mercoledì 28 agosto 2019

Figli delle stelle (2010)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/11/2015 Qui - Figli delle stelle è un film del 2010 diretto da Lucio Pellegrini (andato in onda poco tempo fa in tv). Il titolo è tratto dall'omonima canzone di Alan Sorrenti del 1977, che viene suonata e commentata nel film e accompagna i titoli di coda. Un precario "cronico", un portuale di Marghera, un ricercatore universitario un po' stagionato, un'insicura giornalista televisiva ed un uomo appena uscito di galera, delusi dalla loro vita, decidono di passare all'azione e rapire un ministro (Pierfrancesco Favino, Giuseppe Battiston, Fabio Volo, Claudia Pandolfi ed altri). Ma niente andrà secondo i piani stabiliti: rapito l'uomo sbagliato, un onesto e incolpevole sottosegretario, fuggiranno sulle montagne sopra Aosta e ripiegheranno dentro un vecchio appartamento. Tra dischi e canzoni vintage diventeranno eroi di un sognoFigli delle stelle è un'avventura esistenziale dinamica e inconsueta, in cui una banda improbabile di persone che hanno perso il treno e che non hanno compreso bene cosa sia successo decide di fare qualcosa al di sopra e oltre le loro possibilità, qualcosa di inatteso che ha il carattere del destino. Il rapimento non diventerà tuttavia strumento di riscatto, non porterà alla conquista del paradiso ma servirà per capire che basta un gesto di volontà per cambiare la propria vita e quella degli altri. Figli delle stelle, vitale e imperfetto, è un'opera che si apprezza comunque per il suo progetto, perché non teme di sbagliare tono o di cadere nel banale pur di tenere gli occhi sul presente dai contorni poco piacevoli, perché scopre una ricchezza umana non prevista, come spesso nella vita. Comico e dolente, si allontana dalla commedia di genere, prendendo soluzioni inaspettate e saltando su un piano surreale (forse la parte più riuscita). Il regista coglie i segni inquietanti del paesaggio che ci circonda e i sogni davvero modesti degli italiani di oggi, poeti e calciatori. Voto: 6+

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