sabato 2 marzo 2019

Belle & Sebastien: L'avventura continua (2013)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/02/2017 Qui - Belle & Sebastien: L'avventura continua (Belle et Sébastien: l'aventure continue), film del 2015 e sequel di Belle & Sebastien del 2013, entrambi tratti dai romanzi di Cécile Aubry, è una delicata e bella avventura per ragazzi, anche se, come nel primo episodio, è ancora una volta un film rivolto a un target abbastanza ampio, non solo infatti ai più piccoli ma anche ai tanti nostalgici, in riferimento della serie anime degli anni '80. E così dopo il successo del primo capitolo, il seguito di Belle & Sebastien diventa più ricco visivamente, ma forse meno spontaneo del suo predecessore. Cambia difatti il regista (al posto di Nicolas Varnier troviamo Christian Duguay) e lo spettacolo proposto, meno naturalistico ma non meno coinvolgente, perciò meno convincente ma comunque gradevole per un pomeriggio in famiglia. Se nel primo film difatti lo spettatore si sente coinvolto dalla trama, che vede Belle e Sebastien nel bosco costretti alla resistenza alla neve ma stimolati dalla reciproca compagnia e pieni di speranza, nel secondo le buone intenzioni vengono un po' messe da parte. Nulla di compromesso per i più piccoli, anche se in Belle e Sebastien: L'avventura continua è proprio l'elemento dell'avventura a essere quasi 'fuori luogo', quasi come una forza maggiore. La guerra è finita, Belle e Sebastien attendono impazienti il ritorno di Angelina ma l'aereo militare che la sta riportando a casa precipita al confine tra Francia e Italia. Allo schianto seguono le fiamme che 'spengono' ogni speranza nel ritrovare superstiti.
Ma Belle e Sebastien per recuperare il corpo di Angelina sono disposti a tutto, anche salire sul monomotore di un certo Pierre Marceau. Finalmente il clima è più mite quando, sul percorso dei due amici, arriva una inaspettata presenza, il papà di Sebastien (Pierre Marceau, interpretato da Thierry Neuvic). Peccato che di un personaggio tanto fondamentale, apparentemente conosciuto da tutti in paese, non si sapeva nulla. Effetto sorpresa non tanto riuscito e forse anche un po' ricattatorio. Il film quindi cerca di attaccarsi il più possibile alla storia degli uomini, mettendo da parte la magia e la purezza originati sin dal principio dalla amicizia con Belle, il cane dei boschi. Belle e Sebastien: L'avventura continua però è un film, come detto, ugualmente gradevole. Poiché nonostante la costruzione meno 'intima' dell'amicizia bambino-animale, gli argomenti tanto sentimentali quanto avventurosi riescono a non far notare troppo l'assenza dei panorami da urlo presenti nel primo. Il film poi intreccia una linea narrativa essenziale e infallibile (salvare una persona cara, costi quel che costi) a una trama sentimentale fatta di riconoscimenti ed espedienti da romanzo d'appendice (la madre gitana, il padre perduto e ritrovato, ma pure la ragazzina che si traveste da maschio). Una formula che attira verso lo schermo tutta la famiglia. Forse, l'unica a patire è proprio Belle, sacrificata alle tante svolte del racconto, ma bisogna ammettere che, quando appare, è irresistibile. Insomma il secondo capitolo funziona, anche se non perfettamente, merito non tanto della regia, ma della scrittura capace di reinventarsi da capo. Voto: 6,5