Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2016 Qui - L'anno scorso di questi tempi mentre io avevo appena aperto il mio blog ed ero intento a capirci qualcosa, nella blogosfera circolava una interessante rassegna cinematografica che mi aveva incuriosito, ovvero la seconda edizione di Notte Horror. Una rassegna che come già dal titolo si intuiva, trattava e recensiva dei film horror che negli anni '90 Italia Uno mandava in onda prevalentemente in seconda serata, perciò prendendo spunto da ciò alcuni blogger, di cui grazie proprio a questa rassegna ho cominciato a seguire, hanno compiuto questo bel progetto. Ora un anno dopo, e dopo aver acquisito una certa abilità, ho provato ad entrare a far parte di questo piccolo circolo e anche se solo a metà del 'corso' ci sono finalmente riuscito. E infatti eccomi qui (per l'ultimo episodio) a recensire un film horror a mia scelta che rientrasse nelle linee guida della rassegna, ovvero tassativamente horror, preferibilmente tamarrata e possibilmente anni 70-80-90, ed ecco che dopo accurate ricerche (era quello più facile da trovare su Sky) ho scelto di vedere The Faculty, un horror fantascientifico del 1998. Non volevo infatti rispolverare i grandi classici del genere, perché troppo complicati e troppo belli da essere solo nominati, perché sono dei capolavori assoluti, da Lo Squalo a It (anche se alcuni li hanno giustamente recensiti, ma perché più bravi di me), e comunque la mia filmografia in questo genere parte proprio dagli anni '90, anni sì interessanti ma privi di grandi film soprattutto horror, a parte ovviamente qualcuno, e soprattutto questo appena visto, perché è un autentico gioiellino.
Questo perché The Faculty è uno di quei film, che anche se non ricordo di averlo visto, che sorprende in positivo, e poi come non sceglierlo dato che il film tratta degli alieni e soprattutto di un modo assolutamente originale di sconfiggerli, la droga, che c'è quindi più tamarro di questo, forse tanto o forse no, in ogni caso il film non è bello e intrigante solo per questo motivo ma perché anche a distanza di tempo il film non ha perso il suo fascino, anzi probabilmente è uno dei meglio riusciti in ambito scolastico. Ma c'è un altro importante dato, il film è interpretato da un cast davvero eccezionale, attori che a distanza di ben 18 anni fanno impressione, difatti molti di questi che hanno partecipato a questo film, hanno fatto il loro esordio, alcuni ovviamente no, ma è come ritrovarsi tra 'vecchi' amici, all'inizio infatti mentre scorre la storia, i protagonisti sono facili da riconoscere (anche se giovanissimi), praticamente a tutti ho esclamato: ma quello è lui, quello l'ho visto in un film l'altro giorno, quella è davvero lei? Sì perché se non l'avete ancora vista, la pellicola comprende una decina di attori più o meno famosi, alcuni davvero riconoscibili perché non sono affatto cambiati. E come se non bastasse il film è diretto da un certo Robert Rodriguez, uno dei registi "pulp" più famosi, anche se lui è anche sceneggiatore, produttore cinematografico, montatore, compositore, direttore della fotografia, creatore di effetti speciali, attore e scenografo. Insomma un grandissimo, pupillo del collega e amico Quentin Tarantino, non uno qualunque. Tra i suoi successi Sin City, i due Machete, Grindhouse, Spy Kids (tutti) e Dal tramonto all'alba (2 anni prima di The Faculty) da cui sembra ricalcare in parte la sceneggiatura, imperniata di una ugualmente salsa ironica, a tal proposito si potrebbe dire che forse il film in questione ricalca un po' alcuni elementi di questo predecessore, come con la progressiva infettazione e trasformazione dei personaggi della storia, tra cui appunto ritroviamo la giunonica e stratosferica Salma Hayek (impossibile non sapere chi è) invischiata in una storia alquanto assurda ma che regala (o almeno personalmente ha regalato) molte emozioni.
