mercoledì 28 agosto 2019

Andiamo a quel paese (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 08/11/2015 Qui - Andiamo a quel paese è l'ultimo film (del 2014) dell'irriverente e spassoso duo comico siciliano, Ficarra e Picone. Cambiano i personaggi, storie e situazioni ma la sostanza non cambia, solite incomprensioni, gag e bizzarri intrecci. I due amici Valentino e Salvo, con sua moglie Donatella e la piccola figlia Adele, senza lavoro e sfrattati, con l'unica speranza di un contatto con l'onorevole La Duca per avere una raccomandazione, tornano al paese natale di Donatella e Valentino (Monteforte) per farsi aiutare economicamente dalla pensione della madre di lei. Il paesino, un tempo fiorente per il commercio delle arance, è ora economicamente depresso e le pensioni maturate dagli anziani sono ormai l'unica fonte di reddito: Salvo si trova quindi costretto a convivere anche con la zia Carmela. L'unico argomento che lo porta ad accettare la convivenza è la scoperta che anche la zia percepisce una cospicua pensione. Non contento comincia a 'reclutare' altri parenti anziani per farsi delegare al ritiro delle pensioni, il trucchetto funzionerà per un anno ma quando gli ospiti cominciano a morire tutto si complica e un vortice di situazioni grottesche li attende, con risvolti particolari. Usando come pretesto la famosa canzone di Sordi il film si gioca la carta della denuncia del malcostume politico e culturale italiano ma con un risultato si divertente, ma molto diseducativo. Nonostante qualche buona battuta e l'alto tasso di umorismo (ma anche cinismo) il film rimane scialbo, il finale sembra scontato e alla fine l'amore trionfa, come 'sempre' (troppo spesso) succede. Forse il peggior film dei precedenti del duo comico. Una frase che lascia il segno è della piccola Adele "le cose sono vecchie, le persone sono anziane". Voto: 6,5

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