domenica 31 dicembre 2023

I migliori film visti nel 2023

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 31/12/2023 Qui - Se contiamo i film Vintage (già classificati e catalogati) visti quest'anno, la soglia delle pellicole si alza e raggiunge quota 254, ma poiché quest'ultima (anche nel senso letterale del termine) classifica prende in esame solo i film "moderni", essa si assesta a quota 223. Una quota non eccessivamente elevata rispetto a certi anni (ma non rispetto allo scorso anno, più o meno lo stesso livello), ma comunque sufficiente per trovarci all'interno "merce" di prima qualità, appunto vedibile, riconoscibile e consultabile qui. Cosicché mi ritrovo con questa classifica qua, una classifica in cui (nuovamente) ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (disponibile cliccando). La lista di tutti i film "buoni" e/o "cattivi" oppure semplicemente nel mezzo visti quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Film anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog. E ricordando infine che tutto è soggettivo, e che molti film meriterebbero comunque d'essere visti nonostante non siano riusciti a raggiungere la soglia di sbarramento (elencarli tutti non è necessario, basterà cercare), vi lascio, e vi do appuntamento nell'anno nuovo, per una nuova e scoppiettante stagione cinematografica, chiusasi oggi, e che, come potete già notare, è stata abbastanza soddisfacente.


30. Ha più incongruenze e buchi di sceneggiatura degli strumenti di un'orchestra ma, maestro, che musica! (7)
29. Anche qualora il regista rischi di dissipare l'attenzione del pubblico in qualche dialogo un po' tecnicista, riesce a recuperarla all'istante grazie a un taglientissimo clima paranoico-cospirativo che non sferra un colpo a vuoto: uno sfrigolante exploit di suspense sostenuto da soluzioni visive di sicuro impatto. (7)
28. Sorprendente esempio di quanto la commistione di generi (per come destabilizzante e fuori contesto appaia almeno in un primo tempo) possa rivelarsi invece innovativa e riuscita. (7)

I peggiori film visti dell'anno (2023)

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 31/12/2023 Qui - Più di un quarto del numero totale di visioni cinematografiche non ha raggiunto la sufficienza, e di queste una buona parte si è salvata in calcio d'angolo, l'altra invece non solo non è riuscita a non deludermi, in alcuni casi mi ha fatto proprio arrabbiare. E' normale sì, vedendo tanti film, incontrare qualche pecora nera (come accaduto l'anno scorso e gli anni prima), peccato che certi film decida io (e nonostante tutto, pur quello che dicono gli altri) di vederlo. Ma non potrei comunque farci nulla, anche perché più che selezionare film, evitando certi titoli che so e si capisce essere non buoni, altro non posso fare. E dopotutto la fregatura puoi trovare anche quando non te l'aspetti. In ogni caso l'appuntamento era già prefissato con le peggiori pellicole viste durante l'anno, quindi non mi resta che farvele conoscere, e magari farvi cambiare idea se mai vorreste (spero di no) vederle e/o recuperarle.


8. Non brutti brutti, ma deludenti e poco convincenti, tra occasioni mancate e sbagliate intenzioni. (5)
7. Al netto della buona resa tecnica, con ambientazione ed effetti speciali molto curati, si tratta di un film che non brilla per la caratterizzazione dei personaggi che appaiono stereotipati e senza sfumature, nel contesto di una sceneggiatura che abbonda in luoghi comuni, superficiale nell'affrontare le questioni connesse al grado di consapevolezza e auto-determinazione dell'intelligenza artificiale. (4,5)

venerdì 29 dicembre 2023

Movies Vintage Awards 2023

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 29/12/2023 Qui - Curiosità, scoperta, conoscenza, è questo il motore che mi spinge, mi ha spinto gli scorsi anni, mi ha spinto anche quest'anno e mi spingerà negli anni a venire, nel volere vedere e in alcuni casi rivedere, film di un tempo che fu, divenuti cult, gioielli e pietre miliari. Molti generi, epoche, da attraversare, passando tra un mondo ed un altro, ma sempre con gli occhi appassionati e pure critici di un giovane cinefilo. Una porzione del più del 10% di tutte le visioni di quest'anno predisposte a questo scopo, tramite soprattutto speciali cinematografici appositi. Il risultato di tutto ciò, oltre il mio intrattenimento, è questa classifica, che da quest'anno non vedrà più "riconoscimenti" ulteriori oltre al titolo di miglior film "Vintage" visto dell'anno. Ed eccola questa classifica, semplice da leggere e da consultare, buona "visione".

 
  • 31 L'altro inferno (1981) (4,5) Uno strano intrigo di sangue, tra suore, riti di sangue che portano (senza non poco tedio) lo spettatore in un viaggio infernale tra sonni eterni, sbudellamenti, "argentiani" bambolotti appesi e... la sensazione d'un film in eterna necessità di minutaggio.
  • 30 La creatura (1988) (5) Il regista narra Lovecraft come uno slasher adolescenziale ammiccando vagamente all'inarrivabile Sam Raimi, il risultato è nell'insieme alquanto molesto. Guardabile, ma con il cervello staccato.
  • 29 Le vergini di Dunwich (1970) (5,5) L'atmosfera in parte c'è, nella fotografia e nelle scenografie [...] che, però, perde colpi nella narrazione. Poche incongruenze sì, ma molta carne al fuoco, forse troppa, e il film ne risente.
  • 28 Il ritorno dei pomodori assassini (1988) (5,5) A volte ci sono dei film talmente "idioti" nel loro assunto di partenza da risultare, chissà per quale strana magia, divertenti. La pellicola in questione è un caso lampante di quanto detto pocanzi.
  • 27 Amanti d'oltretomba (1965) (6) Non il massimo in termini di tensione ma storia che intrattiene in maniera valida. Forse datato, ma dignitoso.
  • 26 Fenomeni paranormali incontrollabili (1984) (6) Una pellicola che pur funzionando solo a tratti scorre via veloce senza intoppi fino ad un finale certamente non banale. 
  • 25 Hocus Pocus (1993) (6) Lo avessi valutato da ragazzino avrei votato sicuramente di più, ma adesso con più spirito critico, ne vedo i limiti ed ingenuità. Rimane un buon prodotto, con una funzionale colonna sonora e buoni effetti per l'epoca [...] ma con un regista diverso [...] poteva essere anche un piccolo gioiello.

