa. Il film se avete visto i precedenti, anche se no è lo stesso, comincia subito forte e prendendosi immediatamente in giro da solo, come sempre è pero successo precedentemente, ma qui è davvero qualcosa di totalmente folle, dissacrante e quasi maldestro da essere allo stesso tempo una bastardata efficace, difatti il titolo originale di questo Sharknado 4 è Sharknado: The 4th Awakens, che come la locandina (e l'introduzione) è una sorta di parodia di Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens, che a giorni vedrò). Ma anche durante il film (del 2016) ci sono citazioni e riferimenti sul medesimo film (e tanti altri che dopo scriverò), con la spada laser in primis che April (Tara Reid), praticamente indossa (al posto della mano insieme ad altri gadget particolari), dopo essere stata salvata dal padre (interpretato da Gary Busey) in seguito alla presunta morte avvenuta alla fine del terzo capitolo, quando schiacciata da un gigantesco squalo da alla luce suo figlio, e viene data per morta (cosa che riserverà sorprese).
Il film però comincia con Fin Shepard (interpretato sempre e ovviamente da Ian Ziering) che lascia il figlioletto dalla nonna per recarsi a Las Vegas a incontrare il figlio maggiore. Qui immancabilmente come seguisse proprio lui (e c'è anche una che crede fermamente a questa versione) si scatena una tempesta che per colpa del nuovissimo hotel, (a tema squalo come in un acquario) costruito (da un milionario con un ego spropositato) da chi in 5 anni dall'ultimo Sharknado ha fermato questo fenomeno, ne forma un altro che spazzerà la città (più o meno). Dopo questo ovviamente se ne formeranno tanti altri ma i nostri eroi riusciranno a fermarli tutti. Eroi che, rimasti invariati (alcuni almeno) dal primo episodio sono ancora una volta interpretati da attori più o meno famosi, oltre ai tre già nominati, ritroviamo soprattutto David Hasselhoff (insieme alla figlia e nipote se non sbaglio), il regista dei quattro capitoli, Anthony C. Ferrante che interpreta un piccolo personaggio ogni volta, e tanti altri già visti e/o sostituiti per ovvie ragioni di sceneggiatura. Il film però ricco di riferimenti, citazioni e rimandi a molti film, non solo con gli attori ma anche con battute, che è l'elemento più fantastico di tutti, vede avvicendarsi tanti film e tante persone famose con un cameo. Oltre a Star Wars (da non confondere con Star Trek come giustamente dice David), prima di tutto Il mago di Oz, dato che chissà perché l'uragano finisce in Kansas, una casa schiaccia una strega (in tutti i sensi) con le scarpette rosse e i protagonisti seguono per un tratto dei mattoncini gialli. Poi altri piccoli omaggi, l'ologramma squalo Ritorno al Futuro e negli allenamenti di April c'è un coach nero (per fortuna la musica di Rocky III no). C'è addirittura una citazione su Iron Man. Poi è il turno dei cameo, a cominciare con Baywatch (che combinazione) con Alexandra Paul e Gena Lee Nolin che vorrebbero essere in spiaggia ma non c'è mai un bagnino, addirittura Paul Shaffer dell'ex Letterman Show che disoccupato suona per strada ma non fa in tempo a mettere al riparo gli strumenti e infine di quelli che al momento ricordo (che sono tanti), Gilbert Gottfried il preside in La piccola peste (1 e 2) che con le sue smorfie fa il giornalista ritardato.
Ma c'è un aspetto importantissimo di cui non vi ho ancora parlato, ovvero che in Sharknado 4 oltre ai semplici tornado e uragano di squali ce ne sono di altri tipi che insieme a loro formano dei (i nomi meglio in inglese che in italiano, anche se per alcuni è d'obbligo, perché fanno ancora più schifo) Firenado, Icenado, Stormnado, Nuclearnado (o Nukenado), Lavanado, Oilnado, Rocksnado e addirittura Cownado (Mucche volanti come in Twister). Insomma qualcosa di folle e insensato oltre a certe immagini o battute divertenti, come una del bambino rivolta alla madre mai conosciuta "Mia madre è uno squalo non un robot". Veramente da uscire pazzi per quello che quest'ultimo capitolo, che attenzione potrebbe non essere davvero l'ultimo, contiene. Contiene anche una bellissima sigla a fumetti accompagnata dalla canzone della saga, si perché ha pure una sigletta e un ritornello. Praticamente di tutto e di più, perché probabilmente qualcosa avrò anche dimenticato o non detto per non rovinare la sorpresa, a chi (pochi davvero) non l'hanno ancora visto. Poiché senza girarci troppo intorno, questo film è solo per gli amanti del genere e chi ha seguito i precedenti capitoli, questo film infatti io non l'ho consiglio affatto di vedere poiché come ho già detto e ripetuto, il film oltre al divertimento non offre alcunché, né una trama, né una scena da Oscar e né particolari pregi da poter sopperire alla velleità di certe scene, anche alquanto imbarazzanti e idiote. Il film poi è ancora prodotto da quella accozzaglia di idee strampalate (a volte come in questo caso geniali perché anch'io avrei sempre voluto vedere dei squali volanti) che vengono dalla Asylum, una delle case di produzione più brutte di sempre, che solo grazie a questa saga e alla straordinaria serie Z Nation (1a e 2a) ha qualcosa da dire (poco in verità) nel panorama internazionale. Il mio consiglio è perciò uno solo, se amate il trash questo è quello che fa per voi, perché se non vedete Sharknado 4, è come se un alieno (o cyborg) venisse sulla terra e dicesse riferito al film, "Io ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare". Io immagino e ho visto benissimo, e voi? In ogni caso, fate attenzione quando vedete una tempesta, non sia mai si trasformi in un Sharknado e se non sapete come affrontarlo, rivolgetevi ai fan come me, perché io so cosa fare (buahahah). Voto: 6