Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/12/2015 Qui - Straordinario blockbuster della Marvel studios su di un gruppo di fanta-eroi spaziali uniti per la salvezza dell'universo. Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) è il decimo film del Marvel Cinematic Universe e basato sugli omonimi personaggi della Marvel Comics. Il film (del 2014) ha anche ottenuto due candidature ai Premi Oscar per i migliori effetti speciali e per il miglior trucco. Al contrario di tanti altri cinecomic non c'è una storia di base, nessuna carriera sfolgorante alle spalle come quelle degli Avengers,
nessun pianeta di appartenenza da proteggere con la vita, nessun
superproblema (o forse troppi), nessuna famiglia, nessun legame. Sceneggiatura semplice e poco originale, ma non pesa alla riuscita del film perché i personaggi conquistano, tutta quella catena di battute che fa sbellicare e parteggiare per questo gruppo che diviene, inaspettatamente, sempre più unito e forte. Infatti quando i 'singoli' si riuniscono per caso, tutto cambia, la storia assume un senso, un branco di disadattati confusi e soli,
rinnegati dall'intero universo, che riescono a formare un gruppo
nonostante le differenze, ogni personaggio ha un passato che non può cancellare e con cui deve convivere. Mi ha sorpreso questo film (che quasi sicuramente diverrà una trilogia, infatti tante cose non sappiamo ancora anche dopo questo primo che verranno in seguito svelate), in positivo ovviamente, uno dei migliori film Marvel degli ultimi anni. Ma iniziamo dalla storia...
Nel 1988, in un ospedale del Pianeta Terra, un bambino sta ascoltando una cassetta con il walkman. Il padre lo ha abbandonato e la madre giace morente sul lettino, affetta da una malattia incurabile. L'inevitabile tragedia avviene e il bambino scappa dall'ospedale con il suo mangiacassette, l'ultimo regalo della madre. Il piccolo Peter Quill però viene
misteriosamente risucchiato nello spazio (da una astronave in perfetto stile E.T.). Yondu, un umanoide dalla pelle
blu, (che scopriremo dopo) non lo consegna a chi di dovere e lo alleva insieme alla sua
squadra di fuorilegge noti come Ravager. Ventisei anni dopo, nel 2014,
Peter è cresciuto, è un contrabbandiere spaccone e un po' idiota, un audace avventuriero dello spazio che si fa chiamare Star-Lord, anche se nessuno ha mai imparato il suo nome, e va a zonzo su una nave lercia, dove ascolta sempre e soltanto la
musicassetta che aveva con sé quel fatidico giorno del 1988. In una delle sue avventure (la prima che introduce il personaggio da grande) si ritrova per le mani una preziosa sfera contenente una delle gemme dell'infinito, che il feroce Ronan (un essere cosmico che brama questo oggetto di grande potere e a sua volta servo del terribile Thanos) è determinato ad avere per distruggere il pianeta Xandar e molto probabilmente non solo quello. Dopo averla 'rubata' Quill viene spedito in una prigione intergalattica. Per sventare il piano apocalittico di
Ronan, Peter si allea quindi con una squadra di ricercati come lui: il
procione antropomorfo Rocket, mago della meccanica, dal pessimo carattere e creatore di piani di fuga incredibilmente violenti, il suo amico Groot, una creatura
dalle sembianze d'albero, che non sa dire altro che "Io sono Groot", la bella e dannata Gamora (Zoe Saldana), una assassina verde, ma sexy, dal passato tormentato (la donna più letale dell'universo) e il grosso Drax (Dave Bautista), detto il Distruttore, un vendicativo omone che non capisce le metafore ma sa un sacco di sinonimi. Inizialmente riluttanti a fidarsi l'uno dell'altro, cominciano il loro viaggio nel cosmo per fermare le forze nemiche.
