venerdì 31 maggio 2019

Desconocido: Resa dei conti (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/07/2018 Qui - Opera prima del regista spagnolo Dani de la TorreDesconocido: Resa dei conti (El desconocido), film del 2015 interpretato dai premi Goya Luis Tosar (Ma ma: Tutto andrà bene), Javier Gutiérrez Álvarez (La Isla Minima) e Goya Toledo, che ha conteso a Truman la gran parte dei riconoscimenti ai Premi Goya 2016, aggiudicandosi però solo un paio di vittorie nelle categorie tecniche, premi tuttavia significativi come il miglior sonoro e il miglior montaggio, e in effetti il montaggio è frenetico e adrenalinico in questo film (che mescola thriller, azione e dramma) angosciante e ben fatto (che ricorda film americani come Speed o In linea con l'assassino, ma anche il personalmente deludente Locke), che prende lo spettatore dall'inizio in una spirale senza apparente via di uscita, è un film che fa della suspense il suo punto di forza, fedele ai canoni del genere. Per questo il thriller, che racconta di un dirigente di banca deciso e spregiudicato che si ritrova in una situazione altamente letale in compagnia dei suoi due figli, ovvero quando un interlocutore sconosciuto (appunto Desconocido) che per ricatto dice che sull'auto c'è una bomba (cosa che se vera o bluff porterà comunque il protagonista su una strada pericolosa), un film che si ispira al caso spagnolo della vendita delle "Participaciones Preferentes", un prodotto finanziario ad alto rischio venduto da alcune banche spagnole ai propri clienti senza dar loro alcuna informazione, è un thriller adrenalinico e coinvolgente che riesce a coniugare intrattenimento e critica sociale, con una feroce analisi della spregiudicatezza del sistema bancario e delle drammatiche conseguenze umane che ne sono derivate.
Ma se la tensione generata dal racconto è effettivamente sempre ben sostenuta, molti altri aspetti del film sono meno validi, alcuni francamente deludenti: anzitutto c'è una ricercata stilizzazione hollywoodiana che quando non perfetta tende a tramutarsi inesorabilmente nella classica "americanata" soprattutto in alcune scene di azione, in certi snodi narrativi e alcuni dettagli forzati, poi il tono melodrammatico, forzato anch'esso in più di una circostanza che va a intaccare il buon profilo dei personaggi e la loro storia personale. Viceversa alcuni aspetti funzionano decisamente meglio, quelli meno legati al genere thriller: il dramma del protagonista che in un attimo vede sgretolarsi la sua vita professionale e quella privata, evento che mette a nudo i suoi errori e la sua stessa filosofia di vita, la dura e spietata critica al sistema finanziario e bancario in mano a personaggi senza scrupoli pronti ad appestare il mercato con titoli tossici gettati in pasto agli investitori e le tragiche conseguenze che questo atteggiamento hanno comportato in tutti gli angoli dell'Europa. Tecnicamente inoltre Dani de la Torre dimostra buone doti di regia privilegiando riprese in cui dominano i toni glaciali e freddi, ben sostenute da un montaggio valido e da un accompagnamento musicale che non vai mai sopra le righe. Nel complesso quindi Desconocido: Resa dei conti si risolve in una opera ricca di chiaroscuri, fortemente influenzata da certo cinema americano d'azione che mostra le indubbie buone doti del regista che va atteso con attenzione alla prossima prova, sperando magari in una minor ambiziosità progettuale. Gran parte del film riposa sulle forti spalle di Luis Tosar, all'ennesima eccellente prova, in un ruolo cui riesce con grande efficacia a regalare la giusta profondità psicologica. Tra gli attori di contorno una menzione la merita la giovane Paula del Rio nella parte della figlia del protagonista, l'unico altro personaggio di spessore del film. Un film tuttavia e in conclusione che, malgrado qualche incongruenza di sceneggiatura (che rimane solida, feroce e reale per tutto l'arco narrativo, anche se poi si perde qua e là), è un film che riesce a tenere con il fiato sospeso senza mai annoiare, cosa non da poco. E quindi è questo un discreto e rispettabilissimo, seppur non eccezionale, film di intrattenimento. Voto: 6,5