Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/11/2016 Qui - Premettendo che Alvin è uno dei personaggi dei cartoni animati che più amavo da bambino, e che non mi sono perso nessuno dei suoi precedenti tre film (e che li ho sempre adorati), ho visto con particolare attenzione Alvin Superstar: Nessuno ci può fermare (Alvin and the Chipmunks: The Road Chip), film del 2015 (diretto da Walt Becker, Daddy sitter e Svalvolati on the road), sequel di Alvin Superstar 3: Si salvi chi può! del 2011 e quarto film della serie con attori in carne ed ossa. In questo film i tre simpatici Chipmunks, attraverso una serie di equivoci, si convincono che Dave stia per fare la sua proposta di matrimonio alla sua nuova fidanzata a Miami e che abbia intenzione di scaricarli. Con tre giorni di tempo per raggiungerlo e fermarlo, i tre Chipmunks eviteranno il peggio ma scopriranno l'esistenza di un terribile fratellastro. Ne combineranno perciò di tutti i colori, com'era prevedibile. Alvin Superstar: Nessuno ci può fermare, anche questa volta non tradisce le aspettative. Raggiunge infatti l'obiettivo che si prefigge, intrattenimento leggero e simpatico, semplice come lo erano i cartoni animati da cui il film è tratto. I tre Chipmunks non perdono le loro caratteristiche e sono davvero uno spasso, in particolare il delizioso paffuto Theodore.
La storia ha un bel ritmo narrativo, riuscendo a sopperire al già visto della trama, grazie a un mix di musica, battute simpatiche, un pizzico di morale su famiglia e affetto e, soprattutto, al ruolo del cattivo ridicolo, ovvero 'il maresciallo dell'aria', che grazie alla sua goffaggine rende ancora più divertente il film. Non può mancare ovviamente un piccolo colpo di scena nel finale e il lieto fine, dove a trionfare sono i buoni sentimenti e la famiglia. L'unica nota stonata è un accenno un po' troppo forzato a voler strizzare l'occhio al mondo degli adolescenti con slang, party musicali e modernità, che fanno perdere un po' il filo del discorso che piace di più ovvero il mondo puramente infantile e giocoso dei Chipmunks. Comunque a parte Jason Lee, forse l'unico vero attore che merita in questo film, il resto del cast è quasi da buttare, fatto che abbassa molto le qualità di una produzione non propriamente riuscita. Ma anche se questo quarto capitolo è probabilmente il peggiore di tutti, e anche se la sceneggiatura è monotona, è un film che mi ha divertito. Perché a parte ciò di sbagliato il film è godibile, divertente e leggero, come dovrebbe essere un prodotto di questo tipo. Insomma per gli amanti del genere è davvero un film consigliabile. Voto: 6-
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