Per prima cosa, stupenda la colonna sonora originale, Awesome Mix, nel mix musicale di Peter (il protagonista principe) ci sono le canzoni del passato (le preferite dalla mamma), così nel film ci sono strati e strati di passate glorie cinematografiche di tutti i generi (dai prison movie a Footloose), testimonianze dirette dei gusti di chi firma e dello spirito leggero e appassionato del film. I richiami alla cultura pop sono immensi e questa colonna sonora anni '70-'80 è un qualcosa di bellissimo, crea continui contrasti con l’ambiente fantascientifico e con le situazioni in cui si trovano i personaggi ma non è mai fuori luogo e alla fine sarà proprio la musica a unire la trama. Ne viene fuori un'opera enorme, che unisce decenni di cinema e di costumi in 2 ore. Guardiani della Galassia è immenso, pieno di colori, di azione, di ironia e di avventura. Parte con un prologo emozionante e coinvolgente da cui si viene catapultati in un universo incredibilmente bello. Le scene si susseguono ripercorrendo un po i cliché della storia del cinema, situazioni già viste che vengono risolte però in modo sempre inaspettato, ritrovandoci in contesti a noi familiari, ma che ci sorprendono ogni volta per come vengono risolti. Un film creato per intrattenere, con citazioni, rimandi, ironia, azione e umorismo disneyano, bambini, ragazzi e adulti, che riesce a stupire. Un film pieno di sentimenti, di malinconia, di tristezza con effetti speciali incredibili, con spettacolari scontri spaziali e sequenze d'azione. Rocket e Groot (il cuore del film, due personaggi che fanno emozionare, un albero umanoide e un procione pieno di rabbia che scioglierebbero il cuore di chiunque, si torna bambini si sogna) che raggiungono un livello di perfezione mai visto. Ironico, divertente, brillante, si ride davvero di cuore. Grande cast con Vin Diesel nei panni di Groot, talmente bravo da riuscire a dare sfumature diverse alle stesse tre parole ("Io sono Groot" è tutto ciò che dice in questo film). Tanto humor, talvolta volutamente in contrasto con alcune scene del film (il che arricchisce in meglio il tutto), interpretazioni strepitose, specialmente quella di Chris Pratt nel ruolo del carismatico protagonista, con una vena comica che ricorda a tratti Robert Downey Jr. nel ruolo di Iron Man.
Dovremo però aspettare due anni prima del prossimo episodio, quando forse sapremo chi è il fantomatico padre di Peter, mezzo umano da parte di madre ma sicuramente alieno da parte di padre, un tipo di alieno molto speciale, una razza antica e sconosciuta. Come sempre è immancabile il cameo di Stan Lee, questa volta nella parte di un 'maniaco', secondo Rocket, che parla con una giovane ragazza, sul pianeta Xandar, che poco si discosta dalla Terra. Menzione speciale per i titoli di coda (ricordate che in questi film è meglio aver visto tutto, ma proprio tutto, perché certe 'chicche' potete perdervele), infatti vediamo il Collezionista che si trova in mezzo alla sua base, completamente distrutta, insieme a due dei suoi pezzi da collezione: il cane astronauta Cosmo, un personaggio fittizio creato dalla Marvel Comics (un cane super-evoluto dotato di poteri psichici che indossa una tuta da cosmonauta) che ricorda il cane usato come cavia dal programma spaziale sovietico negli anni '60 e soprattutto Howard il papero. Chi non ricorda il film del 1986, Howard e il destino del mondo? è stata la prima trasposizione del fumetto, un cult di genere, il papero più cazzuto al mondo. Ma la notizia sensazionale è che George Lucas (produttore del film dell'86) ha annunciato quest'anno durante un incontro con il pubblico al Tribeca Film Festival, che la Marvel sta pensando ad un ritorno di Howard sul grande schermo in un remake del primo film a lui dedicato, non vedo l'ora. Tornando a Guardiani della Galassia, che è un gran bel film, ha riscosso molto successo anche dalla critica e che si appresta ad essere un film 'ago da bilancia' delle prossime produzioni cinecomic Marvel e non solo. In definitiva a me è piaciuto tantissimo e aspetto già con ansia il prossimo. Voto: 8
