martedì 7 maggio 2019

Underworld: Blood Wars (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/02/2018 Qui - Nel mondo cinematografico attuale, due sono le eroine incontrastate del grande schermo, una è Milla Jovovich alias Alice, che con il suo Resident Evil è arrivata probabilmente al suo capitolo finale, l'altra è Kate Beckinsale alias Selene, che ritroviamo tre anni dall'ultimo capitolo e a quattordici dall'esordio, nel quinto episodio della saga di Underworld, ovvero Underworld: Blood Wars, film del 2016 diretto da Anna Foerster, al suo esordio come regista cinematografica dopo la regia di alcuni episodi di serie tv, e scritto da Cory Goodman. Entrambe hanno dato vita a due saghe longeve, forse rivolte solo ai fan, ma di sicuro intrattenimento per quasi tutti, anche perché sono due avventure fantasy (più o meno) originali, adrenaliniche ed affascinanti dato che trattano di vampiri, zombie e creature varie. Però le somiglianze non finiscono qui, poiché Selene ricalca per poteri e vicende personali proprio la figura di Alice, ma al contrario di un soggetto non originale del primo e del suo risultato comunque (e incredibilmente visto appunto il soggetto) non disprezzabile, questa seconda saga nonostante un soggetto più originale, non convince nuovamente del tutto, anche se quest'ultimo capitolo si fa sufficientemente apprezzare. Underworld: Blood Wars infatti, il secondo a essere distribuito in versione 3D, forse per mettere in risalto gli effetti speciali e i paesaggi mozzafiato, d'altronde un peso notevole viene giocato dalle ambientazioni e dai costumi che mescolano il gusto barocco con lo stile dark (che qui vengono fortunatamente ripresi), nonostante evidenti difetti, riesce nel suo intento, grazie a discreti combattimenti, in particolare quello nei ghiacciai, e alle sempre belle ambientazioni e costumi.
Certo, ci si aspettava di meglio da questo importante capitolo, a partire dalla sceneggiatura, anche perché il soggetto è inconsistente e banale, i dialoghi al suo interno poi (con frasi forse messe lì a caso, che nel loro piccolo hanno un senso, ma se si prende in considerazione l'intera pellicola risultano poco incisive e accattivanti) sono prevedibili, poco originali e talvolta cadono nel ridicolo. Il progetto però, gode di una fotografia pulita, nella quale emergono torni freddi e colori scuri e spenti, come è giusto che sia in film basato su (veri o presunti) vampiri, e di una regia che attraverso le sue inquadrature, caratterizza con grande cura e nei minimi particolari le location che sono molto suggestive. Ovviamente non c'è da aspettarsi grandi colpi di scena, ma qualcosa di imprevedibile accade, dopotutto rivelazioni che chiariscono alcuni punti oscuri dei vecchi film, scene di combattimento spettacolari e la ricerca del potere politico sono alla base di questo nuovo capitolo. Difatti Underworld: Blood Wars segue ancora una volta le vicende della guerriera vampira Selene (Kate Beckinsale), costretta a difendersi dai brutali attacchi che le vengono sferrati dal clan licantropo e dalla fazione di Vampiri che l'ha tradita.
Con al fianco due soli alleati, David (Theo James) e suo padre Thomas (Charles Dance), deve porre fine alla eterna guerra fra Lycans e Vampiri, anche se questo significa per lei (madre e al tempo stesso killer, profondamente cambiata dalla prima apparizione sugli schermi) l'estremo sacrificio. I lupi mannari, guidati dal temibile Marius (Tobias Menzies) sono sulle sue tracce e vogliono il suo sangue, ma anche coloro che dovrebbero appoggiarla faticano a fidarsi di lei a causa di un tradimento passato compiuto dalla stessa Selene. Riuscirà a trovare la pace interiore ed a regolare i conti con i suoi nemici? Non è abbastanza difficile non intuire gli sviluppi, dopotutto è attorno a questa improbabile trama, che si contorce una pellicola in linea con le precedenti dove lo sviluppo della trama è, per fortuna, secondario e viene tutto giocato sul campo di battaglia con scontri a raffica e morti ovunque. Cosa che perlomeno non annoia lo spettatore che, non rimane totalmente altresì deluso da nuovi personaggi, tra cui interessante è la new entry "extremely-dark" Lara Pulver, forse l'unico aspetto positivo dell'intero film, il suo sex appeal dark infatti, marca in maniera efficace l'intera pellicola e la rende l'unico personaggio davvero originale e che si fa ricordare.
Anche se, nonostante gli spunti e la voglia di dare linfa vitale alla serie la pellicola stenti ugualmente a decollare, proprio per via di situazioni viste e riviste, inoltre il fascino dei primi tre capitoli purtroppo (soprattutto il discreto primo) si è perso nel tempo. Gli intrighi ed i tradimenti poi, non riescono ad impressionare né tantomeno sembrano funzionare ai fini della situazione. In modo irrimediabile quindi tutto il peso del film sembra gravare sulle spalle della protagonista, non affiancata spesso da personaggi all'altezza. Tuttavia Kate Beckinsale, una sicurezza e la protagonista assoluta dell'eterna lotta tra licantropi e vampiri, fa comunque il possibile per dare una scossa alla fragile trama del film facendo valere le sue doti da attrice e la bellezza matura che la contraddistingue, non sempre ci riesce, soprattutto per il mediocre apporto narrativo, ma quel minimo per far giungere in porto la nave, lo raggiunge. Rimane però certamente la delusione per un capitolo, questo quinto, che non aggiunge niente di nuovo, anzi, è il più debole (anche se chi dopo 4 capitoli riesce a non indebolire il soggetto primario?), d'altronde non possono sempre bastare i soliti effetti speciali, anche se essi qui sono fatti bene. Il problema principale però che contraddistingue questo e gli altri capitoli, è il fatto che la saga, iniziata brillantemente e, tutto sommato, originalmente più di dieci anni fa, non ha saputo riciclarsi diventando, episodio dopo episodio, sempre più simile e a se stesso, tanto da rendere difficile, più che il seguirla, il distinguere un episodio dall'altro.
In tal senso è inutile dire che questo Blood Wars è dedicato solo agli amanti della saga, giacché a chi non ha seguito i precedenti capitoli (nonostante la semplicità e allineamento) è fortemente sconsigliato in quanto non capirebbe nulla. Comunque è davvero un peccato per come è andata con questo quinto episodio, anche perché chi, come me, ha seguito tutta la saga, sa benissimo che dopo il terzo capitolo non dovevano andare avanti, oramai infatti si segue la faccenda giusto per la curiosità del finale, che in ogni caso non credo sarà molto epico. Ma per fortuna siamo al capolinea, che certamente ci sarà, dopotutto l'idea di un ultimo capitolo sembra inevitabile viste le molteplici questioni ancora aperte, sempre sperando che "dignità" sia la parola chiave per chiudere degnamente la saga. Una saga comunque ancora attuale, che appassiona e diverte nonostante il budget sembri essere sempre più risicato, con meno effetti speciali e molte più scene girate in studio. In conclusione la pellicola la sufficienza la raggiunge, perché in ogni caso una svolta accattivante che i fan attendevano finalmente sin dal primo capitolo è parzialmente arrivata, ma è lecito non aspettarsi troppo. Voto: 6