venerdì 22 dicembre 2023

Spirited - Magia di Natale (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Ispirato al Canto di Charles Dickens, ne costituisce un'originale nonché piacevole (per quanto poco digerisca in genere i musical) diversione. Si fantastica infatti di un gruppo di spiriti che da anni converte gente (il loro dietro le quinte è geniale), incappando nell'osso duro interpretato da Ryan Reynolds (sempre a suo agio nella commedia). L'accoppiata protagonista è vincente (Will Ferrell un uragano di simpatia ogni volta) ma ancora di più lo è il mix tra demenzialità, buoni sentimenti e numeri musicali, alcuni dei quali molto orecchiabili ed eseguiti con belle coreografie. Movimentato, lungo (forse troppo) ma ritmato e molto colorato. Un riuscito film natalizio, nonostante i difetti e la mia rimostranza ai musical. Voto: 6+

Il tuo Natale o il mio? (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Entrambi gli innamoratini hanno la stessa idea: raggiungere "a sorpresa" il proprio partner a casa dei suoi per passarci il Natale insieme, e questo dà vita a una serie di situazioni scoordinate e spesso divertenti. Pellicola tipicamente natalizia tra commedia e romance (non troppo mielosa) e nel complesso godibile sia per le situazioni paradossali (e forzate) che per il confronto tra la famiglia nobile e inamidata di lui e quella più modesta e fracassona di lei. Calcare la mano sulla comicità forse avrebbe giovato (anche perché la sceneggiatura si presta), ma tutto sommato va bene. Voto: 6

Scrooge - Canto di Natale (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Remake di un musical tratto dal celebre racconto natalizio di Charles Dickens. Il mezzo animato consente agli autori di sbizzarrirsi con coreografie ed effetti speciali che alla lunga però appesantiscono il racconto (peraltro inframmezzato da brani musicali non proprio indimenticabili) allontanandolo dallo spirito originario (tranche finale affrettata). Rimane la buona tecnica di animazione, d'ovvia ispirazione disneyana, ma nient'altro. Visione non sgradita, ma è sempre la solita storia arcinota di Scrooge e della sua redenzione natalizia. Simpatico ma inutile. Voto: 5,5

Il diario segreto di Noel (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Giovane (e affascinante) scrittore torna a casa a Natale e trova un vecchio diario. Niente di nuovo sotto il sole (o, sarebbe più opportuno dire, sotto la neve), eppure il film (che oscilla tra presente e passato) ha un certo potere ammaliante, come spesso accade quando ci sono di mezzo ricordi d'infanzia e segreti disvelati per puro caso e in maniera repentina. La love story nascente è dietro l'angolo, ma poco importa se è scontata, giacché l'indagine a due dai risvolti romantici è un'idea che funziona sempre. Il tema della famiglia desiderata, declinato in molti modi, è sviluppato in modo interessante. Rimane comunque un lavoro incline allo stucchevole, con gaffe narrative (il prezioso diario letto a rate). Voto: 6

Spider-Man: Across the Spider-Verse (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Lord & Miller innovano il genere film dopo film, sempre con progetti nuovi e tecniche originalissime. E questo sequel di quel gioiello di Into the Spider-Verse non fa eccezione: è un film bellissimo, assolutamente al livello del precedente, ricco di trovate visive, scritto benissimo e molto molto divertente: sì perché oltre al mitico duo Lord & Miller in produzione, alla regia (seppur in collaborazione) c'è Kemp Powers, già regista di uno dei pochi recenti bei film PixarSoul. Con l'introduzione del multiverso questo secondo capitolo certamente è più ambizioso, anche se l'effetto novità se lo sono giocato sul primo. Tuttavia è veramente straordinario dal punto di vista visivo con l'introduzione di nuovi personaggi che promettono bene per il suo naturale seguito. Perché sì purtroppo, ed è questo uno dei principali difetti, è diviso in due parti, ma per il resto tanta roba. Voto: 8-

Marcel the Shell (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Un film d'animazione capace di esprimere profonda dolcezza e commozione, ma anche una grande lezione di umanità impartita dal più piccolo degli esseri. Marcel the Shell è indubbiamente uno dei prodotti più piacevoli e sorprendenti degli ultimi mesi od anni (e giustamente ha ricevuto la candidatura al miglior film d'animazione agli Oscar, quest'anno). Un prodotto che non eccelle nella tecnica, uno squisito (seppur affatto originale o particolarmente ispirato) ibrido tra stop-motion e live-action gestito ottimamente dallo staff grazie alla definizione dei modelli (le conchiglie) e grazie a una fotografia alquanto asettica, perfetta per un catalogo Ikea. E' invece nella trama, nella morale del racconto, nei discorsi strampalati ma sinceri di Marcel che l'opera ripone i suoi punti forti e focali. Una concreta disamina sulla quotidianità squarciata che lascia il segno. Efficace e genuina come pochi. Voto: 7

