giovedì 31 gennaio 2019

Piranha 3DD (2012)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/08/2016 Qui - Un film e soprattutto un horror di primo livello, con una trama, un cast, dialoghi, effetti di medio-alto livello. Il film in questione è Piranha 3DD, che avevo già visto tempo fa, ma che grazie a Rai4 e il ciclo Midnight Factory ho potuto rivedere, perché mi era piaciuto davvero tanto, come il primo sanguinario ed eccitante capitolo (comunque decisamente migliore di questo). Un film (del 2012) che pare un horror, che pare una commedia, che pare addirittura un porno, si perché come in parte il primo la pellicola oltre agli effetti ottimi, all'humour e comicità divertente, non ha assolutamente il senso del pudore, cosa che intriga ma che guasta un po' il senso della pellicola incentrata sui dei famelici mostri marini. Un film che continua lo sviluppo del primo diretto da Alexandre Aja, che si distaccò del tutto dal plot dell'originale dantiano (Piranha 1978, Joe Dante) in quanto i voracissimi pesciolini non erano più quelli del papà dei Gremlins, mutati geneticamente dall'esercito per scopi bellici, ma divennero grossi e preistorici, perché liberatisi dai fondali di Lake Victoria a causa di una scossa tellurica. Quindi, ricorrendo a un pretesto naturalista al posto della metafora anti-militare, una tanto sanguinolenta quanto divertente operazione tridimensionale di pura exploitation che, con Christopher Lloyd nei panni di una sorta di scienziato pazzo in evidente aria di omaggio al suo Doc della trilogia Ritorno al futuro, sfruttava le falliche bestie per scagliarle contro i bagnanti impegnati a godersi la settimana di sole delle "vacanze di primavera" lasciando intravedere, in mezzo ad abbondanza di tette al vento e un pene mozzato galleggiante, la tipica morale proto-slasher che vuole ucciso chiunque non riesca a tenersi lontano da vizi e peccati. Tanto sanguinolenta quanto divertente operazione tridimensionale che non poteva fare a meno di generare questo secondo episodio, non più diretto da Aja, ma dal John Gulager 'responsabile' dei tre Feast.

Secondo episodio che, con il Gary Busey di Point break presente in un cameo e la Danielle Panabaker de La città verrà distrutta all'alba (Caitlin Snow di The Flash) nella parte della giovane protagonista Maddy, riparte dodici mesi dopo il massacro del Lake Victoria, ormai posto fantasma, per spostare l'ambientazione nelle piscine di un parco acquatico destinato, ovviamente, a trasformarsi nel teatro della nuova mattanza. E, mentre dal lungometraggio precedente, oltre al già citato Lloyd, viene recuperato anche Ving "Pulp fiction" Rhames, ora fornito di protesi al titanio (al posto degli arti inferiori) tramite le quali spara come la Rose McGowan del rodrigueziano Planet terror, al cast si aggiungono, tra gli altri, David "Ghost movie" Koechner nel ruolo dell'insopportabile patrigno di Maddy e David Hasselhoff in quello di se stesso, convocato per fare da bagnino alla Baywatch durante la bagnatissima festa e impegnato a sfornare una forte carica di autoironia. Ulteriormente complici un'esplosione provocata dalla flatulenza emessa da una carcassa bovina e il fatto che il 3DD del titolo faccia riferimento alla taglia di reggiseno per donne piuttosto pettorute, risulta immediatamente chiaro, quindi, che la spruzzata di humour che aveva provveduto ad "alleggerire" il violentissimo clima del film di Aja finisca qui per toccare picchi quasi demenziali, peccato perché partiva bene. Non a caso, man mano che l'oltre ora e venti di visione assume in un certo senso i connotati di un Venerdì 13 con i piranha al posto dello squarta-adolescenti Jason Voorhees, non mancano un pesciolone infilato nell'ano di un grassone ed un altro interessato a interferire in maniera piuttosto assurda durante un rapporto sessuale consumato da una giovane coppia con la bellissima Katrina Bowden (Nurse, Sex movie in 4d, American splendor). Ciò, però, non contribuisce altro che a far scadere dalle parti di in un poco difendibile trash un insieme che, tra pescioloni dentati e oggetti vari lanciati contro lo spettatore al fine di valorizzare la visione in tre dimensioni (per quelli che hanno potuto), tende a infiacchirsi nel corso della sua fase centrale, per poi riprendersi in parte attraverso il delirio splatter in piscina, infarcito come quello di Piranha 3D di incidenti proto-Final destination, ma decisamente meno memorabile. Quindi, complice un'ultima sorpresa posta durante i titoli di coda, insieme agli errori di scena, se siete in cerca di divertimento fuori di testa potrebbe essere il film che fa per voi, ma non si può certo parlare di un riuscitissimo secondo capitolo, ma comunque apprezzabile, divertente e di sicuro intrattenimento. Voto: 6+

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