mercoledì 6 marzo 2019

Jackie & Ryan (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/02/2017 Qui - Jackie & Ryan, film del 2014 scritto e diretto da Ami Canaan Mann, alla sua seconda opera da regista, è un emozionante, semplice e musicalmente eccelso, dramma/comedy romantico. La regista infatti ci racconta una storia romantica agrodolce sagomando il personaggio di Ryan ai grandi del periodo del Folk Rock che girovagavano per l'America come cavalieri erranti invece a quello di Jackie ritaglia il ruolo di donna forte, una persona da cui poter sempre tornare, una ragazza dal viso dolce con un passato da cantante pop e un divorzio in corso, che deve lottare per avere l'affidamento della figlia, che il marito le vuol strappare via. Ryan al contempo è un musicista di strada che viaggia di nascosto sui treni merci e suona dove capita, e deve convincere se stesso che le canzoni che scrive meritano di essere ascoltate. Il loro incontro casuale difatti li porta a crescere insieme, sentimentalmente e anche nella convinzione di poter combattere e vincere le proprie battaglie. Non sanno se il loro rapporto durerà, ma sanno che è stato ed è importante per entrambi. Nei film di Ami Canaan Mann l'ambientazione, il luogo dove si svolge la storia narrata è un altro personaggio, e non di minore importanza. Lo era il Texas depresso e arido del suo precedente film (Le paludi della morte), lo è lo Utah di questo film, montagnoso e innevato. La musica, essenziale alla storia e al paesaggio, incornicia in modo egregio questa vicenda, e ai pregi del film si aggiungono una recitazione calibrata, quella di Ben Barnes, fin troppo 'pulito' per interpretare questo ruolo (anche se effettivamente fa parte di quegli attori che sembrano sempre più giovani di quanto siano), che però riesce a gestirlo e ad essere convincente (lontano dall'imbronciato e istrionico Settimo Figlio), e Katherine Heigl, non del tutto credibile ma ugualmente brava e infine una fotografia suggestiva, che alterna paesaggi sconfinati dell'America suburbana mostrati quasi sotto forma d'istantanea a momenti di puro movimenti come i treni merci sempre in movimento. Fondamentale ovviamente la colonna sonora che ci accompagna per tutta lo storia con canzoni originali e di repertorio Folk Rock. C'è la musica, infatti, al centro del film, intesa come paesaggio dell'anima che si va ad aggiungere oltre alle vedute panoramiche del paesaggio americano al patio di casa, nel silenzio che suggerisce le giuste parole alle canzoni.
Ma c'è anche un omaggio sentito e attuale alla filosofia del vagabondaggio nobile e non parassitario, alla ricerca di quel "heart of gold" che è dentro ognuno ma sfugge comunque a chi non si mette in viaggio per cercarlo. Che si tratti di riparare un tetto o di far vibrare le stringhe di una chitarra, si tratta sempre di usare le mani con arte, e così può essere anche muovere una macchina da presa. Contano i modi, i fini, la compagnia, la condizione, l'autonomia di spirito, la sincerità dell'esperienza in progress. I personaggi di Jackie e di Ryan si muovono letteralmente su due binari paralleli, lei viaggia in aereo e lui in treno e non si mentono sulle reciproche appartenenze sociali né mai incrociano realmente le loro problematiche, ma sono l'uno la soluzione psicologica dell'altro, la spinta ad agire e la fiducia di cui necessitano. Per questo, più ancora che per la componente musicale, Jackie & Ryan è un film estremamente e orgogliosamente romantico. Un progetto piccolo, lontano dal film d'esordio della regista, ma ugualmente capace di costruire un'atmosfera di grande efficacia e nel quale la regista conferma la sua capacità nel raccontare storie che ti catturano e ti restano dentro. Insomma, anche se la storia ha un buon ritmo che però talvolta cade in alcuni banali cliché che potevano essere sostituiti da qualcosa di sicuramente più frizzante, è un ottimo film che pesca dai generi (il film di musicisti, la commedia romantica) senza restarne invischiato. In conclusione un dolce piccolo film senza pretese con cui passare un paio d'ore, perché se anche difficilmente sarà un titolo che rimarrà nella storia del cinema, ha dopotutto il pregio di offrire una scrittura solida, una grande misura nelle interpretazioni e nell'utilizzo delle musiche, tanto che non può non coinvolgere e scaldare l'animo anche del più cinico degli spettatori. Voto: 7