Una notte violenta e silenziosa (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Tommy Wirkola non mi dispiace affatto dato che ho apprezzato (soprattutto) sia Dead Snow 1 e 2, ma anche il più recente Seven Sisters. In questo caso sembra combinare la figura di Babbo Natale con Trappola di cristallo dove Babbo Natale (interpretato da un simpatico e convincente David Harbour) è il John McLane della situazione, disilluso per la perdita dello spirito natalizio in questi tempi moderni (ma ricorda anche altri). Fatica un po' a carburare ma quando ci riesce gore e splatter non mancano. La gente muore male, solo che il pippone moralista ci viene infilato quasi a forza, stonando e di parecchio con quanto visto. Se si vuole essere cattivi, bisogna esserlo fino in fondo. Tommy Wirkola ha fatto di meglio, ma tutto sommato non è disprezzabile e come intrattenimento (natalizio alternativo) può andare bene. Un film per certi versi assurdo ma che si guarda piacevolmente. Voto: 6+

Sisu - L'immortale (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Tentano di ammazzargli il cane e gli rubano l'oro, cosa deve fare un pover'uomo se non sterminarli tutti? Lui è un tizio coriaceo a cui Rambo non lega neppure le scarpe, loro un branco di nazisti in ritirata dalla Lapponia lasciandosi alle spalle terra bruciata, il film un western moderno che si fa perdonare la mancanza di originalità e verosimiglianza con la cura nella messinscena ravvisabile nelle studiate inquadrature, la bellezza dell'ambientazione semi desertica, la faccia scolpita e il corpo "cicatrizzato" di Jorma Tommila. Semplice quanto efficace, un pretesto per vedere una carneficina e la regia di Jalmari Helander risulta una rilevazione. Citazioni piazzate bene, nessun momento di pausa, godibile fino alla fine. Dalla Finlandia con furore. Voto: 7,5

Falling for Christmas (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Ricca e frivola figlia di un proprietario di alberghi di lusso dopo una caduta sulla neve ha un'amnesia e da lì inizia il miracolo di Natale. Film natalizio romantico tendente alla commedia in cui ritroviamo tutti i cliché all'interno di una confezione curatissima: boschi e paesi innevati, ambienti caldi tipo chalet, interni ed esterni strabordanti di addobbi e i buoni sentimenti tipici della festività. C'è qualche scenetta simpatica e divertente, ma se si cercano grasse risate non è questo il caso, però sicuramente come film di Natale è l'ideale: ha il suo equilibrio e non (troppo) annoia. Voto: 5,5

Natale... di nuovo?! (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Charles Dickens, rallegrati, finalmente c'è qualcuno che apprezza il Natale e vorrebbe non finisse mai, ma se ciò accadesse davvero? Formula già vista (e meglio) in una fiaba di qualche decennio fa per questa produzione americana indirizzata prevalentemente ai giovani con una morale ben precisa (la vita va accettata così com'è, sebbene a volte riservi dei momenti difficili), che si avvale di un cast modesto e decisamente sopra le righe ma di un ritmo discreto. Nel complesso un film mediocre, ma perlomeno educativo (memorabile l'incontro con Santa Claus, di colore, in strada). Voto: 5

La quattordicesima domenica del tempo ordinario (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Spiace bocciare un film di Pupi Avati, perché è autore con una poetica personale che ama il cinema, ma siamo davanti a un film poco riuscito, con una storia che viene allungata inutilmente (il brano, pure bruttino, che dà il titolo alla pellicola viene riproposto mille volte senza che ve ne sia necessità) e con un interprete principale (Lodo Guenzi) decisamente poco adatto a reggere sulle spalle il grosso del peso della pellicola (tra le peggiori del regista). I temi tipici del regista bolognese ci sono tutti, ma la messa in scena non riesce a convincere e, peccato grave, non si simpatizza con nessun personaggio. Solo Edwige Fenech, bellezza senza età, lascia il segno, ma su di un film noioso, fiacco e raffazzonato da dimenticare. Voto: 4,5

Assassinio a Venezia (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Il filo conduttore della trilogia di Poirot di Kenneth Branagh è la suggestione visiva che spesso supera un aspetto narrativo non proprio entusiasmante. Questo aspetto è confermato e amplificato dal terzo episodio in cui la location veneziana diventa a tutti gli effetti coprotagonista del film, al di là di qualche strafalcione storico evitabile e non necessario. La fotografia esalta il film che vira dalle parti dell'horror, sia pure soft e che comunque può contare su buone interpretazioni di un cast ispirato come il suo regista, che alla fine "confeziona" un'opera di buon livello (forse la migliore dei 3). Un'opera di ordinaria amministrazione, senza infamia e senza lode si lascia guardare, facile capire alcune intuizioni, ma è un giallo che tiene bene banco. Voto: 6+

