venerdì 24 maggio 2019

Class Enemy (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/05/2018 Qui - Apparenze. Pregiudizi. Ellissi. Ruoli e funzioni definite. È attorno a questi termini che ruota Class Enemy (Nemico di classe), opera prima del 2013 dello sloveno Rok Bicek. Una piccola ma esemplare storia, raccontata con straordinaria efficacia. Una pellicola che dal punto di vista registico, tecnico e attoriale è veramente ben fatto. Class Enemy infatti, che porta inevitabilmente a interrogarsi sul ruolo dell'insegnante, sulle scelte (spesso impopolari) che toccano a chi ha un compito educativo, sulle difficoltà che un giovane deve superare per capire di più se stesso, e anche sull'irragionevolezza di tanti assiomi del "politicamente corretto", e che mostra altresì quanto sia delicato il ruolo dell'insegnante e, dato che nessuno è perfetto, quanti errori si possano commettere, pur animati dalle migliori intenzioni ed anche come nell'apparente durezza di un professore antipatico si possa celare la via (spesso dura da percorrere) per ritrovarsi uomini, è un film spiazzante, importante e registicamente valido. Proprio perché la storia, ambientata in una classe del 5 anno di superiori in Slovenia, ci racconta di un nuovo professore di tedesco (severo ma giusto) che non riesce a trovare la giusta intesa con i suoi studenti per via dei modi differenti che hanno di intendere la vita, e che quando una studentessa si suicida, viene accusato di essere il responsabile di quella morte. Inizia così una ingiusta ribellione (con dichiarazioni, gesti eclatanti e persino una sorta di processo pubblico) da parte degli studenti contro il proprio insegnante e contro il sistema scolastico (che secondo loro è sbagliato ma che in verità non lo è) secondo loro responsabili dell'accaduto, senza tuttavia tener conto che la severità del professore è fatta per il loro bene (nonostante loro pensano all'opposto), giacché non sempre i confini tra ciò che è bianco e ciò che è nero sono netti.
Il film perciò per rimarcare in modo netto il problema dei ragazzi di oggi, troppo egoisti, senza senso di responsabilità e con genitori che molto spesso li difendono, è girato in maniera lucida, essenziale e dove ogni personaggio viene perfettamente delineato ed inquadrato nel proprio modo di essere. Anche tra gli studenti stessi, il regista riesce infatti a distinguere l'uno dall'altro consegnando allo spettatore un ritratto distinto di ognuno di loro, anche se in essi, e nel film, sono presenti troppi luoghi comuni che vanno dagli studenti ai professori. Luoghi comuni che fanno risultare a volte il film troppo lontano dalla realtà. Tuttavia alcuni di questi eccessi di semplificazione però possono essere perdonati ad un'appassionata opera prima (quasi autobiografica) come questa, di un regista giovanissimo che si sforza, nonostante la rabbia, di comprendere le fragilità e conservare sguardi compassionevoli, e che ha l'intelligenza di lasciare un finale aperto a mille spunti di riflessione. Giacché è con la mirabile figura del professore (mirabilmente interpretato da Igor Samobor), soprattutto per ciò che concerne la sua personalità di uomo severo ma giusto e per questo poco accettato da tutti, studenti e colleghi insieme (figura forse rara nelle scuole di oggi), che il regista sloveno presenta le difficili e scomode tematiche dell'autorità (di un sistema che si sta sempre più piegando al volere degli studenti), della disciplina severa, dei metodi educativi e di come affrontarle al fine di formare una società di individui retti, preparati nonché equilibrati, perché in fondo a questo scopo dovrebbe servire più che altro l'insegnamento nelle scuole. Certo, la pellicola presenta problemi nel ritmo, poiché a volte è troppo lento (a volte poi esagera e come detto è semplicistico e pieno di luoghi comuni), ma è grazie alla buona regia, all'efficace comunque montaggio, alla funzionale fotografia e alle musiche (non eccezionali ma perfette) che il film, intenso, interessante e tematicamente importante è certamente un prodotto riuscito e sicuramente da vedere. Voto: 7-