sabato 26 gennaio 2019

Black or White (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/06/2016 Qui - Black or White è un delicato ed interessante film drammatico del 2014 diretto da Mike Binder. Film in cui si racconta di un uomo di mezza età, rimasto prematuramente vedovo, il quale deve continuare ad occuparsi ormai da solo della nipote di colore, figlia della a sua volta ed anzi tempo defunta figlia. Da questo momento la famiglia nera imparentata col padre di colore della piccola (padre che, del resto, mai si è preso una responsabilità della piccola in quanto troppo occupato a drogarsi ed, in alternativa, a disintossicarsi) si fa avanti con la pretesa di occuparsi della bimba con la motivazione di non farle scordare le proprie reali origini. Da qui si evolverà una serie di battaglie legali condotte in tribunale da entrambe le parti sino ad una soluzione intelligente e giusta tesa solo al bene della piccola. Naturalmente, in questa delicata situazione verranno allo scoperto le tensioni interrazziali e altre problematiche di difficile soluzione. Questa commedia, piacevole e divertente, attraverso un clima piuttosto sereno ed ironico in alcune sue parti, affrontando, principalmente il delicato tema dell'affidamento di un minore, e per giunta orfano, è intrisa di buoni e sani principi che, seppure scontati, inducono comunque lo spettatore a riflettere quanto per un bambino sia necessario ed influente l'ambiente in cui cresce e che lo forma. Pertanto, si riesce a comprendere nel corso dell'intera vicenda quanto siano sterili e dannose le controversie portate avanti dai vari contendenti, per lo più quando dettate dal semplice orgoglio personale o per un puro e semplice puntiglio, ma in ogni caso a danno del minore che poi è l'unico elemento a soffrire dell'intera situazione.
Essendo un film un poco didascalico, ovviamente possiede un finale giusto e razionale, affermando una decisione che però non sempre, purtroppo, si avvera in simile situazioni reali. Ma al di là di ciò, il film funziona bene nel suo complesso, dando un insegnamento giusto e plausibile e divertendo anche il pubblico nella misura adatta. Bravi, qui, attore Kevin Costner nella parte del nonno distrutto dal dolore e dedito al bere ma nel contempo molto affettuoso con la nipotina, ed anche Olivia Spencer, nella parte della nonna di colore, esuberante, autoritaria ma sicuramente dotata di buon cuore. Comunque dopo un primo tempo di una noia mortale il film si riscatta in parte nel finale, e nel complesso quindi si lascia vedere, anche se il regista ha accentuato i toni della dipendenza dall'alcool di Kostner che è perennemente con il bicchiere in mano ed è monocorde per gran parte del film. Brava e misurata la bambina, mentre appare troppo macchiettistica la nonna. In definitiva per i fan di Kostner è da vedere senza ombra di dubbio, per gli altri può essere un intrattenimento comunque gradevole. Voto: 6

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