venerdì 8 febbraio 2019

Strangerland (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/09/2016 Qui - Strangerland è un drammatico thriller del 2015 diretto da Kim Farrant, che sfruttando il desertico territorio australiano prova a raccontare una vicenda di dissapori e controversie familiari, portati ancor più alla luce dopo la misteriosa sparizione dei due figli della coppia protagonista. Quelli della famiglia Parker che si è da poco rifatta una nuova vita nella piccola Nathgari quando appunto i loro due figli svaniscono misteriosamente nel nulla. Le ricerche sono condotte dal poliziotto Rae (Hugo Weaving), ma i conti non tornano fin da subito, c'è infatti un trascorso poco limpido, ed un presente che non vuole/deve emergere, con Catherine (Nicole Kidman) devastata e suo marito Matthew (Joseph Fiennes) assai ambiguo. Strangerland è un opera assai aspra e amara, un melodramma intenso che a tratti vola alto ma non è privo di sporadiche cadute in un inesorabile svelarsi di segreti e bugie che a tratti risulta sin troppo forzato, pur possedendo una sorta di fascino disperato e beffardamente avvolgente. Questo perché nonostante la stupenda fotografia dell'Australia, polverosa ed afosa, assai poco accogliente, quasi pericolosa ed in fondo l'aspetto migliore di tutto il film, e nonostante una discreta prova degli attori, cade nel baratro.
Poiché questa pellicola, comunque discreta nella prima parte, anche se lenta, pian piano precipita in una morbosa e sconclusionata noia, (si arena presto in scene inconcludenti e improbabili) infarcendo l'attesa di una svolta, di una spiegazione, di un epilogo che chiuda comprensibilmente la vicenda, con mille ingredienti, nessuno mai approfondito, sviluppato, chiarito. Fino a sprofondare in un finale ridicolo, o se preferite, "aperto", che non chiarisce nulla e non chiude la vicenda. Lo spettatore viene abbandonato alle proprie ipotesi e deduzioni senza alcuna certezza. Alla fine infatti questo film interiore e misterioso che era partito con discrete premesse (si capisce pochino, ma ci aspettiamo grandi rivelazioni) seguite da sviluppi che lasciano l'amaro in bocca anche nelle impennate improvvise proposte, è davvero pessimo e inconcludente, come assistere alla prima puntata di uno sceneggiato in due atti senza avere la seconda. Grande responsabilità di ciò è lasciata ai personaggi, descritti con ombre e luci, ma poi non sempre funzionanti. Buona in ogni caso, anche se troppo sopra le righe, l'interpretazione della Kidman ma, come in altre occasioni, questa pare fine a se stessa. Strangerland purtroppo è davvero poca cosa, più che un film un'offesa per il pubblico, irritante incompiuta. Un dramma sovraccarico, condito da depistaggi inutili, che apre vari canali che poi lascia morire, alla ricerca di un connubio anima/paesaggio che vorrebbe dar moto anche ad una (struggente) poesia, vedi il finale, che però non arriva a segno. Praticamente un film inutile e velleitario. Sconsigliatissimo. Voto: 5

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