giovedì 28 febbraio 2019

Il professor Cenerentolo (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/02/2017 Qui - Da quando nei cinema italiani ha fatto capolino Leonardo Pieraccioni, autore di uno dei più bei film della storia cinematografica italiana (parlo de Il ciclone ovviamente), tutti, compreso me, non riuscivamo a non adorarlo, ma gli anni passano e a ogni suo nuovo lavoro, ognuno di noi in fondo, spera di trovare qualcosa di quel film. Anche questa volta purtroppo un buco nell'acqua. Le battute goliardiche e i doppi sensi ci sono, i personaggi macchiette pure (Davide Marotta per esempio, il nano), ma tutto è costruito sul nulla. Poiché Il professor Cenerentolo, film del 2015 scritto, diretto ed interpretato da lui stesso, convince poco, per non dire affatto. La storia infatti, quella di un recluso in un carcere (Umberto) che viene scambiato per un operatore culturale dalla bella Morgana (che tutto può pensare meno che sia un detenuto), e che approfittando dell'equivoco la frequenta (anche se c'è un orario da rispettare e ogni giorno, proprio come Cenerentola, dato che Umberto deve far rientro in carcere a mezzanotte per evitare che il direttore gli revochi il permesso di lavoro in esterno) è quantomeno debole (esile, banale ed anche molto superficiale, nonché irreale) e i personaggi non hanno caratterizzazioni particolari, fatto che rende il tutto un po' banale, se non infantile.
Questo difatti è il classico esempio a partire dal titolo di come con una sceneggiatura a dir poco bizzarra, finisce solo per avere qualche picco di simpatia grazie solamente alla bravura degli attori. Pieraccioni insomma, anche in questa sua ultima occasione difatti, come del resto anche in tutte quelle immediatamente precedenti, non riesce più a costruire un'opera di un certo rilievo pari alle sue prime. Poiché nonostante qui, egli abbia investito la propria persona nel ruolo di regista, attore ed anche sceneggiatore, il comico fiorentino non dimostra di avere più la verve e l'originalità dei tempi addietro che lo contraddistinguevano. Con il passare degli anni le opere del nostro buon Leonardo infatti stanno perdendo smalto, non tanto per la ripetitività di alcune situazioni o gag, piuttosto per prodotti privi di quell'ironia tutta toscana che faceva impazzire. Di fatto le ultime opere si concentrano su favolette morali, molto semplici e fantasiose, ma prive del mordente giusto e con una sceneggiatura non all'altezza. Ne Il professor Cenerentolo infatti il regista toscano, accompagnato dalla bellona di turno (Laura Chiatti), sembra non aver deciso che taglio dare alla vicenda narrativa, da un lato c'è il rapporto problematico con la figlia, che darebbe al film un taglio decisamente più introspettivo e dall'altro lui stesso, immerso nelle sue (non tanto riuscite) gag. Risultato? noia mortale e pochissime risate. Insomma, un altra occasione sprecata per il regista. Voto: 4,5

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