Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/10/2015 Qui - Senza nessuna pietà è la storia di Mimmo (Pierfrancesco Favino) che vorrebbe fare solo il muratore, perché gli piace più costruire palazzi che rompere ossa. Invece recuperare crediti, con le cattive, è parte integrante del suo mestiere, almeno secondo il signor Santilli, suo zio nonché datore di lavoro. Mimmo vive in un mondo feroce dove si rispettano regole e ruoli, se si vuol tirare a campare senza problemi: giusto o sbagliato che sia, è l'unico mondo che conosce. Tutto cambia quando nella sua vita irrompe Tania, una ragazza bellissima che il Roscio, il suo migliore amico, ha "rimediato" come intrattenimento per Manuel, il figlio di Santilli. Costretti da un imprevisto a passare la notte insieme, Mimmo e Tania (la bellissima Greta Scarano) si scopriranno uniti dal bisogno di sentirsi amati e dalla voglia di sfuggire a un destino già segnato. Ma non si può sperare in una nuova vita senza fare i conti con la vecchia. Un film di genere che inizialmente sembra virare verso la cinematografia criminale che negli ultimi anni è tornata a risplendere nelle sale nostrane, ma con il passare dei minuti muta sempre più forma e sostanza, diventando storia d'amore a tutti gli effetti. Il film è cupo, violento e triste (a tratti stucchevole), e il finale leggermente ambiguo e un po' troppo scontato, per essere un noir, lascia un po' a desiderare. Voto: 6+
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