mercoledì 24 aprile 2019

Fottute! (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/07/2018 Qui - Fottute! (Commedia, Usa 2017): Mollata dal fidanzato, la giovane Emily non sa più con chi partire per una vacanza in Sud America, opterà per sua madre Linda, inizialmente poco convinta dell'idea ma che finirà per accompagnarla, e che finirà per vivere un'avventura pericolosa. Sciocca commedia con al centro un rapporto madre-figlia ben poco credibile, Fottute! (complimenti alla Fox per il gran bel titolo italiano) è un prodotto volgarotto e grossolano, che punta sulla vena comica della scatenata (ma ben poco espressiva) Amy Schumer (che già non mi aveva convinto in Un disastro di ragazza) e su una serie di disavventure esotiche che capitano alle due donne durante il viaggio (il "solito" rapimento). Peccato che la base narrativa sia solo un pretesto per dare vita a gag stantie, tanto per le dinamiche su cui si creano quanto per i superficiali dialoghi, scritti senza alcuna attenzione e con pessimi tempi comici. Snatched infatti, diretto da Jonathan Levine, tra doppi sensi e smorfie esagerate, che ricalca troppo sfacciatamente altre pellicole e quindi di originale non ha assolutamente nulla, e che tuttavia non è particolarmente brutto né tantomeno noioso (alcune gag divertenti ci sono), è una commedia (che di cinematografico non ha praticamente nulla, se non una messa in scena comunque curata sia nelle scelte scenografiche, sia nell'abbondanza di risorse tecniche a disposizione) talmente esile che, nonostante il minutaggio contenuto entro i novanta minuti, ha bisogno di due storie praticamente separate per poter arrivare a definirsi un lungometraggio. E nessuna delle due convince, anche perché la sceneggiatura, che penalizza molto il personaggio di Goldie Hawn (che risulta spaesata e completamente fuori parte) a vantaggio di quello della Amy Schumer (inutilmente esuberante e sopra le righe) ha alcuni passaggi fin troppo stupidi. Così tanto che quest'operazione (possibilmente da dimenticare e certamente da non consigliare) conferma l'involuzione del regista, che dopo il bel 50 e 50, dimostra di essere solo un onesto mestierante e nulla più. Voto: 4,5