lunedì 18 febbraio 2019

Tutte lo vogliono (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/11/2016 Qui - Tutte lo vogliono, film del 2015, diretto da Alessio Maria Federici e scritto da Valentina Gaddi e altri 6 tra cui lo stesso Federici, è una vivace (deliziosa) ed esuberante commedia che ironizzando sulle rispettive asperità delle proprie confuse esistenze, quella della simpatica coppia Brignano-Incontrada, ci parla della sessualità femminile o piuttosto l'approccio al sesso da parte delle donne, che è sempre stato un tabù. In questa pellicola infatti si osa l'argomento lasciandolo comunque sul fondo e facendo girare intorno la trama dell'uomo conquistatore incallito ed esperto di sesso. Maschilismo ad oltranza mascherato da un finto perbenismo attuato con la comparsa dell'alta società che non ammette imperfezioni di sorta, che rincorre la favola perfetta a discapito dell'amore vero col povero Enrico Brignano, romantico imbranato. Lui difatti interpreta un semplice e bravo giovane, un poco imbranato con le donne, che svolge il proprio lavoro presso un negozio di animali di sua proprietà. Vanessa Incontrada dal canto suo, giovane donna benestante ed addetta ad un'impiego del tutto particolare, quello di "la food designer", non potrebbe che essere la tipologia di donna più lontana da lui. Ma una concomitanza di avvenimenti e coincidenze varie (tra cui l'impiego di un famoso GPS, una nuova versione di gigolò moderno, che promette risultati eccellenti e appaganti, ma che sarà 'scambiato') li conduce uno alla conoscenza dell'altra ed al frequentarsi reciprocamente, sino al lieto epilogo.
Tutte lo vogliono inutile negarlo punta tutto sulla simpatia dell'attore romano e su quella dell'avvenente Vanessa Incontrada, reduce dal successo dei suoi sceneggiati televisivi, e non sbaglia, perché nonostante il film si spinga solamente come i due protagonisti nell'assidua ricerca del piacere e dell'amore, tra equivoci, scambi di persona ed un vasto repertorio di doppi sensi e battute puerili, indubbiamente anche efficaci e gustose, grazie al supporto di un cast (tra cui il bravo e simpaticissimo Andrea Perroni) che offre comunque una valida spalla, la coppia si destreggia con autoironia nel mondo del sesso canzonando benevolmente un delicato argomento delicato definito spesso 'tabù' per futili motivi. Il regista quindi costruisce una commedia assai leggera e, direi, anche un poco improbabile, nel suo contenuto, la storia infatti si dipana tra una serie di gags e di situazioni esilaranti ma un poco assurde che però, all'interno del film, generano e giustificano il finale positivo che, invece, nella realtà, sarebbe difficile che si avverasse. In ogni caso, come dicevo sopra, la pellicola è stata ideata e pensata per i fans di Brignano e dell'Incontrada e, puntando totalmente sulla loro simpatia, sicuramente il regista ha centrato il proprio obiettivo, ma nulla di più. Perché anche se la brava Incontrada è più in gamba di quanto possiate immaginare, nel film i doppi sensi si sprecano, la storia è banale (e anche se lei è nella parte con semplicità e vigore), superando anche la monotonia espressiva di Enrico (che comunque mi piace tanto come comico), la pellicola non fa tanto ridere, non ha forza e non rimane niente da ricordare. Voto: 5+

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