Barbie (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Progetto ambizioso quello della coppia Noah Baumbach/Greta Gerwig e in larga parte riuscito (molto più di quell'accozzaglia di Rumore bianco) perché, almeno nella prima parte, ci si diverte, la satira graffia e le parti musicali sono deliziose (geniale e giustificato l'incipit citazione di 2001: Odissea nello spazio delle bambole). Nel secondo tempo l'atmosfera è un po' rallentata da qualche inutile spiegone sugli effetti (indiscutibilmente veri) del patriarcato, ma il Ken smarrito che non sa più quale sia il suo ruolo è ancora efficace nel descrivere una società in cui i ruoli sono diventati fluidi. Ryan Gosling davvero molto bravo e in forma fisica invidiabile, ruba spesso la scena a Margot Robbie, la Barbie perfetta in tutto e per tutto. Insomma non male, si tratta di una enorme campagna pubblicitaria, e si sapeva, mi aspettavo il peggio, e invece, a parte che la trama è più seria del previsto, ma anche un po' raffazzonata, mi sono divertito a vedere questo film. Un film unico, bizzarro, che nonostante tutto (alcune trovate funzionano, altre molto meno) visione vale. Voto: 6,5

Elemental (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - E' vero che non siamo ai livelli dei capolavori Pixar, però il tema dell'inclusione sociale e il finale eroico di questo Elemental sono genuinamente commoventi (tutti i concetti base trattati con garbo e semplicità). Un paio di siparietti comici funzionano bene, e la grafica è impeccabile (magica la città di Elemental City e i suoi colori). Forse a momenti ricorda Inside Out (ma forse di più Zootropolis), e in generale si ha la sensazione di una trama riciclata. E in questo senso si poteva fare di più, dato che la storia degli opposti che si attraggono viene trattata come mille altre commedie romantiche già viste. Il film tuttavia, lascia nel complesso soddisfatti, anche se manca un po' di cuore e c'è poca brillantezza, però visione vale. Voto: 6,5

Bussano alla porta (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - E gli oppressi salveranno il mondo e il genere umano. M. Night Shyamalan dirige con mano sicura un film (adattamento cinematografico del romanzo La casa alla fine del mondo) che però appare poco avvincente, pregno di significati ma già tutti abbastanza sdoganati, interpretato degnamente ma poco propenso a coinvolgere emotivamente in maniera sentita e totale. Dopo una prima parte interlocutoria si arriva per gradi, non senza qualche lieve fastidio, a un finale quasi memorabile ma comunque di valido impatto. Non siamo di fronte ad un filmone, ma comunque fila via liscio tenendo botta. Mi aspettavo qualcosa in più, ma Bussano alla porta resta un prodotto vedibile, sufficientemente valido. Un passo indietro però rispetto ad Old. Voto: 6

Benny Loves You (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Pupazzo iperprotettivo e geloso massacra chiunque si metta tra lui ed il suo adorato padrone. L'esordiente Karl Holt dimostra di avere qualche buona idea (la lotta dei giocattoli verso la fine) ma nella resa dei conti si scontra con una certa immaturità registica oltre che con un cast non proprio esaltante (lui in primis visto che interpreta anche il protagonista). Le dinamiche non sono particolarmente fluide e le meccaniche non fanno altro che ripetersi per gran parte della durata senza troppi guizzi, finendo per annoiare. Diventa ben presto insopportabile, un po' come la risata di Benny. Voto: 5

What's Love? (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Rom-com simpatica, che parte da uno spunto alquanto originale, anche se si sa da subito che lo sviluppo sarà convenzionale. C'è sufficiente ironia nel trattare l'argomento e le differenze culturali, senza mai scadere nella grossolanità. La coppia protagonista è affiatata, entrambi in parte (ma Lily James è sempre una visione celestiale per gli occhi e il cuore) e ben supportati dai caratteristi, anche se la Emma Thompson una volta di troppo interpreta il personaggio della donna anziana invadente e stravagante (per certi versi ricorda il suo ruolo in Last Christmas). Gradevole. Voto: 6

Rapito (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Al non troppo conosciuto caso di Edgardo Mortara, Marco Bellocchio dedica un film interessante e raccontato con passione e partecipazione. Un contesto ambientale papalino ricostruito con certosina precisione e reso da una splendida fotografia che esalta i chiaroscuri. Non appesantito dalla non indifferente durata, il film porta avanti con lucidità il tema della coercizione religiosa e tratteggia con passione la battaglia destinata a fallire, compiuta per riportare a casa il protagonista. Nonostante alcune scene oniriche di troppo, nonostante la didascalicità, qualche problema di ritmo e di retorica (ed anche se mi ha "Rapito" a metà), è un film notevole e benissimo interpretato dall'intero cast, in particolare da Paolo Pierobon, un Pio IX dallo smisurato orgoglio. Voto: 7+

Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Conoscevo il gioco solo per fama, non mi aspettavo niente, anche se la canzone Wings of Time dei Tame Impala faceva ben presagire, e infatti musica di qualità e grandissima sorpresa nel complesso, nel scoprire un fantasy notevole di puro intrattenimento: personaggi carismatici, trama avventurosa e piena di imprevisti, ironia facilona ma che strappa più di una risata. Mi sono innamorato di questo gruppo di eroi ladri falliti dove il capo realizza solo "piani" destinati a fallire. Chiaramente la sceneggiatura è la cosa migliore, riesce a creare un perfetto bilanciamento tra le scene d'azione e l'ilarità continua degli avvenimenti (funzionano anche i momenti più "emotivi"). Se bisogna trovare una pecca sta nella CGI a volte poco curata, ma che nulla toglie al ritmo e alla godibilità del film. Di un film che cita, omaggia e conquista. Divertimento assicurato per 2 ore. Voto: 7

