Dopo il susseguirsi di numerose vicende e l'alternarsi di personaggi alquanto strani e bizzarri con cui i tre uomini ed il bimbo vengono a contatto di volta in volta, la situazione riuscirà a risolversi per tutti nel migliore dei modi possibile ma, ovviamente, non distruggendo del tutto l'immenso potere delle donne dotate di straordinari poteri. Che il film sia un racconto misogino è evidente sin dal titolo dove le donne vengono considerate e descritte, sia dagli uomini che dalle donne in generale nel corso della vicenda, che dalle streghe stesse, come degli esseri capricciosi, difficili a trattare, vendicativi, scaltri e soprattutto in costante guerra con il sesso opposto di cui si serve solo per procreare o soddisfarsi sessualmente. All'opposto, De la Iglesia non risparmia però neppure il genere maschile, che viene da lui descritto senza troppe edulcorazioni e buonismi, e dunque come ingenuo, vile, sempre pronto a tradire ed inaffidabile. E tutto ciò viene rappresentato in una maniera quanto mai diretta ed esagerata, per non dire addirittura grottesca, ma anche fortemente ed acutamente ironica e pertanto l'intera opera diventa una rappresentazione divertente, un poco vera pur nella sua assurdità ed esasperazione, e comunque molto originale e soprattutto molto ben diretta dal regista spagnolo che ben è padrone della sua materia. Il regista affronta il delicato compito, e lo fa a mio avviso egregiamente, di far ridere il pubblico, sul canovaccio di una horror story, amplificata da situazioni psicologicamente forti ed intense. I luoghi grotteschi e i dialoghi esilaranti non tolgono spazio alla costruzione profonda e vera dei personaggi e delle loro relazioni che aumentano lo spessore del film.
L'incontro-scontro tra queste due realtà genera un'esplosione bizzarra di situazioni, tutte connesse dalla sapiente mano del regista e sempre con un potente risultato estetico e fotografico. Un film unico che viene ulteriormente impreziosito dalla bravura indiscutibile degli attori, in ottima forma, sia fisica che interpretativa. Carmen Maura (Paulette, Volver), già notissima al pubblico europeo è bravissima, ma anche il resto del cast, meno conosciuto dal pubblico italiano merita di essere tenuto sotto osservazione, soprattutto la giovane, bellissima e sensuale Carolina Bang, la figlia strega, autrice dell'unica, ma spettacolare, scena hot, anch'essa a suo modo ironica. Lei che (lo scorso anno) è diventata moglie del regista, chiamalo scemo. Le streghe son tornate anche se letto come una commedia tra sessi, e ancor di più come un film piuttosto misogino, è soprattutto un horror esilarante, un road movie dissacrante e irriverente. Una 'battaglia' raccontata in maniera divertente e atipica dal regista spagnolo, a modo suo, una commedia che parte come un action movie, e si trasforma un poco in thriller e un poco in splatter, narrandoci in maniera assurda e grottesca come e perché gli uomini e le donne sono agli antipodi. Un film che diverte e che ha un suo significato ben preciso nonostante possa sembrare una sagra dell'assurdità ad uno sguardo poco attento. Battute sagaci, sketch esilaranti, trovate geniali e un pizzico di ironia, misto a pazzia, ne esce fuori una delle horror-comedy migliori degli ultimi anni, nonostante qualche difetto (e quale pellicola non li ha), tra cui una certa stupidità delle situazioni e una surreale comicità. Effetti speciali comunque di buona qualità in un film che nella prima parte è veramente buono, nella seconda diventa problematico e confuso a tratti, con un finale abbastanza caotico e misterioso che lascia un po' di amarezza perché si poteva fare meglio, anche se è comunque sufficiente e giusto. Certamente per gustarselo bisogna non prendersi sul serio, perché la pellicola è soprattutto una commedia ma l'horror è ben presente, così come alcuni personaggi e situazioni disgustose e francamente evitabili, ma nonostante ciò fa ridere e divertire. Il film scorre per i suoi 100 minuti senza particolari problemi o interruzioni, certo che se anche in Spagna fanno commedie migliori delle nostre, siamo alla frutta. E' comunque un film consigliabile a chi ne apprezza il genere. Voto: 7-
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