sabato 13 aprile 2019

Queen of Katwe (2016)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/03/2018 Qui - Ero leggermente timoroso nei confronti del soggetto di Queen of Katwe, film del 2016 diretto da Mira Nair, non solo perché io di scacchi ho sempre capito poco (anzi, nulla), ma anche perché molto spesso la Disney esagera nel buonismo, invece, nonostante il suo stile rimanga invariato, la presenza alla regia dell'apprezzata regista indiana (in tal senso davvero bello ed interessante fu Il fondamentalista riluttante), capace di presentare con delicatezza e sobrietà una vita difficile, tra povertà e desolazione, quella della giovane Phiona Mutesi, la prima scacchista ugandese a diventare professionista, è un punto a favore. Basato su una storia vera questo bel film di Mira Nair infatti, pregno di insegnamenti significativi a partire dal gioco degli scacchi, dove "un semplice pedone può diventare Regina" e che rimane con i piedi ben piantati per terra e offre il giusto equilibrio alla pellicola, è un biopic davvero ben fatto, emozionante e capace di trasmettere importanti valori. Certo, sarà anche una storia piuttosto romanzata, ma le splendide ambientazioni africane, la tremenda povertà di fondo, l'umiltà ed il coraggio di queste donne ugandesi rimangono nel cuore.
Perché la storia appunto della piccola Phiona che non sa leggere e non va scuola, che è costretta a lavorare al mercato, e che tramite un'intelligenza fuori dal comune riesce incredibilmente a leggere in maniera anticipata le mosse degli avversari, e che grazie al Coach che la segue come il padre che non ha più, riuscirà, nel tempo, a ritagliarsi lo spazio che merita, è ben raccontata e riesce a dare il giusto spazio a tutti i personaggi principali. Anche perché questa bella storia reale, che non cade nel facile sentimentalismo d'accatto ed offre uno spaccato realistico con personaggi realistici e ben definiti, viene riportata in modo convincente, emozionante e toccante dalla Disney. In tal senso, buonissima la prova del cast (tra cui David OyelowoLupita Nyong'o e l'esordiente Madina Nalwanga, quest'ultima però anonima e fredda) che permette allo spettatore di provare sufficienza empatia nei confronti dei personaggi, come già detto, ben caratterizzati per l'occasione. Sicuramente per quelli come me che non conoscono il gioco degli scacchi ci saranno immagini di difficile comprensione (anche se la "mossa" più famosa del film è piuttosto chiara...), ma Queen of Katwe, registicamente diretto discretamente bene, coadiuvato da una buona fotografia, dei dialoghi incisivi e un ritmo discreto, nonostante le due ore e passa di durata, è un film davvero niente male, seppur non memorabile. Voto: 6,5