Per prima cosa, stupenda la colonna sonora originale, Awesome Mix, nel mix musicale di Peter (il protagonista principe) ci sono le canzoni del passato (le preferite dalla mamma), così nel film ci sono strati e strati di passate glorie cinematografiche di tutti i generi (dai prison movie a Footloose), testimonianze dirette dei gusti di chi firma e dello spirito leggero e appassionato del film. I richiami alla cultura pop sono immensi e questa colonna sonora anni '70-'80 è un qualcosa di bellissimo, crea continui contrasti con l’ambiente fantascientifico e con le situazioni in cui si trovano i personaggi ma non è mai fuori luogo e alla fine sarà proprio la musica a unire la trama. Ne viene fuori un'opera enorme, che unisce decenni di cinema e di costumi in 2 ore. Guardiani della Galassia è immenso, pieno di colori, di azione, di ironia e di avventura. Parte con un prologo emozionante e coinvolgente da cui si viene catapultati in un universo incredibilmente bello. Le scene si susseguono ripercorrendo un po i cliché della storia del cinema, situazioni già viste che vengono risolte però in modo sempre inaspettato, ritrovandoci in contesti a noi familiari, ma che ci sorprendono ogni volta per come vengono risolti. Un film creato per intrattenere, con citazioni, rimandi, ironia, azione e umorismo disneyano, bambini, ragazzi e adulti, che riesce a stupire. Un film pieno di sentimenti, di malinconia, di tristezza con effetti speciali incredibili, con spettacolari scontri spaziali e sequenze d'azione. Rocket e Groot (il cuore del film, due personaggi che fanno emozionare, un albero umanoide e un procione pieno di rabbia che scioglierebbero il cuore di chiunque, si torna bambini si sogna) che raggiungono un livello di perfezione mai visto. Ironico, divertente, brillante, si ride davvero di cuore. Grande cast con Vin Diesel nei panni di Groot, talmente bravo da riuscire a dare sfumature diverse alle stesse tre parole ("Io sono Groot" è tutto ciò che dice in questo film). Tanto humor, talvolta volutamente in contrasto con alcune scene del film (il che arricchisce in meglio il tutto), interpretazioni strepitose, specialmente quella di Chris Pratt nel ruolo del carismatico protagonista, con una vena comica che ricorda a tratti Robert Downey Jr. nel ruolo di Iron Man.
Dovremo però aspettare due anni prima del prossimo episodio, quando forse sapremo chi è il fantomatico padre di Peter, mezzo umano da parte di madre ma sicuramente alieno da parte di padre, un tipo di alieno molto speciale, una razza antica e sconosciuta. Come sempre è immancabile il cameo di Stan Lee, questa volta nella parte di un 'maniaco', secondo Rocket, che parla con una giovane ragazza, sul pianeta Xandar, che poco si discosta dalla Terra. Menzione speciale per i titoli di coda (ricordate che in questi film è meglio aver visto tutto, ma proprio tutto, perché certe 'chicche' potete perdervele), infatti vediamo il Collezionista che si trova in mezzo alla sua base, completamente distrutta, insieme a due dei suoi pezzi da collezione: il cane astronauta Cosmo, un personaggio fittizio creato dalla Marvel Comics (un cane super-evoluto dotato di poteri psichici che indossa una tuta da cosmonauta) che ricorda il cane usato come cavia dal programma spaziale sovietico negli anni '60 e soprattutto Howard il papero. Chi non ricorda il film del 1986, Howard e il destino del mondo? è stata la prima trasposizione del fumetto, un cult di genere, il papero più cazzuto al mondo. Ma la notizia sensazionale è che George Lucas (produttore del film dell'86) ha annunciato quest'anno durante un incontro con il pubblico al Tribeca Film Festival, che la Marvel sta pensando ad un ritorno di Howard sul grande schermo in un remake del primo film a lui dedicato, non vedo l'ora. Tornando a Guardiani della Galassia, che è un gran bel film, ha riscosso molto successo anche dalla critica e che si appresta ad essere un film 'ago da bilancia' delle prossime produzioni cinecomic Marvel e non solo. In definitiva a me è piaciuto tantissimo e aspetto già con ansia il prossimo. Voto: 8
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