sabato 2 marzo 2019

Lo stagista inaspettato (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 30/01/2017 Qui - Certi film ti lasciano a bocca aperta per quanto sanno stupire, emozionare, aprire orizzonti che non immaginavi o solo farti schizzare via dalla realtà per un paio d'ore e trasportarti in un'altra dimensione. Ce ne sono pochi e quando li vedi è sempre un evento. Certi altri semplicemente ti annoiano perché già visti, magari lenti, oppure solo sbagliati. Poi c'è la categoria che sta nel mezzo, quei film senza infamia e senza lode che mantengono ciò che promettono, che fanno il loro onesto lavoro di intrattenere senza stupire, di emozionare senza farti strappare i capelli, di farti sorridere di gusto per una bella interpretazione senza gridare all'Oscar. Lo stagista inaspettato (The Intern), film del 2015 diretto da Nancy Meyers (abituata ormai a questi tipi di commedie che affrontano il problema del rapporto tra generazioni e quello della conciliazione tra carriera e famiglia, nell'ottica sia maschile che femminile come già successo in What Women Want, Tutto può succedere, L'amore non va in vacanza, È complicato), è uno di quei film. Perché il film, con protagonisti Robert De Niro e Anne Hathaway, pur presentando un plot abbastanza prevedibile, riesce a non risultare banale. In più i temi principali che poi sono il filo conduttore di tutta la vicenda, che sono le tecnologie, i nuovi modi di fare da parte delle nuove generazione e il rapporto con le tecnologie e modi della vecchia, l'amicizia e anche l'amore attraverso gli anni, sono presentate in modo onesto, onesto come De Niro che recita in modo misurato senza strafare e dando la giusta dignità al suo personaggio.
Il personaggio di Ben, un vedovo pensionato di 70 anni che diventa lo stagista "senior" della direttrice di un sito online di moda (Anne Hathaway), che deve risolvere alcuni problemi lavorativi e personali, e andando avanti nella storia le vicende dei due si intrecceranno fino a diventare l'uno complementare dell'altro. Storia che in ogni caso offre anche dei momenti al limite dell'ilarità, altri belli ed emozionanti, ma niente di così originali nonostante l'originalità stessa della trama, perché il film anche se intenso e godibile non ha un momento o una particolare situazione da accendere una pellicola comunque poco attraente. Certo la prova attoriale del cast è ottima, infatti nonostante gli anni De Niro è inimitabile e tiene tranquillamente botta, la Hathaway, bella, vivace e talentuosa è come al solito convincente (d'altronde non per caso è tra Le migliori attrici e i migliori attori dei film visti nel 2016, sia per Les Misérables che Interstellar), mentre Rene Russo (una dei comprimari) che si ritaglia un bel ruolo di contorno, è brava. La regista al contempo mette a fuoco, con la consueta bravura, un carosello di situazioni e di rapporti umani per niente speciali ma comunque ben definiti. Insomma non eccezionale ma neanche brutta questa deliziosa commedia americana che senza pretese si lascia guardare ma che non rimane comunque impressa. In definitiva quindi, intrattenimento leggero di due ore che consiglio soprattutto agli amanti della commedia americana classica, e per chi ama Robert De Niro quando è davvero in forma, anche se qui sono più le mosse e 'mossette' che le parole a non convincere del tutto. Voto: 6