giovedì 11 aprile 2019

The Nice Guys (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2018 Qui - L'action comedy ha sempre attirato l'attenzione da parte del pubblico e della critica, per poter divertirsi con un humor esilarante per sdrammatizzare la pellicola ma allo stesso tempo intriga molto per come i protagonisti riescono a risolvere alcuni misteriosi casi. The Nice Guys, film del 2016 diretto e co-scritto da Shane Black, si addentra in questo genere, facendolo ambientare negli anni '70. I protagonisti di questa pellicola infatti, che sono Russell Crowe e Ryan Gosling, da investigatori privati maldestri, devono risolvere il caso (che poi finirà per smascherare un complotto) di una giovane attrice porno in fuga dai sicari. Peccato che, seppur l'idea di una Los Angeles nebbiosa e quindi un po' plumbea come immagine di una città dove tutto è un po' sbilenco e sopra le righe non è male, e anche se gli anni settanta sono ricostruiti in modo molto preciso ed anche sofisticato (ottima scusa per ricordare un tempo che si è vissuto in età più giovanile), della trama, frenetica e ingarbugliata, si capisce poco, e comunque, anche supponendo di averci capito, tutto risulta piuttosto inconsistente. Questo buddy movie infatti, stile che Shane Black (lo sceneggiatore di Arma Letale 1 e 2) in ogni caso dovrebbe conoscere bene, non lascia segni né nella mente né nel cuore e risulta complessivamente insulso. Inoltre è intriso fino al midollo di moralismo buonista. Giacché non bastano alcune gag originali e divertenti, se la storia in sé è minuscola.
In più l'alchimia tra i protagonisti Crowe e Gosling non è delle migliori (anche se entrambi si dimostrano attori di razza abili a interpretare le più varie sfaccettature dei personaggi che interpretano, dimostrandosi bravi anche in una parte non proprio usuale per loro), tanto che non riesce ad innalzare il film come si deve (e mi dispiace anche dire che il paragone con Bud Spencer e Terrence Hill è sbagliato). Anche perché man mano che la vicenda procede, e al mondo del porno si somma il mercato dell'industria automobilistica, la vicenda si complica banalmente assumendo caratteri surreali, che per certi versi ricordano (anche troppo) Vizio di Forma (o simili) con Joaquin Phoenix. Giacché il film è divertente solo a tratti e la tensione cala spesso come l'interesse, come se il regista avesse delle incertezze sul come proseguire il racconto. Un racconto che non riesce a decidersi mai però se essere totalmente stupido (come alcune scene lasciano supporre) o se si prenda anche troppo sul serio (come accade in altre), e che certamente non annoia ma non entusiasma. E dove i personaggi funzionano meglio degli attori, Gosling per me è totalmente fuori parte, Angourie RiceMatt Bomer e Kim Basinger invece altrettanto. Tuttavia, come detto, alcune gag sono davvero divertenti, alcune immagini poi mi son rimaste forti in mente, e di certo non mancano sorprese e una buona dose di violenza, anche se a volte ingiustificata, e quindi la visione è giustificata. Anche perché si può guardare, non è che faccia sto gran schifo, però a fine visione non si è euforici, certo, neppure delusi, ma si poteva dare di più. Il film per me infatti, anche un po' troppo lungo e altresì dimenticabile, è promosso ma con riserva. Solo sufficientemente simpatico e decente, nulla di più. Voto: 6