La trama è infatti avvincente, ricca di colpi di scena ed assicura un alto livello di tensione dall'inizio alla fine. Il tutto tra l'altro senza un massiccio impiego di effetti speciali (se si escludono le apparizioni dell'extraterrestre, sullo stile dell'Alien di Ridley Scott) e scene sanguinose. La storia è poi permeata da trovate accattivanti (quali appunto la droga come punto debole degli alieni che vorrebbero rendere gli uomini "perfetti") e da molta ironia. "The Faculty" è infatti un horror più che discreto e ricco di idee, che nonostante la ripetitività (che se c'è, è davvero minima), è dotato di un ritmo travolgente, che grazie a una suspense abilmente costruita e ad un felice alternarsi di colpi di scena, diverte ed entusiasma. E anche soprattutto ricco di citazioni letterarie e cinefile di livello, vengono infatti più volte menzionati il libro Il terrore della sesta luna e L'invasione degli ultracorpi, nei quali la trama si incentra su degli alieni che invadono la Terra usando le persone come "costumi", in più vengono menzionati i registi George Lucas, Steven Spielberg e Roland Emmerich e anche molti film di fantascienza tra cui E.T. l'extra-terrestre e Men In Black. Insomma qualcosa di incredibile. Ma ritorniamo alla trama e al film: Come molte altre scuole americane la Herrington High ha visto tempi migliori, ora ha muri fatiscenti, libri di testo superati, apparecchiature obsolete e non ci sono fondi per migliorare la situazione. Gli studenti (arroganti e violenti), come è normale, sono in conflitto con i genitori e hanno poca voglia di studiare, ma un bel (o brutto?) giorno si trovano a dover affrontare una sfida al di là della loro immaginazione, i loro insegnanti (annoiati ed incompetenti) sono degli extraterrestri! Attraverso un parassita infatti (uno strano organismo ritrovato nel campo da football della scuola, scoperto accidentalmente per 'caso'), gli alieni si impossessano degli insegnanti che improvvisamente cominciano a comportarsi in modo violento, infettando anche gli studenti. Ma un gruppo di ragazzi, scampato al contagio (che dopo aver visto aggredire l'infermiera della scuola, la Hayek, e aver scoperto il cadavere di una vecchia professoressa) scopre che un particolare tipo di droga può uccidere il parassita, però per far modo che il piano funzioni e fermare l'invasione e salvare gli innocenti, dovranno prima individuare sotto quali sembianze si nasconde la regina degli alieni, e non è affatto facile capirlo dato che chiunque, ma davvero chiunque potrebbe essere chi stanno cercando, non possono perciò fidarsi di nessuno, perché il nemico potrebbe nascondersi anche tra di loro. All'inizio il film come detto in precedenza dispiega i personaggi e le loro caratterizzazioni, troviamo infatti un coach di football arrogante e incazzoso (uno spettacolare Robert Patrick, attore che con il suo aspetto fa già paura e che può contare all'attivo più di 50 film), che farà partire un gioco al massacro in cui verranno dapprima coinvolti i professori, che cambieranno atteggiamento così come gli studenti (paradossalmente il coach non cambia granché..), partendo dalla preside un po' stronza (Bebe Neuwirth, la zia Nora Sheperd di Jumanji, vincitrice di 2 Emmy Award e di 2 Tony Award), che darà filo da torcere che insieme ad una prof (interpretata da Piper Laurie, I segreti di Twin Peaks e tantissimi altri film e serie) cercano di infettare chiunque. Poi è il turno del professor Edward Furlong, prof di scienze (Jon Stewart, famoso conduttore televisivo, attore e comico statunitense) prima cavia del test 'antidroga', e infine della timida e impacciata miss Burke (interpretata da Famke Janssen, brava attrice di moltissimi film, famosa per le dimensioni enormi dei suoi piedi, taglia 46, proprio a causa di questo eccezionale numero di piede, le sue scarpe per il film GoldenEye furono fabbricate su misura appositamente per lei) che si rivelerà un peperino e si ritroverà in una bizzarra scena.
