martedì 27 febbraio 2024

Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Probabilmente il migliore della saga dal punto di vista della spettacolarità delle azioni. Il buon Tom Cruise anche a 60 anni suonati riesce brillantemente nei panni dell'action man. Se parliamo invece di trama allora usciamo dai canoni della missione impossibile ordinaria per entrare nella fantascienza pura (stiamo parlando di qualcosa molto simile a Skynet di Terminator), e nel complesso delude, parte da premesse pretenziose e dà luogo a un gioco delle parti poco verosimile (candidature agli Oscar comprese). Storia che si può suddividere in tre tronconi: aeroporto, Italia (va detto che sulla parte di Roma ho avuto una sensazione di déjà-vu con l'ultimo Fast and Furious) e treno per quasi 3 ore, troppe per il soggetto schematico e risicato dello script. Non che sia un film noioso, tutt'altro, ma francamente tirato all'inverosimile. Discreti gli ingressi della Hayley Atwell e del cattivo Esai Morales, non male insomma, ma da vedere dopo aver assunto una robusta dose di sospensione dell'incredulità. Voto: 6 [Sky]

A Thousand and One (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Dramma di una madre, passabile ma non indimenticabile. A Thousand and One, al netto di una indecifrabile sensazione di superficialità, è un film che decanta un po' alla volta, soprattutto a fine visione. Un film forte, quasi romanzesco. Resta impresso il forte realismo suggerito dalla regista A.V. Rockwell, che sceglie i cambiamenti di Harlem per raccontare la storia di due "randagi" che provano ad essere madre e figlio. Il film poggia quasi interamente sui due protagonisti (entrambi bravissimi) e procede a ritmo serrato elargendo più di un momento commovente. Tutto ciò è sicuramente ammirevole, specie in un'opera prima, eppure A Thousand and One, risulta a chi scrive, appesantito da una durata eccessiva e da una sensazione di già visto, e coinvolgente sino a un certo punto, una serie di difetti ricorrenti negli esordi (e acerbo, senz'altro, ma occhio). Nel complesso bello e carico di significato. Voto: 6,5 [Sky]

American Symphony (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Un docufilm diverso dagli altri, commovente e spiazzante come pochi. La storia di un artista e la sua sfida contro il destino, ritratto di Jon Batiste tra successo ed avversità. Un film che unisce musica, amore e la realtà post-Covid, che agli Oscar 2024, nella categoria canzone originale, spera. Ma al di là di questo, American Symphony è un documentario che ha il pregio di essere autentico (come pochi altri). Jon Batiste ci permette infatti di entrare nella sua vita e si mostra personale e molto, molto sincero. Egli che si trova all'apice del successo (con un concerto evento da realizzare), quando la vita gli riserva un duro colpo. Un tumore, a lungo dormiente, torna a sconvolgere la vita della sua compagna, Suleika Jaouad. Inizia così un percorso pieno di ostacoli e successi, raccontato appunto in questo docufilm, che fornisce, come detto, un ritratto di due artisti inimitabili di fronte a un bivio e una profonda riflessione sull'arte, sull'amore e sul processo creativo. Perché arte, musica, cinema e vita si fondono in un tutt'uno nel documentario di Matthew Heineman (regista tra gli altri di A Private War), un documentario non capolavoro (non esente da difetti tipici), ma meritevole d'esser visto e vissuto. Voto: 7 [Netflix]

Secret Team 355 (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Film d'azione al femminile nel quale le figure maschili sono relegate sullo sfondo. Si tratta dell'unica novità di una pellicola che appare abbastanza convenzionale prefigurandosi come uno "spy movie" con robuste dosi d'azione. Senza far gridare al miracolo, la storia si segue piacevolmente anche per i frequenti cambi delle location, quasi sempre spettacolari, come si conviene a un film del genere. Buona la prova delle attrici, che mostrano un buon affiatamento reciproco. Poco originale ma godibile. Il finale un po' senza senso tuttavia accresce il "fastidio" e non bastano l'atmosfera di tensione di alcuni momenti, e l'avvenenza delle 5 attrici protagoniste, a far sì che questo Secret Team 355 mi convinca ad assegnargli la sufficienza (anzi molto meno). In parole povere uno spionaggio d'azione che strizza l'occhio ai bond movie, ma che ho trovato poco coinvolgente. Voto: 5 [Sky/Prime Video]

