martedì 19 febbraio 2019

Little Boy (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/01/2017 Qui - Di Little Boy, film del 2015 diretto da Alejandro Gomez Monteverde, non si è parlato granché, eppure è uno dei più bei family-movie degli ultimi anni. Il film infatti è commovente, ben interpretato e con grandi attori di discreta qualità, ottimamente diretti da questo regista giovane ma talentuoso, perché la sua storia seppur semplice (che riserverà sorprese e colpi di scena) va diretta al cuore come poche. Quella di Little boy, ragazzino con difetti di crescita che vede partire il padre in guerra a inizio seconda guerra mondiale. E tra problemi di bullismo e sofferenze per la partenza del padre, dovrà resistere e cambiare la sua storia personale, storia che si svolge tra umiliazioni, ingenuità e prese di coraggio, ma con la sua forza di volontà e caparbietà riuscirà a spostare addirittura le montagne. Tante sono anche le questioni sociali e umane trattate, ma quello che rimane indistinto è la fede di un ragazzino che mai si farà abbattere e che cercherà fino all'ultimo il suo posto nel mondo, in un villaggio della California, villaggio che risulta ottima ambientazione di questo film. Un film dove, Jakob Salvati, il giovanissimo attore che impersona Little Boy, qui è il valore aggiunto e da solo è il 60% del successo finale della pellicola, una pellicola valida, emozionante ed appassionante, ma anche sognante, bella e che fa riflettere, pensare e intrattenere. Cosa che ultimamente è difficile trovare in certi film, poveri di sorprese sconvolgenti o minimamente convincenti. Film che pare un gioiellino, sottovalutato e probabilmente visto da pochi. Una storia certamente e forse troppo melensa ma bella da vedere, con una ricchezza di contenuti ampia. La voce di sottofondo e la storia dal punto di vista del bambino poi, rendono bene l'atmosfera nostalgica degli anni '40 e di come la guerra fosse vissuta nei piccoli villaggi. In definitiva film che, dona 90 minuti di lacrime e gioia, lacrime di commozione e gioia per il piacere di poter godere di un bellissimo film, con attori (Emily Watson e Tom Wilkinson) azzeccati (tranne Kevin James) e con interessanti temi. Da consigliare. Voto: 7