Questo perché The Faculty è uno di quei film, che anche se non ricordo di averlo visto, che sorprende in positivo, e poi come non sceglierlo dato che il film tratta degli alieni e soprattutto di un modo assolutamente originale di sconfiggerli, la droga, che c'è quindi più tamarro di questo, forse tanto o forse no, in ogni caso il film non è bello e intrigante solo per questo motivo ma perché anche a distanza di tempo il film non ha perso il suo fascino, anzi probabilmente è uno dei meglio riusciti in ambito scolastico. Ma c'è un altro importante dato, il film è interpretato da un cast davvero eccezionale, attori che a distanza di ben 18 anni fanno impressione, difatti molti di questi che hanno partecipato a questo film, hanno fatto il loro esordio, alcuni ovviamente no, ma è come ritrovarsi tra 'vecchi' amici, all'inizio infatti mentre scorre la storia, i protagonisti sono facili da riconoscere (anche se giovanissimi), praticamente a tutti ho esclamato: ma quello è lui, quello l'ho visto in un film l'altro giorno, quella è davvero lei? Sì perché se non l'avete ancora vista, la pellicola comprende una decina di attori più o meno famosi, alcuni davvero riconoscibili perché non sono affatto cambiati. E come se non bastasse il film è diretto da un certo Robert Rodriguez, uno dei registi "pulp" più famosi, anche se lui è anche sceneggiatore, produttore cinematografico, montatore, compositore, direttore della fotografia, creatore di effetti speciali, attore e scenografo. Insomma un grandissimo, pupillo del collega e amico Quentin Tarantino, non uno qualunque. Tra i suoi successi Sin City, i due Machete, Grindhouse, Spy Kids (tutti) e Dal tramonto all'alba (2 anni prima di The Faculty) da cui sembra ricalcare in parte la sceneggiatura, imperniata di una ugualmente salsa ironica, a tal proposito si potrebbe dire che forse il film in questione ricalca un po' alcuni elementi di questo predecessore, come con la progressiva infettazione e trasformazione dei personaggi della storia, tra cui appunto ritroviamo la giunonica e stratosferica Salma Hayek (impossibile non sapere chi è) invischiata in una storia alquanto assurda ma che regala (o almeno personalmente ha regalato) molte emozioni.
La trama è infatti avvincente, ricca di colpi di scena ed assicura un alto livello di tensione dall'inizio alla fine. Il tutto tra l'altro senza un massiccio impiego di effetti speciali (se si escludono le apparizioni dell'extraterrestre, sullo stile dell'Alien di Ridley Scott) e scene sanguinose. La storia è poi permeata da trovate accattivanti (quali appunto la droga come punto debole degli alieni che vorrebbero rendere gli uomini "perfetti") e da molta ironia. "The Faculty" è infatti un horror più che discreto e ricco di idee, che nonostante la ripetitività (che se c'è, è davvero minima), è dotato di un ritmo travolgente, che grazie a una suspense abilmente costruita e ad un felice alternarsi di colpi di scena, diverte ed entusiasma. E anche soprattutto ricco di citazioni letterarie e cinefile di livello, vengono infatti più volte menzionati il libro Il terrore della sesta luna e L'invasione degli ultracorpi, nei quali la trama si incentra su degli alieni che invadono la Terra usando le persone come "costumi", in più vengono menzionati i registi George Lucas, Steven Spielberg e Roland Emmerich e anche molti film di fantascienza tra cui E.T. l'extra-terrestre e Men In Black. Insomma qualcosa di incredibile. Ma ritorniamo alla trama e al film: Come molte altre scuole americane la Herrington High ha visto tempi migliori, ora ha muri fatiscenti, libri di testo superati, apparecchiature obsolete e non ci sono fondi per migliorare la situazione. Gli studenti (arroganti e violenti), come è normale, sono in conflitto con i genitori e hanno poca voglia di studiare, ma un bel (o brutto?) giorno si trovano a dover affrontare una sfida al di là della loro immaginazione, i loro insegnanti (annoiati ed incompetenti) sono degli extraterrestri! Attraverso un parassita infatti (uno strano organismo ritrovato nel campo da football della scuola, scoperto accidentalmente per 'caso'), gli alieni si impossessano degli insegnanti che improvvisamente cominciano a comportarsi in modo violento, infettando anche gli studenti. Ma un gruppo di ragazzi, scampato al contagio (che dopo aver visto aggredire l'infermiera della scuola, la Hayek, e aver scoperto il cadavere di una vecchia professoressa) scopre che un particolare tipo di droga può uccidere il parassita, però per far modo che il piano funzioni e fermare l'invasione e salvare gli innocenti, dovranno prima individuare sotto quali sembianze si nasconde la regina degli alieni, e non è affatto facile capirlo dato che chiunque, ma davvero chiunque potrebbe essere chi stanno cercando, non possono perciò fidarsi di nessuno, perché il nemico potrebbe nascondersi anche tra di loro. All'inizio il film come detto in precedenza dispiega i personaggi e le loro caratterizzazioni, troviamo infatti un coach di football arrogante e incazzoso (uno spettacolare Robert Patrick, attore che con il suo aspetto fa già paura e che può contare all'attivo più di 50 film), che farà partire un gioco al massacro in cui verranno dapprima coinvolti i professori, che cambieranno atteggiamento così come gli studenti (paradossalmente il coach non cambia granché..), partendo dalla preside un po' stronza (Bebe Neuwirth, la zia Nora Sheperd di Jumanji, vincitrice di 2 Emmy Award e di 2 Tony Award), che darà filo da torcere che insieme ad una prof (interpretata da Piper Laurie, I segreti di Twin Peaks e tantissimi altri film e serie) cercano di infettare chiunque. Poi è il turno del professor Edward Furlong, prof di scienze (Jon Stewart, famoso conduttore televisivo, attore e comico statunitense) prima cavia del test 'antidroga', e infine della timida e impacciata miss Burke (interpretata da Famke Janssen, brava attrice di moltissimi film, famosa per le dimensioni enormi dei suoi piedi, taglia 46, proprio a causa di questo eccezionale numero di piede, le sue scarpe per il film GoldenEye furono fabbricate su misura appositamente per lei) che si rivelerà un peperino e si ritroverà in una bizzarra scena.
