lunedì 18 febbraio 2019

Edge of Tomorrow (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/11/2016 Qui - Quando ho saputo che avrebbero mandato in onda Edge of Tomorrow mi sono sorpreso che nessuno ne parlava male, il rischio come ovvio in questi casi è la temuta classica americanata (che a me piace, tra l'altro), e poi c'era Tom Cruise, possibile che qualcosa non è andato storto? (anche se nei suoi due precedenti film, Mission Impossible: Rogue Nation e Oblivion fa la sua buona figura, è comunque un buon attore che apprezzo) anch'io infatti ho pensato subito ad un'ennesima variante di Robocop con armature biomeccaniche, o un Transformers dei poveri che sfruttasse qualche intreccio sentimentale tra soldati, e invece no. Perché anche se in effetti c'è anche questo nel film, il tutto è condito magistralmente da un curioso e geniale incantesimo che costringe il nostro eroe ad un'estenuante battaglia in stile videogame che ricorda tanto il geniale Il giorno della marmotta con Bill Murray, ma anche a Ritorno al futuro ed alle numerose varianti viste in tanti film, dalla dolente 'circolarità' temporale de L'esercito delle 12 scimmie, alla frenesia di Source Code, giusto per fare qualche esempio. Espediente qui usato invece in maniera principalmente 'giocosa' e per la prima volta, almeno a mia memoria, nell'ambito prettamente action di un campo di battaglia fantascientifico. Espediente in ogni caso usato magnificamente per raccontare la storia del protagonista, anche se in Edge of Tomorrow (film di fantascienza del 2014), il protagonista è sicuramente la trama, basata quasi esclusivamente sul protagonista del film stesso, il tenente Bill Cage (un credibile Tom Cruise, all'inizio non il classico soldato super fortissimo e intoccabile), che dopo una disperata battaglia contro degli spietati invasori e dopo averne ucciso un essere particolare della loro specie, si accorge di essere in grado di 'resettare' il giorno e tornare indietro nel tempo (lo si capisce dopo appena 10 minuti). Da qui il soldato inizierà un percorso di apprendimento e coscienza che sfonderanno il proprio io precedente per trasformarlo, grazie all'aiuto di una soldatessa (la straordinaria, sempre più bella e sempre più sexy Emily Blunt), che ha vissuto la stessa situazione, nell'eroe che rovescerà le sorti della guerra. Edge of Tomorrow è tratto da un romanzo del giapponese Hiroshi Sakurazaka ma il regista Doug Liman (Fair Game, Mr e Mrs Smith, The Bourne Identity) riesce a realizzare un film che malgrado la trama potrebbe sembrare ripetitiva (un soldato che rivive sempre lo stesso giorno) è invece piena di adrenalina ed incolla lo spettatore alla sedia perché i due protagonisti è come se viaggiassero in un labirinto dove ad ogni svolta cambia lo scenario. E tutto all'interno dello stesso identico giorno e ai ripetitivi movimenti ed azioni che vengono compiute.

Il regista però è bravissimo a 'saltare' la ripetitività delle azioni, a volte ne privilegia alcune, poi altre poi altre ancora. Lo spettatore si rende conto di ciò che accade ma non è tediato dalla ripetitività ossessiva delle azioni, anzi, sembra addirittura strano che un film nato e creato con lo scopo di ripetere quasi all'infinito la stessa giornata possa invece creare nello spettatore tanta suspence, eppure è così. Ed è sicuramente questa una delle qualità maggiori del film che è sicuramente piacevole e da vedere (anche per le donne). Il film poi presenta un ritmo incalzante, veloce, un montaggio spettacolare e una regia pulita, chiara, perfetta, e non strafottente o desiderosa di strafare come capita spesso in lavori di questo tipo. Qui difatti niente è portato all'esagerazione e all'esasperazione, nonostante con una struttura del genere c'è il rischio di far perdere la pazienza allo spettatore, che potrebbe perdersi, in questo vortice di reset temporale continuo, ma la discreta sceneggiatura evita questo rischio facendo progredire la storia senza vuoti o incoerenze, fino ad arrivare ad un finale più che soddisfacente.  In questo senso, vero punto di forza del film è la presenza di varie gag divertenti che strappano un sorriso, ammorbidiscono alcune situazioni e rendono più piacevole e scorrevole la visione (specialmente all'inizio). Questo perché il film, pur nella sua prevedibilità una volta acquisito il meccanismo del gioco, è godibile grazie ad un montaggio serrato ed i soliti (ma stavolta ottimi) effetti speciali che fortunatamente non invadono più di tanto lo svolgimento della trama. Ottimi sono anche i due attori protagonisti, Tom Cruise, credibile nelle vesti del soldatino immortale che usa muscoli e astuzia per trovare il bandolo della matassa in un incalzante "riprova, sarai più fortunato!", ci conferma che la figura di action-man gli sta cucita addosso ed Emily Blunt (attrice che si conferma eclettica nella sua carriera ancora breve ma intensa, fulgido esempio l'action Sicario) è bravissima nel caratterizzare la figura di una soldatessa forte, coraggiosa e umana. Insomma un film davvero avvincente e spettacolare, dove gli effetti speciali non debordano mai e il regista è bravo a fondere fantascienza e realtà creando un presente-futuro distopico molto reale ed efficace. Un film che senza dubbio sarà piaciuto ai fan della fantascienza, a quelli dell'action e forse per una volta a tutti, a me così tanto che lo reputo eccezionale. Voto: 7