Mona Lisa and the Blood Moon (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Fuggita dal manicomio, una ragazza dotata di poteri psichici vaga in un quartiere periferico di New Orleans, vede persone, fa cose. Film (riuscito solo parzialmente) dalle palesi similitudini con il lungometraggio d'esordio (A Girl Walks Home Alone at Night) della regista (Ana Lily Amirpour), compresa l'ambientazione notturna, ma privo della stessa eleganza formale oltre che carente sotto il profilo della sceneggiatura: la protagonista si comporta come una marziana insensibile per cui è difficile provare empatia nei suoi confronti, e anche gli altri personaggi sono tratteggiati in modo sommario. Fuffa autoriale oscillante tra il banale e l'irritante. Non vorrei che quel primo film sia stata la classica botta di fortuna. Non dico che questo film sia diretto male, ma l'ho trovato vuoto nel suo complesso e poco interessante. Un film che esprime poco, che non dice niente e non va da nessuna parte. Voto: 5

Dampyr (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Primo film dell'Universo Cinematografico Bonelli, trasposizione dell'omonimo fumetto, un prodotto di certo non perfetto e a dispetto della fonte d'ispirazione puramente derivativo (Blade e non solo) ma comunque competente ed efficace. Tecnicamente curato, con la giusta dose di azione (discreta) ed un cast che funziona bene (doppiaggio ok). Svolgimento e situazioni sono ben serviti ed anche i dialoghi pur non brillando sono buoni. Se bisogna cercare difetti io direi il digitale non è sempre sfruttato al meglio e il confronto finale sbrigativo. Apprezzabile invece il prologo nel medioevo. Ben curate anche le ambientazioni (riprese in Romania). Non posso fare confronti con il fumetto non avendolo mai letto ma l'ho trovato molto meglio di quanto pensassi e ritengo che meriti più attenzione di quanta ne ha ricevuta. Se è vero che sovente escono fallimenti ci sono le dovute eccezioni, e per me questo film lo è. Voto: 6,5

Il sol dell'avvenire (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Il ritorno di Nanni Moretti porta sempre con sé grandi aspettative, che in parte quest'opera offre sotto forma del suo personaggio, amabilmente sopra la righe come ci piace, dilettevole nella sua parlata ma che, come spesso accade nel suo cinema, tende a sovrastare per carisma tutti gli altri e fagocitare persino il narrato (che mescola autobiografia, politica e amore per il cinema). La pellicola è pervasa di ironia e sa graffiare al punto giusto, meno convincente invece, il ticket da pagare per la solita manfrina sul PCI quant'era bello. Il tutto scorre bene, tralasciando qualche momento di stanca. Belli gli intermezzi musicali, con strascichi anche emozionanti. Il risultato è un bel film, forse a tratti straniante ma a suo modo compiuto. Voto: 6+

Cocainorso (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - Storia vera o leggenda metropolitana poco importa, la Elizabeth Banks ne estremizza i contenuti ravanando con vigore tra splatter e demenzialità nonostante una CGI difettosa e attori superati dai loro personaggi, ripudiando qualsiasi deleterio messaggio ecologico ma perdendo la trebisonda nel finale quando le scene vanno ognuna per conto loro e, soprattutto, il vasetto di miele rimpiazza il panetto di coca rievocando certe atmosfere bonarie alla Yoghi (gran brutto modo per ricordare Ray Liotta, scomparso qualche mese prima l'uscita del film). Insomma, la Elizabeth Banks tira fuori qualche coniglio dal cilindro ma nel complesso vuole strafare e sia lei che il suo orso perdono una bella occasione. C'è ben poco da salvare in questo film. Voto: 5

La primavera della mia vita (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/12/2023 Qui - I due cantautori siciliani Colapesce e Dimartino si cimentano (per la prima volta in assoluto) in questa pellicola surreale in cui si narra di un viaggio verso alcuni misteri che avvolgono la loro splendida regione, ma anche della ricerca di un'amicizia perduta. Ritmo non sempre eccelso e situazioni talvolta monotone che comunque conducono a un finale inaspettato ma interessante. Buona la musica, che com'era lecito attendersi c'è e tanta, non eccezionale invece la recitazione (e inesistente è la regia). A conti fatti il film (dolce ma anche amaro) è un po' campato per aria e non ha una vera forza narrativa, anche se la visione la può valere, almeno per conoscere ancora meglio l'ironia dei due cantanti protagonisti. Voto: 6

lunedì 27 novembre 2023

Non aprite quella porta (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Ennesimo sequel del famigerato Non aprite quella porta, questa volta targato Netflix. Dunque il senso di questa operazione è molto simile a quello fatto da David Gordon Green per Halloween, solo che in questo caso ne manca lo spirito ed il regista David Blue Garcia che dirige per procura sotto i lumi di Fede Alvarez non aggiunge nulla. Profondamente ambientato in quel Texas rurale del film originale qui l'ambientazione è sempre texana ma piuttosto anonima ed incolore, contrariamente ad Halloween e lo stesso recupero del personaggio di Sally non è sufficiente. Ovviamente Leatherface la sua bella dose di massacri non la fa mancare ma è sempre la solita mattanza che si può vedere in un qualsiasi slasher, a parte il massacro sull'autobus, forse la scena migliore/peggiore del film. Un film che con un altro titolo avrebbe sicuramente fatto una figura migliore, così invece sia inutile che mediocre. Voto: 4

