giovedì 11 aprile 2019

Mr Cobbler e la bottega magica (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/01/2018 Qui - Da un'idea di base semplice e apparentemente fine a se stessa, nasce una storia simpatica, gradevole e spiritosa quanto basta per non annoiare ed intrattenere senza danni, offrendo anche spunti da commedia nera. Giacché Mr Cobbler e la bottega magica (The Cobbler), film del 2014 diretto da Thomas McCarthy, reso celebre successivamente dall'ottimo Il caso Spotlight, pur mantenendo una costante falsariga fiabesca, si addentra in un copione avvincente che fa dell'alternarsi di sequenze riflessive ad altre più dinamiche, un ulteriore punto di forza di una trama già di per se estremamente originale. Adam Sandler infatti, propone il consueto volto da "bamboccione" malinconico che ben si presta per questa fantasiosa commedia agrodolce dove un mite calzolaio si ritroverà ad usare una vecchio attrezzo da lavoro dai seducenti poteri magici che daranno, grazie alla capacità di vivere la vita dei suoi clienti dopo aver indossato le loro scarpe, un'improvvisa scossa alla sua apatica esistenza e che faranno altresì prendere una piega quasi "Disneyana" ad un film gradevole alla visione che, sorretto da un cast di prim'ordine (Dustin Hoffman e Steve Buscemi) e con una venatura di tristezza, delicato, mai volgare, semplice nella realizzazione ma denso nei sentimentalismi, si fa amabilmente apprezzare. Tanto che proprio non capisco tanta cattiveria nei confronti di un filmetto non così orribile che dalla critica nazionale e internazionale è stato massacrato, anche dal pubblico. Intanto comincerei col difendere (almeno parzialmente) Adam Sandler, che a me è sempre oltretutto piaciuto, perché le sue commedie sono sempre alquanto convincenti, niente di eccezionale però certamente niente di volgare, simpaticissime al punto giusto e con gag davvero divertenti, anche perché le sue trovate in questi generi di film sono impeccabili.
Anche se qui non è il solito divertito e divertente, anzi, qui l'attore interpreta un personaggio che fa una vita monotona, che si sente solo e abbandonato ma che in fondo è una brava persona. Dopotutto in Mr Cobbler e la bottega magica, non servono cose assurde e ridicole per ridere, seppur in modo contenuto, di gusto. In secondo luogo nel film, la tenerezza, simpatia e curiosità colpiscono, tanto che seppur le svolte narrative (che si susseguono a raffica tramite una serie di gag) non sono del tutto riuscite, anzi, ogni tanto il film annaspa e si perde, esso poi riprende quota e riesce a fare breccia. Certo, non tutto funziona ma (ripeto) il film non è affatto quel disastro prospettato dalla critica. Sì, ci sono piccole sbavature dovute a qualche dettaglio ingenuamente tralasciato (mezzo punto fa perdere il doppiaggio "sbagliato" e mediocre), e altresì peccato che gli spunti divertenti siano davvero troppo pochi, dato che il plot consentiva, a mio parere, qualche digressione divertente in più, ma nulla di particolare che non danneggia questo prodotto per l'intrattenimento, che assolve al proprio compito in maniera limpida e coinvolgente. Perché anche se ci si poteva attendere qualcosa in più, e anche se il finale è abbastanza prevedibile però azzeccato, tutto è nella media di una fiaba che, da una bella idea, si trasforma in una commedia per ragazzi e adulti, davvero molto simpatica. Anche perché molto buono è il cast, detto di un buon Adam Sandler (non eccezionale ma decente), segnalo un grande Steve Buscemi, un appena sufficiente Dustin Hoffman, il rapper Method Man nel ruolo del cattivone e infine un quasi cammeo della ancora piacente Ellen Barkin. Tutto per un film non straordinario, ma passabile, onesto e originale. Voto: 6