Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/02/2017 Qui - Parlare di Io e lei, film del 2015 diretto da Maria Sole Tognazzi, è davvero difficile, ma non perché la storia non è interessante o perché l'argomento sarebbe censurabile, quanto per il fatto che il film ha davvero poco da dire nonostante il suo evidente tentativo di parlare di una tema alquanto spinoso come l'omosessualità sia da apprezzare. Un film che quindi risulta addirittura coraggioso di questi tempi in Italia, ma se il tentativo è modesto il risultato sarà mediocre. E infatti nonostante il film e la storia con estrema semplicità parli della convivenza e la crisi di una coppia gay al femminile, a complicare la situazione ci pensa la regista da sola, sia contribuendo ad alimentare il cliché della Buy-donna irrisolta che affiancandole in scena Sabrina Ferilli, quintessenza della femminilità prorompente e attrice di modesta caratura. Ambienti ultra-borghesi, stereotipi a gogò (dal domestico filippino con "vizietto", probabile omaggio a papà Ugo), alla canzone della Rettore, icona gay, fino ai maschi con la crisi di mezza età che o si mettono con delle ragazzine o passano le giornate a guardare il calcio in tv, e anche una rappresentazione di Roma che nemmeno in un dépliant della pro loco. A poco serve aver reclutato un'attrice di rango come Margherita Buy, costretta a indossare con qualche imbarazzo di troppo i panni di apolide dei sentimenti che già aveva calzato nel precedente film con la Tognazzi, Viaggio sola. La Ferilli dal canto suo (sempre più imbolsita), pur con una recitazione spesso sopra le righe (e a volte inguardabile), finisce per sovrastarla calcando sul pedale del vernacolo e delle sfumature espressive. Ma soprattutto la coppia non c'azzecca, e il cast, che comprende Ennio Fantastichini, Fausto Maria Sciarappa e Domenico Diele, fa quello che può per ribaltare le sorti in meglio. Ma non basta a salvare un film perbenista dove tutto suona fasullo e il compitino sulla legittimità della coppia saffica viene eseguito a colpi di cliché. Voto: 4,5