Creep (2014)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Lo spettatore più esperto, e forse anche quello che lo è meno, mangerà la foglia già dall'inizio. Eppure questo piccolo thriller (girato in stile found footage) riesce comunque a coinvolgere ed a creare suspense ed interesse nello spettatore per tutta la durata con alcuni momenti effettivamente inquietanti, nonostante non succeda poi chissà che cosa. Probabilmente il pregio maggiore del film sta nell'essere più realistico di altri film simili e per questo in grado di creare un'ansia più credibile. Molto bravo Mark Duplass e pure Patrick Brice in veste di regista/attore/sceneggiatore il quale si inventa continui cambi di direzione che tengono sulle spine lo spettatore. Fatto con due lire e tenuto su da poche, ma chiare, idee che funzionano abbastanza bene, però non perfettamente, difetti infatti non mancano (momenti morti inclusi). Finale, non così a sorpresa, che lascia spazio ad un sequel poi girato dallo stesso attore-regista. Voto: 6

A Sun (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - A Taipei una serie di eventi tragici colpiscono un nucleo familiare. Dalla cinematografia taiwanese un'opera notevole che non lascia indifferente per il notevole impatto drammatico della storia ma contemporaneamente per il carattere sobrio della narrazione (curata nell'evoluzione dei vari personaggi). Gli eventi tragici che si susseguono vengono raccontati con raro senso della misura e in modo visivamente pregevole per la particolare eleganza delle inquadrature. Dall'inizio quasi in chiave horror all'epilogo illuminato da una timida luce di speranza, lo spettatore è coinvolto in un carosello di emozioni in cui trovano spazio, accanto al dramma e al dolore, parentesi oniriche e struggenti flashback (l'evento a metà del film è una scossa inaspettata ed imprevedibile). Una bella sorpresa, un film che gioca molto sulla bravura degli attori, riuscendoci in maniera ottimale. Un film che, con il respiro del grande romanzo classico e l'inquietudine del thriller moderno, dove ogni sottigliezza diventa gesto epico e ogni volto una mappa dell'animo umano, si staglia indelebile. Voto: 8

Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Il tocco femminile alla regia (quello di Susan Johnson) si nota principalmente nel modo in cui viene sottolineata la sensibilità mista a timidezza della giovane protagonista, alla quale la sorella minore giocherà un tiro talmente brutto da coinvolgerla in una serie di simpatiche quanto imbarazzanti vicissitudini. Attori in parte (in primis la graziosa Lana Condor), trama dai risvolti abbastanza prevedibili che presenta qualche voluta esagerazione alla maniera americana (ma che ben rispecchia i turbamenti e i disagi dei teenager di oggi), ritmo sostenuto. Niente male. Una commedia giovane (con un'idea e delle dinamiche di base poco originali ma gradevolmente realizzata) che intrattiene senza incertezze e senza strafare. Voto: 6

L'avvertimento (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Interessante pellicola spagnola che mescola abilmente matematica e thriller giocando con disinvoltura su piani temporali ben distinti. Una forma più che accettabile quella adottata da Daniel Calparsoro, con sequenze dall'indubbio fascino e una direzione attoriale più che meritoria. Peccato che la sceneggiatura (sebbene supportata da idee vincenti, anche se non troppo originali) non sappia concludersi con un finale di livello, riservando allo spettatore un senso di delusione e di occasione mancata. Nel mentre, si apprezza la bravura di Raúl Arévalo, già ottimo interprete di altri film, tra questi La Isla minima. Nel complesso insomma, non è affatto male, non brutto e nemmeno noioso, ma i bei thriller sono altri. Voto: 5,5

Nimona (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Grafica mediocre, a me non è piaciuta, ma storia (di un cavaliere che rischia grosso a causa di un crimine non commesso e chiede aiuto a Nimona, un'adolescente mutaforma) davvero interessante, degna di considerazione. Nonostante il tema (principale) trattato non sia originalissimo (la paura del diverso) è comunque meritevole di attenzione, essendo sempre attuale e prodigo di riflessioni ed emozionalità di un certo peso. Non mancano i momenti divertenti (senza dubbio le trasformazioni in animali, sempre grottescamente colorati di rosa, dell'intrepida protagonista dalla dentatura vampiresca risultano di volta in volta simpatiche) così come non mancano quelli più intensi e drammatici, in un riuscito mix di emozioni e sensazioni varie e dettagliate, nonostante il politically correct che ormai sta condizionando il cinema di oggi. Non eccezionale, ma non male questo film d'animazione Netflix. Voto: 6

Linee parallele (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Linee Parallele è una storia originale di Netflix e vanta una straordinaria performance di Lili Reinhart. È un film (diretto da Wanuri Kahiu) che può essere interpretato in molti modi ma ti insegna che i sogni si possono realizzare, soprattutto se sono segnati nel tuo destino. Linee parallele, in pieno stile Sliding Doors, mostra come un singolo momento possa cambiare per sempre la nostra vita. Lo fa narrando una storia che si biforca in due strade differenti che, però, non smettono mai di trovare punti di congiunzione verso un inevitabile lieto fine. Una commedia buonista e prevedibile (divisa tra commedia romantica e storia di formazione) capace di regalare un paio d'ore d'intrattenimento ma facilmente dimenticabile. Voto: 6

Project Power (2020)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Se in One Piece erano i frutti del diavolo a dare i poteri ai personaggi, in questo Project Power sono delle pillole di provenienza animale. Il concetto è lo stesso ma cambia la formula. Fanta-action passabile ma non trascendentale, qualche difetto lo si nota facilmente, dotato di un ritmo discreto e un paio di protagonisti affidabili (per cui con due attori come Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt che sono sempre sul "pezzo", specie il secondo, c'è da rilevare la giovane Dominique Fishback che fa una bella figura), delle scene orchestrare discretamente (gli effetti rendono inoltre giustizia, dando una buona interpretazione dei poteri) e una trama lineare quanto basta per avere voglia di guardarlo fino alla fine. Uno spettacolo tutto sommato godibile per un film che con una sceneggiatura meno confusa sarebbe stato di livello più alto ma che nel complesso è vedibile se non si hanno aspettative troppo alte. Voto: 6

