Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 14/10/2016 Qui - Max, un film più maturo, emozionante e anche spettacolare, perché il film tratto da una storia vera, vede come protagonista, per l'appunto Max, cane da guerra che in seguito ad un trauma subito per la morte del militare a cui era affidato durante la guerra in Afghanistan, rientra in patria dalla famiglia del soldato scomparso. Qui il cane incontrerà il fratello, con lui nascerà un legame straordinario e insieme (anche ad una ragazzina) scopriranno un segreto sul drammatico lutto che condividono. Max infatti, film del 2015 diretto da Boaz Yakin (Safe), non è il solito polpettone, non è la solita storia, anzi, è davvero bello, non solo per il bellissimo pastore belga ma per la drammatica vicenda che capita a lui e a tantissimi altri cani che per servire il paese (quello americano) che sacrifica anche gli animali, però unici e utilissimi per trovare armi, droghe e bombe, quindi imprescindibili. E questa storia è proprio per ringraziarli per quello che fanno. Il film prende difatti le orme, da un vero eroe, quelle di Moby, ora star del cinema grazie a questo film che lo vede protagonista. Ma prima della finzione ha vissuto veramente le brutture dei campi di battaglia. Impiegato fra le fila della Marina statunitense in Afghanistan, Moby è stato anche ferito, un proiettile lo ha colpito all'altezza dell'occhio destro, ma per fortuna non gli ha lasciato danni fisici permanenti.
Come molti altri veterani bipedi, però, anche Moby non è riuscito a lasciarsi alle spalle le esperienze vissute, soffre di disturbi da stress post-traumatico e rumori come quelli dei fuochi d'artificio lo terrorizzano perché gli ricordano le esplosioni. Anche per questo alcuni responsabili delle associazioni dei veterani di guerra sperano che questo film possa aiutare la gente a comprendere le difficoltà di chi torna dalla guerra e di che cosa voglia realmente dire vivere con un disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Da tutto questo il regista gira intorno raccontando la storia di un giovane adolescente che si trova ad affrontare una tragica perdita in famiglia e che trova amicizia e protezione in un eroico cane soldato appartenuto al fratello caduto. Il soldato era l'unico che poteva toccarlo, che poteva lavorarci insieme. Nessun altro era in grado di avvicinarlo. Un rapporto che, poco per volta, si è trasferito al ragazzino. Max, è quindi un film commovente, ma anche pieno di avventura quando i due si trovano ad avere a che fare con un sinistro militare che arriva in città (l'unica forzatura insieme all'inevitabile storia d'amore di un film comunque costruito discretamente). In definitiva bel film, un dramma che dà un nuovo significato alla frase "migliore amico dell'uomo". Una storia di crescita e umanità nei confronti di tutti. Menzione speciale per gli attori, Lauren Graham (Una mamma per amica) e Thomas Haden Church (La mia vita è uno zoo) sono protagonisti nei panni di genitori sia del figlio Marine caduto (Robbie Amell, visto di recente nell'A.S.S.O. nella manica) che del suo fratellino di 14 anni Justin (Josh Wiggins). Voto: 6