lunedì 18 febbraio 2019

La figlia della sciamana (2015)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 04/11/2016 Qui - Interessante avventura gotica, poiché si parla di streghe, pozioni e poteri mistici. Ma quello che potrebbe sembrare detto così come una ragazzata di fatti non lo è, perché La figlia della sciamana, (film scandinavo del 2015) basato sul primo libro della serie per ragazzi "The Shamer Chronicle", è un film non a misura di bambino ma di adulto, infatti nonostante alcuni propositi adolescenziali è comunque un film leggermente violento e diverso per gli standard, poiché a me ha ricordato molto la prima Aria Stark (per il fatto di essere sola almeno per un breve periodo, di dover fuggire e travestirsi da ragazzo per non farsi scoprire) e la serie non è proprio una ragazzata. Anche se come è ovvio i buoni sentimenti non mancano come gli esiti finali piuttosto scontati, per un finale ovviamente positivo anche se, punto decisamente in meno, un vero finale non c'è, poiché siccome è solo il primo libro il sequel è scontato, però se non ci fosse, il fatto che il regista decida di lasciare tutto a metà è indice di poco rispetto nei confronti dello spettatore, dato che lascia davvero scontenti, anche me. Il film in ogni caso parte da un presupposto e un'idea davvero carina, nuova e intrigante, ovvero il potere soprannaturale che Dina, ha ereditato da sua madre, cioè quello di vedere dentro l'anima delle altre persone e di farle vergognare di loro stesse, rivivendo con loro ciò di cui si vergogna (anche se non tutti si vergognano di quello che fanno, anzi, se ne compiacciono, ma la verità prima o poi viene fuori). Un'abilità pericolosa che spesso le costringe a fuggire, come se fossero delle streghe.

Quando però un giovane principe viene ingiustamente accusato di aver assassinato la sua famiglia, Dina (che con un falso pretesto viene attirata a Dunark e da colui che invece è il vero mostro) dovrà ricorrere a tutti i suoi poteri per salvare l'erede al trono e scoprire la verità sul delitto, ma finirà coinvolta in una pericolosa lotta di potere che metterà a rischio la sua stessa vita e quella della madre. La figlia della sciamana ha un trama molto bella, anche se molto debole, nel senso che oltre ad esser, alle volte, molto inverosimile, ci sono punti "forzati" ed altri non approfonditi, soprattutto in momenti "chiave". Comunque lo svolgimento non è proprio male, anzi, alcuni momenti fanno commuovere e altri innervosire, anche se come ripetuto prima ha un finale che non ha finale. In ogni caso i dialoghi non sono del tutto banali, i risvolti non tanto superficiali, gli attori tutti sconosciuti abbastanza in linea col genere (il minimo indispensabile) e il pathos come la tensione è a livelli discreti. In più è fatto bene con vari effetti speciali più che sufficienti. In definitiva però qualcosa non funziona a dovere, ed è non solo l'assenza di finale quanto per la sensazione di incompiutezza che lascia troppe porte aperte, comunque più che mediocre film per ragazzi e non solo. Voto: 6+

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