Granchio nero (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - L'assenza di spiegazioni in merito conferisce al film (di fantascienza bellico ambientato in Svezia) un senso metafisico ma priva anche di un adeguato contesto i quesiti etici con cui i protagonisti dovranno fare i conti. Se la trama suscita qualche perplessità, convince invece la messa in scena grazie alla spettacolare fotografia dai toni gelidi e all'efficace colonna sonora. Non posso assegnargli la sufficienza piena per le cacchiate troppo evidenti sparse qua e là, ma gli posso riconoscere una certa atmosfera di genere che riesce a renderlo accessibile e mediamente interessante. La Noomi Rapace ormai sembra essere a proprio agio in ruoli di questo tipo, ritagliandosi uno spazio bello grande quando si tratta di pellicole action, il resto del cast fa il suo e la storia procede abbastanza speditamente verso la fine, seppur con alti e bassi e una certa prevedibilità di fondo. Rimane tuttavia una pellicola piuttosto godibile. Voto: 5,5

Ni no kuni (2019)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Parto dalla premessa che di "Ni no Kuni" non ho mai provato i giochi, e del titolo sapevo solo che ricalca lo stile Ghibli, cosa evidentissima anche per chi non lo sapesse. Mi sono approcciato al film sia per la curiosità data dallo stile sia perché la trama (seppur banale) mi sembrava carina, il classico film da vedere senza enormi aspettative, sostanzialmente. Nonostante la visione sia stata più che piacevole, devo ammettere che (a distanza di un paio di giorni e a mente più lucida) la pellicola non sia assolutamente niente di eccezionale. Atmosfere coinvolgenti, bella storia, anche se girata in modo un po' raffazzonato, con le regole per passare da un mondo all'altro che vengono sconfessate quando serve alla sceneggiatura ed i legami tra i personaggi dei due mondi che non sempre sono descritti in modo lineare. Ma nonostante gli evidenti difetti, non mi è dispiaciuto. Forse perché il proposito di affrontare qualche tematica interessante c'è ed è evidente, per quanto poi cali nel prosieguo della pellicola. Una pellicola a cui manca il plus per essere qualcosa di più. Voto: 6+

Outside the Wire (2021)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Un pilota di droni e un soldato androide collaborano sul fronte dell'Europa dell'Est per sventare una minaccia nucleare. Pellicola fanta-bellica ambientata nel 2036, è un prodotto realizzato all'insegna del puro intrattenimento. Al netto della buona resa tecnica, con ambientazione ed effetti speciali molto curati, si tratta di un film che non brilla per la caratterizzazione dei personaggi che appaiono stereotipati e senza sfumature, nel contesto di una sceneggiatura che abbonda in luoghi comuni (confusa nello sviluppo della trama), superficiale nell'affrontare le questioni connesse al grado di consapevolezza e auto-determinazione dell'intelligenza artificiale (tra gli attori Anthony Mackie). Vedibile ma scontato e poco interessante. Voto: 4,5

Tyler Rake 2 (2023)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Secondo (preventivabile) capitolo (targato Netflix) dedicato a Tyler Rake, mercenario ex SASR (sapevamo che non era morto). L'evasione dal carcere georgiano, Vienna ed il confronto finale presso la chiesetta. Queste sono le tre lunghe sequenze, specialmente la prima che compongono il film. Due ore di combattimenti fittissimi con qualche scena di raccordo giusto per giustificare che ci sono anche dei personaggi, che tuttavia servono a gran poco se non in funzione dell'azione stessa. L'evasione è molto bella, ben coreografata, anche se il momento in cui si sposta nel cortile ho avuto parecchi déjà-vù con The Raid 2. Certamente il grosso budget si vede, come si vede l'uso del green screen (gli elicotteri). Sembra la descrizione di un brutto film, ma non lo è perché il regista (Sam Hargrave, lo stesso del primo capitolo) sa fare il suo mestiere e se affermassi che mi ha annoiato mentirei in maniera spudorata. Voto: 6

The Pale Blue Eye - I delitti di West Point (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Nel 1830 un brutale omicidio scuote la leggendaria accademia di West Point. Un astuto investigatore verrà affiancato nelle indagini da un giovane poeta di nome Poe. Tecnicamente molto curato, il nuovo film si Scott Cooper ci restituisce ancora (dopo Hostiles) un Christian Bale tormentato e intenso, magnetico protagonista di una vicenda che mescola in maniera intrigante intreccio giallo e aspetti esoterici in bilico tra credenza e superstizione. Qualche forzatura di trama non scalfisce un tutto sommato riuscito thriller di ambientazione storica. Sebbene lento, si fa seguire grazie a una narrazione chiara che mette i fatti uno dietro l'altro senza parentesi inutili (bella ambientazione innevata, con uno stile retrò che crea un'atmosfera ispirata). Il twist finale è disonesto (seppur sorprendente) ma affrontato con la giusta drammaticità. Merita senz'altro una visione. Voto: 6,5