A Good Person (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Interpretazioni convincenti (soprattutto a Morgan Freeman niente gli si può dire) e personaggi che offrono varie sfaccettature da analizzare, regia abbastanza sobria nonostante una sceneggiatura un po' prolissa, che tende ad eccedere, in alcuni momenti, nel rendere il racconto altamente drammatico ancor più drammatico, tanto che empatizzare con la protagonista (una comunque brava Florence Pugh) diventa un po' difficile. Non è un film che rivedrei con entusiasmo (Zach Braff ha fatto decisamente di meglio) ma è comunque un lavoro discretamente realizzato (due ore che scorrono senza intoppi, a cui si perdonerà talvolta qualche tocco di retorica e un finale un po' prevedibile), che vale una considerazione positiva. Voto: 6 [Sky]

Armageddon Time - Il tempo dell'apocalisse (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Affresco con note autobiografiche che affonda nel Queens degli anni Ottanta e racconta un momento della vita americana, uno dei tanti, che vede contrapposti privilegi tra un ebreo fortunato e un ragazzo di colore che vive con la nonna. La mano non è pesante, è leggera, suggerisce, accenna e, insieme a una regia dello stesso tenore (ossia mai ingombrante) si preoccupa di testimoniare. Nel farlo, però, finisce inevitabilmente per annoiare: molti i frangenti in cui ci si aspetta una svolta, un cambio di passo, che non arrivano, rendendo difficile visione e memorizzazione dell'opera. Un'opera cui ricostruzione storica è abbastanza curata, benissimo interpretata (svetta Anthony Hopkins) ma poco riuscita. Voto: 5 [Sky]

Renfield (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - Rivisitazione in salsa fantasy-comedy del mito di Dracula dove il protagonista è il suo "famiglio" che deve provvedere ai bisogni del padrone. Originale l'idea di far partecipare Renfield al gruppo di sostegno dove si renderà conto di essere in una situazione non molto felice e decide di liberarsi del suo "rapporto tossico" con il signore dei vampiri. Nicholas Hoult è abbastanza funzionale ma Nicolas Cage ruba la scena immedesimandosi benissimo nella parte. Awkwafina simpatica nel ruolo della poliziotta sola contro tutti che si allea con il mite Renfield che acquisisce super poteri mangiando insetti. Simpatico con esagerate scene splatter inserite per rendere il film diretto da Chris McKay (dopo il non tanto riuscito La guerra di domani) frenetico e divertente. Una bella sorpresa per un lavoro che non apporta nulla di nuovo ai generi che tocca ma che è godibilissimo dall'inizio alla fine. Voto: 6+ [Sky]

Tutti amano Jeanne (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2024 Qui - L'animatrice francese Céline Devaux dirige e disegna una commedia (selezionata a Cannes) fuori dagli schemi, in cui i pensieri di Jeanne (quarantenne insoddisfatta) prendono forma animata, e proprio i dialoghi interiori sono la parte migliore e divertente (pungenti e sarcastici) del film, il punto di forza che eleva la pellicola dalla banalità a cui (forse) era destinata. Infatti il modo sfacciato che l'animata coscienza decide di utilizzare per acuire quella che sembra essere una fase depressiva di Jeanne, riesce a creare una sintonia con la protagonista e con le sue insicurezze, capace di rendere la narrazione più coinvolgente di quanto potesse inizialmente sembrare (Blanche Gardin e Laurent Lafitte perfetti interpreti dei loro ruoli che a vicenda si compensano). E pur sembrando a volte confusionario (quasi irrisolto e/o senza una direzione), quest'esordio si guarda con piacere possedendo dalla sua non solo la capacità di divertire ma anche il coraggio di far riflettere su un tema, quello della depressione, proprio attraverso la possibilità di prendersene gioco. Voto: 6 [Sky]