martedì 29 gennaio 2019

Poltergeist (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/07/2016 Qui - Poltergeist (2015), il discusso remake (diretto da Gil Kenan che ha diviso la critica) del film omonimo del 1982 diretto da Tobe Hooper, che all'epoca terrorizzò il mondo intero con le sue inquietanti presenze maligne. Questo remake ripropone le idee del film originale ma con alcuni piccoli cambiamenti, non nella storia però, che vede protagonista sempre una famiglia (i Bowen) appena traslocata che si trova ad affrontare un massiccio attacco di presenze demoniache nell'abitazione. I terrificanti eventi culminano col rapimento della figlia più piccola, fatto che convince la famiglia a rivolgersi a un team di esperti per riuscire a salvarla. Ad un primo giudizio è inevitabile il confronto con l'originale, è praticamente impossibile infatti giudicare questa 'nuova versione' senza tirare in ballo quella originale del 1982. Ma se non facciamo confronti con l'originale il film è godibile e ben fatto, la storia regge dall'inizio alla fine e i bambini sono bravissimi. Spettacolare il finale, diviso praticamente in tre parti. Trovo ingiusto perciò disprezzare questo discreto horror di buona fattura (definendolo un "Horror per bambini" perché privo di scene particolarmente paurose), che di sicuro non spicca per originalità ma che offre però una buona tensione e un'ora e mezza di divertimento e intrattenimento. Certo, non è angosciante e più che horror lo metterei fra i film stile horror gotico, che più che paurosi hanno scenari cupi e alle volte con un po' di fantascienza (quasi fantasy), ma il film è davvero carino. Comunque la prima parte che introduce lo sgomento della situazione iniziale e il terrore della famiglia di fronte a quelle presenze, è abbastanza buona poiché avviene abbastanza velocemente (senza tanti fronzoli anche se non del tutto coinvolgente), la regia poi è molto precisa e rigorosa, e grazie ad alcuni piccoli stratagemmi la tensione (sapiente e genuina) è ben gestita. La seconda parte è invece dedicata alla figura degli esperti del paranormale e ai modi di cacciare via le presenze e recuperare la figlia (leggermente prevedibile), gli effetti speciali esplodono in suggestivi squarci dimensionali e visioni dell'oltretomba, in un ambiente molto gotico riempito con anime perdute che gridano la loro disperazione (immagini però troppo fumettistiche come l'albero che rapisce il fratellino o la mano che il piede della sorella grande). La regia diventa più panoramica e meno angusta e la tensione diminuisce a favore della spettacolarità, e questo non aiuta. Perché manca in effetti un po' di paura, pochissime le scene veramente paurose (decisamente troppo poco) però è sbagliato giudicare un film solo da questo, certo non tutto è perfetto, ma è godibile come film.
















In Poltergeist diventa chiaro però che il tema centrale del film originale viene alleggerito e (alcuni parti semplificato e ridicolizzato) rispetto al film originale. La progressione della storia è inalterata quasi, ma c'è meno cura e attenzione a differenza dell'originale che proponeva situazioni anche più spettacolari e divertenti, ironiche e sarcastiche sul mondo del paranormale e della vita famigliare. Nessuna innovazione nel genere quindi, ma con una colonna sonora oscura e tenebrosa quanto basta, e grazie ad un montaggio con scene convincenti la narrazione diventa fluida, anche se sbrigativa e troppo veloce (con temi trattati a tempi alterni, alcuni interessanti, altri superficiali e banali), sopratutto verso il finale che risulta meno potente e spettacolare dell'originale, nonostante i tre buoni 'finali' concatenati. Non decolla mai e risulta un po' piatto e noioso in alcuni frangenti della storia, ma grazie ad un cast funzionale (dove spicca Jared Harris nel ruolo dell'esperto, e ovviamente i bambini con la dolcissima Madison, Kennedi Clements, e il bravissimo fratello Griffin, Kyle Catlett, già visto in Lo straordinario di viaggio di T.S.Spivot, malino gli altri, a partire da Sam Rockwell) e al ritmo forsennato, rimane un prodotto cinematografico sicuramente meno corretto e interessante che però non manca nell'ambientazione e nei curati effetti speciali, certo se la storia fosse stata più incisiva e i personaggi meglio delineati e meno stereotipati sarebbe stato meglio. Comunque nonostante tutto un buon film (che incute cauto terrore), un esecuzione perciò diligente, anche se priva di appeal. Consigliato per i fan del genere, ma non aspettatevi un granché. Voto: 6-