I Don't Feel at Home in This World Anymore (2017)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Opera con tutti i pregi e difetti del Sundance. I primi risiedono soprattutto nella prova convincente della coppia protagonista (bene Elijah WoodMelanie Lynskey sorprende in positivo, dopo tanti ruoli di secondo piano) e nella regia (ad opera dall'attore Macon Blair, alla sua prima prova dietro la mdp) che complessivamente mostra una buona predisposizione per le inquadrature, i secondi sono evidenti nel mescolamento di generi diversi tra loro (da commedia a drammatico a pulp) che generano nel complesso un'opera di non facile presa. La deriva pulp, se avulsa dal contesto e valutata tecnicamente, offre molte soddisfazioni, peccato che non fili bene con il resto. Un'opera particolare che una visione la merita. Voto: 6

Apostolo (2018)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Gareth Evans dopo aver riscritto le regole del cinema action asiatico con i due ottimi "The Raid" confeziona una pellicola piuttosto atipica, una sorta di thriller che strizza più di un occhio all'immortale "The Wicker Man" con la sua straniante comunità religiosa, per poi verso il finale trasformarsi in un delirante horror esoterico che non può non ricordare Lovecraft. L'inizio è davvero intrigante, ad un certo punto però il film vira verso il sovrannaturale, con qualche passaggio d'effetto ma anche qualche smagliatura nel racconto. Egli dirige sapientemente una sceneggiatura alquanto articolata e la fotografia esalta bene i suggestivi paesaggi. Tuttavia prima della conclusione finale sembra smarrirsi un po' e vengono inserite un paio di scene gore non si sa fino a che punto necessarie. L'eccessiva durata è il tallone d'Achille di questa pellicola che porta soprattutto nella parte centrale ad una caduta di tono. Accorciarlo di una ventina di minuti lo avrebbe reso indubbiamente più godibile e coinvolgente di quello che è. Nel complesso risulta un prodotto riuscito, ma certo non memorabile. Voto: 6

Entergalactic (2022)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/11/2023 Qui - Si tratta di una storia d'amore come se ne vedono tante, ma nella sua normalità risulta essere un'opera davvero originale. I personaggi sono talmente ben caratterizzati che lo spettatore riesce facilmente ad immedesimarsi. Lo stile del disegno e delle animazioni è davvero clamoroso, super dinamico e con una colorazione delle tavole unica nel suo genere. La colonna sonora, anche se solo come promozione dell'album di Kid Cudi, è davvero perfetta per l'ambientazione e il doppiaggio italiano rende benissimo su ogni singolo personaggio. Con Entergalactic Netflix trova un prodotto sicuramente non avanguardistico (o perfetto), ma che poggia su solide basi e si dimostra capace di emozionare e far sognare, come ogni storia d'amore dovrebbe fare. Autobiografica però mai banale, ed allo stesso tempo tenera e appassionata. Un racconto che, sotto l'apparente leggerezza, mostra i rapporti interpersonali e fa riflettere sull'importanza di coltivare i sentimenti, soprattutto in questo particolare periodo storico, in cui la vita scorre frenetica e senza un attimo di sosta. Voto: 7+

lunedì 13 novembre 2023

Il ritorno dei pomodori assassini (1988)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - A volte ci sono dei film talmente "idioti" nel loro assunto di partenza da risultare, chissà per quale strana magia, divertenti. La pellicola in questione è un caso lampante di quanto detto pocanzi. La trama è a dir poco ridicola: pomodori assassini che cercano (nuovamente) di impadronirsi del nostro pianeta. Eppure, eppure il film per quanto sgangherato risulta divertente nella sua totale demenzialità che raggiunge livelli inauditi. Nel senso che, va bene la parodia (di B-movie fantascientifici anni '50), ma qui si esagera. Non ho visto il primo capitolo (avrei voluto ma non l'ho trovato) ma non credo fosse indispensabile anche perché all'inizio è lo stesso film (diretto sempre da John De Bello) a farci un resoconto del precedente episodio. In ogni caso sequel simpatico, ricco di gag demenziali (le migliori? le pubblicità occulte per finanziare il film) e con personaggi fuori di testa, compreso l'allupato George Clooney. Mediocre tutto sì, ma a suo modo coerente. Godibile, geniale ed irriverente, un film per tutte le (quattro) stagioni, ma senza il pomodoro. Voto: 5,5

Society - The Horror (1989)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 13/11/2023 Qui - Opera prima di Brian Yuzna nonché mio primo approccio in sua veste da regista, nella sua versione produttore/sceneggiatore invece già ben approcciato, e con buoni risultati, come in questo caso. Society è l'essenza stessa del cinema del regista statunitense, il film che lo rappresenta meglio per la sua impronta stilistica ed il suo modo d'inorridire (low budget e artigianale al massimo come da tradizione). Uno dei body horror più famosi di sempre. Un horror ironico e graffiante che sbeffeggia la borghesia e il Potere in genere. La sua forza sta nell'essere assurdo ed eccessivo senza scadere nel volgare o peggio, nella comicità involontaria. Tutto è ben dosato e, nonostante delle recitazioni discutibili, risulta un film gradevole. Devo ammettere infatti, che nella prima parte si respira un po' di tensione ed inquietudine per gli strani avvenimenti che riguardano il protagonista (a tal proposito un grande complimento per l'uso di disinibite donzelle qua e là). Poi il film esplode in tutto il suo putridume che porta a disgusto ma pure a qualche risata. In questo senso purtroppo, esso non è comunque esente da (grossi) difetti, ma da ricordare soprattutto per il suo "messaggio" (paradossalmente ancora attuale). Un film molto interessante e che spicca per originalità, soprattutto per l'epoca. La metafora che letteralmente si mangia il film, un film fuori dalle righe che decisamente fa centro. Voto: 6,5