Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 02/11/2016 Qui - Chissà perché ma gli squali sono probabilmente gli animali più abusati dal cinema contemporaneo, poiché come se non ce ne fossero in giro abbastanza e dopo 2-Headed Shark Attack di soli quattro anni fa ecco dai produttori di Sharknado il sequel dell'ennesimo z-movie con villain un pescecane made in Asylum, un nuovo sfrenato monster-movie con Danny Trejo guest star d'eccezione, ovvero 3-Headed Shark Attack, lo squalo-cerbero a tre teste. Una mutazione genetica infatti ha trasformato uno squalo bianco in un'enorme, ingorda, creatura a tre teste che non si ferma davanti a nulla per saziare la sua fame di carne umana e di rifiuti. Una creatura che esce fuori dal nulla e comincia a mietere vittime, che attacca un laboratorio di ricerca marina, e costringe i pochi sopravvissuti a rifugiarsi su una nave da crociera. Ovviamente lo squalo non ha alcuna intenzione di lasciarli andare, perciò guidati dalla giovane Maggie, cercheranno di mettersi in salvo. 3-Headed Shark Attack per chi segue film di questo genere è volutamente demenziale e involontariamente auto-ironico, il film (del 2015) infatti si appoggia ai canonici effetti speciali di bassissima qualità e ad un cast che, tolta la succitata "guest star", fa di tutto per farsi sbranare dalle fauci del mostruoso Cerbero acquatico, in novanta minuti di visione nei quali comunque si ride più che in molte produzioni analoghe. Cosa c'è di nuovo quindi? niente, poiché lo sviluppo della trama e i collegamenti da una scena all'altra sono fatti, al solito, con i piedi. Gente che avvista lo squalo quando questo è ancora sotto 10 metri d'acqua, il mostro che è da una parte ma nella stessa scena lo vediamo in tre o quattro punti indifferenti, poveri cristi che nonostante a volte ci sia una pinna dorsale di un metro e mezzo che spunta fuori dall'acqua non si accorgono del pericolo, etc.
Ma non è questo il punto, chi decide comunque di guardare un film come questo o ne ha già visto tanti, non lo fa per l'accuratezza della trama, ma lo fa per pochi semplici motivi, lo fa per il mostro in questione, per godersi delle morti come si deve, per vedere un po' di villania e per qualche paio di tette e di culi al vento. 3HSA (semplificazione del titolo) assolve in pieno il suo compito regalandoci 1 ora e mezza di pasti in acqua e, addirittura, sulla terra ferma. Ben sapendo quali aspettative ha il pubblico, qui la computer grafica utilizzata per lo squalo sembra parecchio migliore di molti altri film visti finora. Il mostro è molto ben fatto, e anche parecchie scene di pasti sembrano quadrare bene, insomma, non è il solito pupazzo appiccicato li, ha un suo perché. Inutile dire che quasi tutti i personaggi che incontriamo durante la visione finiranno nelle fauci di una delle tre teste, a causa spesso di demenza o attacchi di eroismo stupido, come il tizio che decide di lanciarsi con un'accetta sopra al mostro, ma che poi, inesorabilmente, finirà al macero. Stranamente, di tette e culi ce ne sono parecchi, ma che ci crediate o no, restano tutti rigorosamente coperti, probabilmente il budget non permetteva di pagare degli extra per le scene di nudo visto che gran parte di denaro sarà servito per la creazione dello squalo e per pagare la parcella dell'altro motivo per cui il film va guardato, vale a dire Danny Trejo, che nella sequenza più gustosa e divertente di tutto il film, accorrerà in aiuto dei ragazzi in pericolo e, grazie a un machete (grande, evvai!) riuscirà a staccare una delle tre teste al pescione, un momento di cinema puro! Gli altri membri del cast sono, giusto per citare i più importanti, Karrueche Tran (probabilmente al suo primo film), Rob Van Dam, wrestler professionista e attore quando serve, Christopher Olen Ray (presente anche in 2 Headed Shark Attack), l'australiano Jaason Simmons (Sharknado) e Jazy Berlin, una pornostar che stranamente non fa vedere niente (la bionda siliconata dell'inizio). Tirando le dovute somme, l'intera produzione è però carente di scene memorabili, eccezion fatta per un momento stile Sharknado che finirà in ogni caso alquanto male (Shepard è soltanto uno, soprattutto dopo il quarto capitolo Sharknado 4). Ma nel complesso 3HSA è assai mediocre e diverte. Pregi? Squalo ben fatto, molte persone mangiate, Denny Trejo e Rob Van Dam che fanno gli eroi! Difetti? Un po' tutto il resto, ma d'altronde qui ci si doveva divertire no? Comunque già il fatto di sapere che c'è uno squalo a 3 teste a zonzo da una botta d'adrenalina pazzesca, quindi, giudizio globale del prodotto: imperdibile anche se brutto in modo assurdo. Voto: 5,5