Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2015 Qui - Dal regista Riccardo Milani, una nuova e divertente commedia con protagonista la coppia consacrata da Nessuno mi può giudicare: Paola Cortellesi, torna al fianco di Raul Bova in Scusate se esisto! Il film (del 2014) è ispirato alla storia vera dell'architetto italiano Guendalina Salimei. Serena, di origine abruzzese (Anversa), è un architetto dal talento straordinario, laureata in architettura con il massimo dei voti, ha un master e conosce molte lingue straniere, ma dopo una serie di successi professionali all'estero e con una brillante carriera professionale a Londra, decide di ritornare a lavorare in Italia, a Roma, perché ama il suo paese. Per una donna ottenere un posto di lavoro all'altezza della sua qualifica si rivela tuttavia difficile, a Roma non trova un impiego nemmeno lontanamente paragonabile a quello che aveva in Inghilterra, e si arrabatta facendo tre lavori ben al di sotto delle sue capacità e competenze (arredatrice presso il Paradiso della cameretta, designer di cappelle funerarie per ricchi cafoni, e cameriera in un ristorante di lusso). Finché per puro caso si imbatte in un quartiere dimenticato da tutto e tutti, in forte degrado, e decide di interessarsi al progetto di riqualificazione, e quando si reca ad un colloquio si trova di fronte a una scelta folle, farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo. Nel frattempo incontra Francesco (il proprietario del ristorante), bello e affascinante, il compagno ideale, se non fosse che dopo vari 'tentativi' capisce che a lui non piacciono le donne. Tra Serena e Francesco nasce comunque un rapporto intenso, una profonda amicizia, la coppia perfetta. Ne sortiranno numerosi equivoci ed avvenimenti sino ad un finale ugualmente positivo, sebbene differente da quello da lei sperato inizialmente. Pronti a tutto pur di darsi una mano saranno costretti a condividere segreti e inganni perché a volte, per essere davvero se stessi, è meglio fingersi qualcun altro!
Paola Cortellesi è perfetta nei panni del "cervello di ritorno" adorabilmente fuori luogo, le sue espressioni facciali, le smorfie, gli sguardi e il sorriso riempiono lo schermo regalando tante risate. Raoul Bova insolitamente in veste di uomo gay, è "in parte" sia per avvenenza che per garbo, i tempi comici sono veloci e le svolte sufficientemente credibili. La sceneggiatura se di per sé non presenta elementi originali è però ben scritta, fluida e diretta. E' un film brillante e gestito con garbo ed intelligenza. Tocca argomenti di attualità come le difficoltà della donna nel campo lavoro e la tolleranza nei confronti dell'omosessualità. Il tutto condito da situazioni comiche ed esilaranti di sicuro effetto. L'intreccio narrativo nella sua semplicità funziona e contiene anche elementi che spingono a riflettere. La struttura narrativa è ben costruita delineando bene i personaggi e le varie personalità senza mai cadere nel retorico e volgare. I dialoghi sono divertenti, freschi e credibili. Sembra un po' forzato invece quasi a livello di macchietta, Cesare Bocci (compagno gay di Bova) e molti altri importanti attori, quali Lunetta Savino ed Ennio Fantastichini che interagiscono con quelli principali però in maniera perfetta ed equilibrata. La meritocrazia forse è ancora una utopia nel nostro Paese, le donne ancora non hanno nel lavoro lo spazio che meritano, ma dopo questo film sappiamo che almeno il Corviale avrà nuova vita grazie all'ingegno di una donna e saprà con certezza che non c'è solo l'Anversa del Belgio nel mondo. Insomma, un film nel suo complesso piacevole ed atto proprio a fare trascorrere un paio d'ore in tutta serenità. Voto: 6
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