Per quanto riguarda i studenti, ci sono il ragazzo, Casey, preso in giro e maltrattato che si riscatterà alla grande (un certo Elijah Wood, che non ha bisogno di presentazioni e neanche di sapere la sua filmografia, a proposito sua padre che non crede alla verità è interpretato da Christopher McDonald, quasi 100 film all'attivo, conosciuto principalmente per i suoi ruoli di personaggi arroganti e perfidi, qui meno ovviamente), e che insieme a Delilah (di cui è innamorato, e anch'io dato che parliamo della bellissima e sexy Jordana Brewster, famosa soprattutto per il ruolo di moglie di Paul Walker nella saga di Fast & Furious) scoprirà tutto, lei che da stronza diverrà solo meno stronza, poi c'è la ragazza incompresa finta lesbica, Stokely (Clea DuVall, Ragazze interrotte, The Grudge, Zodiac, Argo e serie come Ahs Asylum e Carnivàle) che finalmente bacia un ragazzo, Stan che lascia la squadra di football insinuando il dubbio (interpretato da Shawn Hatosy, Il cattivo tenente, Nemico pubblico, The Lazarus Effect e Alpha Dog), lo spacciatore nerd della scuola, inventore della droga miracolosa, Zeke, un bravissimo Josh Hartnett (30 giorni di buio, Black Dahlia, Slevin e Sin City) e infine la nuova misteriosa matricola Marybeth, letteralmente il diavolo e l'acquasanta, interpretata dalla bella e intrigante Laura Harris (la si vede anche nuda) discreta attrice (Severace, 24), senza dimenticare Gabe, giocatore bullo di football, inutile ai fini della storia ma interpretato da Usher (al debutto cinematografico), cantante rapper, adesso molto conosciuto. E sempre a proposito di musica, la colonna sonora del film è molto buona, ma soprattutto una scena è spettacolare, quella con i Pink Floyd, con Another Brick In The Wall come sottofondo alla scena della partita non proprio regolamentare. Ovviamente il film segue una via prefissata e il finale è abbastanza prevedibile ma nonostante ciò riesce proprio per la trama e i colpi di scena a tenerti incollato allo schermo, perché il film grazie anche a degli effetti speciali ottimi, meglio di certi di adesso, e delle sfaccettature ironiche e divertenti, senza peraltro una storia d'amore troppo smielata, convince ed assicura divertimento, paura e tensione. Insomma un film da rivedere, perché nonostante gli anni il film vale una visione anche se l'avete già visto, proprio per il fatto che l'originalità della pellicola anche con dei perfidi alieni, riesce a trasmettere leggerezza. Senza contare il cast davvero ottimo, il ritmo elevato e la buonissima regia. In definitiva un film che non perde mordente dopo 18 anni e che piace, almeno a me, perché era da tanto che non vedevo qualcosa di così nuovo, nonostante appunto il tempo trascorso. Comunque è rivolto soprattutto agli amanti del genere, perché in ogni caso il film (vietato ai minori di 14 anni) contiene sangue, e tutto quello che sì ha che fare con gli alieni, alcune scene disgustose (orripilanti) e suggestionabili ma fatte bene. Insomma un film horror interessante, intrigante, avvincente e soprattutto divertente che intrattiene davvero benissimo.
Non mi resta quindi che ringraziare Babol per avermi inviato l'invito (sotto mia richiesta) e Obsidian per avermi accettato e avermi fatto entrare in questa piccola famiglia, grazie e all'anno prossimo si spera con Notte Horror! Intanto per chi si è perso le scorse puntate ecco un piccolo riepilogo e il cartellone finale. Comunque la serata conclusiva è cominciata con Il ritorno dei morti viventi su Cuore di celluloide e si chiuderà su La stanza di Gordie con Piranha.
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