lunedì 18 febbraio 2019

Blue Valentine (2010)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 29/11/2016 Qui - Blue Valentine, film del 2010 scritto e diretto da Derek Cianfrance (regista di anni dopo del bellissimo Come un tuono), è la storia di un amore, né più né meno. Un amore tutto sommato "normale", di due ragazzi "normali" alle prese con normali problemi di cuore. Ma attenzione questo non è il classico dramma-sentimentale, questo è sì un dramma ma sull'analisi delle dinamiche dell'amore, come questo sentimento possa cambiare nel tempo ma possa soprattutto cambiarci, fino a renderci irriconoscibili agli occhi di chi prima ci amava. Tutto questo il regista, attraverso i due protagonisti, lo spiega quasi fosse una poesia triste, una sorta d'incantesimo meraviglioso che di punto in bianco si spezza e lascia solo un vuoto di malinconia. Assistiamo così al semplice svolgersi della loro storia (ordinaria, quasi banale, e proprio per questo assolutamente 'vera') , a quanto si sono amati, a quanto in effetti si vogliano ancora bene ma anche a quanto non riescano più a stare insieme, senza un vero e proprio perché. Il film infatti, racconta procedendo a flashback, la passione, la rabbia, l'affettività più intime di una coppia di giovani americani alle prese con gli sconvolgimenti dell'esistenza. il percorso della storia d'amore fra i protagonisti Dean (Ryan Gosling) e Cindy (Michelle Williams) e di come l'amore che all'inizio li aveva infiammati piano piano si spenga. Il tutto raccontato in modo semplice, essenziale, immediato, tramite flashback che alternano con insistente frequenza episodi tratti dagli anni dell'incontro della coppia a quelle di ordinaria deriva matrimoniale dieci anni dopo, nel momento in cui i due protagonisti decidono di prendersi un week end di riflessione da trascorrere in un eccentrico hotel con camere tematiche (sceglieranno quella futurista alla "2001 Odissea nello spazio" in quanto la "stanza cupido" risulterà già occupata).

L'elemento che fa di Blue Valentine un film bello, anche struggente, ma soprattutto malinconico è che la storia, descrive una storia d'amore autentica, raccontata attraverso la naturalezza di una telecamera digitale. Una descrizione della vita e dell'amore perfettamente aderente alla realtà che porta lo spettatore a riflettere, lasciandogli la consapevolezza che non tutti i legami sono eterni, tranne quelli fra genitori e figli. Niente scene esorbitanti o ambientazioni inverosimili, al contrario, uno spaccato di vita nuda e reale, intensa a tal punto da farci emozionare. Niente fronzoli o sentimentalismi, solo il retrogusto di malinconico 'blue' del titolo e tanto talento, degli attori e del regista. Michelle Williams (che insieme al suo altrettanto celebre partner figura pure come produttrice esecutiva) per esempio (grazie anche alla sua bellezza e il suo meraviglioso corpo) ci offre una sofferta ed intensa interpretazione che da sola vale più del film nel suo complesso. E' però grazie a Ryan Gosling, alla sua realistica mutazione fisica, allo straordinario e credibile effetto make-up che lo spettatore riesce a districarsi nel via vai temporale che tormenta una trama altrimenti piuttosto ordinaria. Una trama con un finale che ti disorienta e ti amareggia. Una trama che in ogni caso grazie ad una regia non particolarmente innovativa ma almeno funzionale rende comunque il film un prodotto dignitoso e di media fattura. Infine azzeccatissima la scelta della colonna sonora. Un film quindi assolutamente disadorno ed essenziale eppure tremendamente vibrante e comunicativo. Voto: 7

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