Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/03/2018 Qui - Dagli autori di Cattivissimo Me ed i Minions ecco Pets: Vita da animali (The Secret Life of Pets, letteralmente la vita segreta degli animali), film d'animazione del 2016 diretto da Chris Renaud e Yarrow Cheney. Questo nuovo cartone animato sugli animali domestici prodotto da Illumination Entertainment infatti, piuttosto leggero, privo di crudeltà e del tutto innocuo, ci racconta di svariati animali domestici (cani di varia razza e taglia, gatti, canarini, criceti, ecc...) i quali, non appena i loro padroni escono di casa per andare, si suppone, a lavorare, lasciati soli negli appartamenti, si scatenano nelle più strane avventure (in storie però prevedibili e banali). Poiché se vi aspettate qualcosa di originale e stupefacente, vi sbagliate di grosso. I registi, infatti, hanno realizzato un progetto prevedibile e banale, dove a farla da padrone è l'utilizzo di cliché. L'intento dei due sembra proprio quello di voler offrire al pubblico un lavoro classico, senza discostarsi troppo da altre pellicole animate. Divertente sì, ma basato su una sceneggiatura a dir poco ridicola in termini di trama. E' sempre la solita storia, da una parte abbiamo un cane domestico che si trova a dover convivere con un altro essere della sua specie (un cagnolone a metà tra Chewbecca e Boo di Monsters & Co.) e da questo evento prende forma la rivalità tra i due, come spesso accade anche nella vita reale e più in generale tra gli uomini. I due, in assenza della padrona, si troveranno a dover affrontare il cattivo di turno, unendo le forze e diventando così amici. Dall'altra parte, invece, troviamo una cagnolina innamorata di Max, che cercherà di salvarli dalle grinfie del coniglio bianco (che paura!), aiutata da un gruppo di animali. Insomma, niente di più banale, ma a sorprendere è il fatto che (nonostante la totale assenza di una sceneggiatura ben scritta) la pellicola sia in grado di far ridere con molta naturalezza. Sarà che in fondo ci sentiamo un po' tutti bambini dentro, ma certamente l'idea non è del tutto da buttare. I personaggi difatti, alcuni dei quali vengono poco approfonditi caratterialmente, sono molto diversi tra loro, ma sono tutti dotati di una certa forza espressiva.
Una forza espressiva dinamica e funzionale, ogni personaggio inoltre ha un ruolo ben definito e, strano a dirsi, ha in sé quel pizzico di comicità che deriva dal tono di voce (quindi da attribuire al doppiaggio e alla bravura del doppiatore, in questo caso perfetto è Francesco Mandelli per dar vocetta isterica al coniglio Nevosetto, il personaggio certamente più riuscito, a cui quindi a questo punto suggerisco di allontanarsi dalle commedie per darsi al doppiaggio), dai movimenti (spesso buffi e impacciati) e che suscita qualche sana risata e molti sorrisi (ma comunque niente di più, perché anche se alcune battute presenti nella pellicola, sono davvero esilaranti, esse non sono abbastanza da essere degne di nota). Tuttavia se pensavate di ritrovarsi altresì un film più "complesso" e con qualche elemento di spunto più profondo e intrigante, vi sbagliate nuovamente di grosso, perché questo simpatico e coloratissimo (spassoso seppur rigorosamente vietato ai maggiori di 9 anni, perché manca del tutto una scena emotiva, che susciti un po' di malinconia, anche distratta, nello spettatore) film d'animazione anche se a differenza di tanti prodotti simili, non si propone intenti moralistici o educativi, ma semplicemente di divertire un pubblico prevalentemente infantile (e in questo senso la semplicità aiuta), non ha niente di tutto ciò, anzi, e non possiede neanche quel qualcosa che lo faccia ricordare rispetto ad altre pellicole di animazione. Eppure Pets è un film che consiglio perché, se guardato senza pretese, è piacevole e divertente. Il film infatti (che cita anche Sing), non solo si avvale di una trama scorrevole (anche se a volte eccessivamente prevedibile) e piuttosto avventurosa nonché divertente (e di un dosaggio equilibrato di molti elementi), ma anche di un impianto visivo di discreta fattura (in tal senso geniale la scena nella fabbrica di salsicce, dove i due protagonisti sono in preda da allucinazioni per overdose di carne). Tirando quindi le somme, Pets: Vita da Animali ci racconta una storia che nella sua linearità è comunque efficace (seppur si ride poco, si riflette zero e ci si commuove ancora di meno), soprattutto nei confronti di un pubblico giovane, target su cui punta maggiormente (a cui sicuramente piacerà). Poiché il film, sebbene, non risulti originale e comico come i precedenti cartoni menzionati sopra degli stessi autori, è un film simpatico e piacevole quanto basta per una tranquilla serata in compagnia. Voto: 6,5