Il mio amico Nanuk è una favola ecologista che mostra amore e rispetto per la natura e incoraggia gli uomini, grandi e piccoli, a non avere paura, e a non arrendersi mai. Quando si raccontano storie diverse e avvincenti, e i film non si fanno solo per fare cassa, il giudizio non può che essere positivo, già gli scenari fantastici di questo film, valgono la sufficienza. Gli attori recitano bene e nel finale, per chi è particolarmente sensibile, può scapparci qualche lacrima. La neve, il ghiaccio come simbolo di una realtà lontana dalla nostra, dove i rifornimenti, i viveri, arrivano raramente e bisogna imparare ad amministrare le proprie scorte. La natura è la vera protagonista, una natura severa ma che protegge coloro che la rispettano. Un insegnamento per tutti coloro che nel mondo occidentale, la devastano. Anche se il film è scontato e prevedibile, c'è qualcosa di unico in questa storia, anche se non è la prima volta in questo genere, altri film hanno approfondito il rapporto umano con la natura, quasi spesso bambini che sono sempre e comunque prodighi ad aiutare gli animali in difficoltà e sensibili a certe tematiche, cominciando da Flipper a La tela di Carlotta, e finendo dai stupendi Belle & Sebastien e Winter il delfino e tanti altri bellissimi film sull'amicizia tra animali e umani. In questo film il cucciolo d'orso è un tenerone, quasi tutti vedendolo ne vorrebbero uno, tanto è a suo agio, va però ricordato che sono animali a rischio d'estinzione, purtroppo come nella realtà nel film sono cacciati e in una scena ci sono i contrabbandieri con il (secondo solo loro) trofeo appena conquistato, e che devono essere liberi. I proprietari naturali dell'artico sono gli orsi, insieme a tanti maestosi animali, l'essere umano deve adeguarsi e viverci insieme, cercando di non entrare in conflitto con la natura, abbiamo tanto spazio sulla terra, perché dare fastidio...questi film devono avere la forza di scuotere le coscienze e questo lo fa, almeno personalmente. Voto: 7
martedì 2 ottobre 2018
Il mio amico Nanuk (2014)
Il mio amico Nanuk è una favola ecologista che mostra amore e rispetto per la natura e incoraggia gli uomini, grandi e piccoli, a non avere paura, e a non arrendersi mai. Quando si raccontano storie diverse e avvincenti, e i film non si fanno solo per fare cassa, il giudizio non può che essere positivo, già gli scenari fantastici di questo film, valgono la sufficienza. Gli attori recitano bene e nel finale, per chi è particolarmente sensibile, può scapparci qualche lacrima. La neve, il ghiaccio come simbolo di una realtà lontana dalla nostra, dove i rifornimenti, i viveri, arrivano raramente e bisogna imparare ad amministrare le proprie scorte. La natura è la vera protagonista, una natura severa ma che protegge coloro che la rispettano. Un insegnamento per tutti coloro che nel mondo occidentale, la devastano. Anche se il film è scontato e prevedibile, c'è qualcosa di unico in questa storia, anche se non è la prima volta in questo genere, altri film hanno approfondito il rapporto umano con la natura, quasi spesso bambini che sono sempre e comunque prodighi ad aiutare gli animali in difficoltà e sensibili a certe tematiche, cominciando da Flipper a La tela di Carlotta, e finendo dai stupendi Belle & Sebastien e Winter il delfino e tanti altri bellissimi film sull'amicizia tra animali e umani. In questo film il cucciolo d'orso è un tenerone, quasi tutti vedendolo ne vorrebbero uno, tanto è a suo agio, va però ricordato che sono animali a rischio d'estinzione, purtroppo come nella realtà nel film sono cacciati e in una scena ci sono i contrabbandieri con il (secondo solo loro) trofeo appena conquistato, e che devono essere liberi. I proprietari naturali dell'artico sono gli orsi, insieme a tanti maestosi animali, l'essere umano deve adeguarsi e viverci insieme, cercando di non entrare in conflitto con la natura, abbiamo tanto spazio sulla terra, perché dare fastidio...questi film devono avere la forza di scuotere le coscienze e questo lo fa, almeno personalmente. Voto: 7
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