Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/11/2016 Qui - Bus 657 (Heist), film del 2015 diretto dallo sconosciuto Scott Mann, inglese di nascita, che riesce ad avere nel cast Jeffrey Dean Morgan (il freddo Negan di TWD) e il grandissimo Robert De Niro, di cui ultimamente si è parlato tanto in merito alle sue (giuste secondo me) dichiarazioni contro il neo eletto presidente statunitense Trump. Un film che racconta di un padre, Vaughn (interpretato in modo convincente da Morgan), disperato e senza mezzi economici che per far fronte ai costosi trattamenti medici di cui necessita la figlia, si unisce ad un avido individuo (Dave Bautista, ex-wrestler ma recentemente e costantemente attore discreto, già visto in Guardiani della galassia e tornerà nel secondo e Spectre) e alla sua banda nel tentativo di svaligiare proprio il casinò in cui lavora da anni. Il casinò di proprietà di un losco e senza scrupoli boss locale, interpretato discretamente da De Niro, che farà di tutto (proprio tutto) per avere indietro il bottino dagli scassinatori. Anche quando essi per sfuggirgli si ritrovano costretti a prendere in ostaggio il bus 657, un bus che sarà in prima linea.
Bus 657 è un discreto caper movie ("film del colpo grosso"), del quale possiede le tre fasi della struttura base, ma che tende poi ad implementare e a sviluppare in maniera più specifica solo la terza di queste, la fuga. E anche se non proprio eccezionale è un prodotto cinematografico di discreta qualità, visto il ridotto budget per i canoni statunitensi (15 milioni di euro). Un film certamente movimentato e accattivante, ma niente di così eccezionale per una pellicola se così si può dire, si sforza di essere originale riuscendoci in parte, ma che possiede un ottima regia e una buona sceneggiatura, sceneggiatura bilanciata 'se pur latente in alcuni punti', che anche con qualche forzatura nello script, risulta davvero interessante e godibile (in alcuni punti forse un po' cinicamente cruenta ma senza eccedere), come il film stesso, dal ritmo serrato, che grazie ai continui colpi di scena specie nel finale, rendono tale lungometraggio sufficientemente visibile. Film che anche e soprattutto grazie ad un ottima interpretazione generale fanno di questo film un opera gradevole, che ad un certo punto anche grazie ad un buon montaggio non cade troppo rapidamente nello scontato, anche se a voler essere critici sembra quasi una rivisitazione mixata di alcuni celebri film, il cult Speed e John Q con Denzel Washington, tanto per citarne un paio ma in realtà il tutto si regge abbastanza bene su se stesso. Infine come detto all'inizio buone le interpretazioni di tutti (tra cui Gina Carano, vista recentemente in Extraction), anche quella minore del grande De Niro. Bus 657 è indubbiamente perciò un filmino che merita senz'altro una piacevole visione. Voto: 6