Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 29/12/2021 Qui - Anche quest'anno ho superato quota 300 film visti di quelli "moderni",
anche quest'anno tanti film sono entrati nella classifica finale (solo
uno in più dello scorso anno), non è cambiato infatti il metodo di
classificazione (per delucidazioni ecco il post del 2020),
anche quest'anno (come in tutti gli altri anni) trovate la lista di
tutti i film "esaminati" in questo 2021 nell'apposita pagina del blog
(vi do un aiuto se vi servisse, questo è il link
diretto), ed ovviamente anche quest'anno abbiamo un vincitore, non
dimenticando tuttavia che tutti i film di questa classifica consiglio di
vedere. Cos'è cambiato quindi? Il Cinema, con tanti nuovi film, nuove
chicche e possibili cult. C'è comunque una nota finale, semplicemente
come già successo con i peggiori film, anche tra questi migliori un film ci sarebbe potuto essere, se non fosse già stato da me visto, è Lost in translation, che approssimativamente dalla tredicesima posizione alla settima sarebbe stato inserito, perché era ed è un bellissimo film.
43. Divertente e godibilissimo, senza un attimo di pausa (rocambolesco,
esagerato e delirante). Un gran bel divertimento, il mio guilty pleasure
di quest'anno (7)
42. Un buon anime, un film carino, pop e piacevole. (7)
41. Aldo, Giovanni e Giacomo, dopo il flop di Reuma Park e il fallimentare esordio da solista di Aldo Baglio con Scappo a casa, tornano (finalmente) quelli di una volta grazie a una commedia divertente, sincera, anche un po' commovente e con un inedito tono agrodolce. (7)
40. Un thriller molto ben pensato, scritto e sceneggiato da consigliare. (7)
39. Un'opera, una storia, minimale (e breve) ma molto intensa. (7)
38. Uno dei migliori live action (dei suoi tanti classici) prodotti dalla Disney, un film non perfetto (come l'originale, non tra i miei preferiti della collezione comunque) che evita di strafare e riadattare, riuscendo in tal modo a farsi più che discretamente apprezzare. (7)
37. Un film sempre godibile per la sincerità dell'ispirazione e per l'ottimo lavoro della sceneggiatura nella caratterizzazione psicologica dei personaggi e nella descrizione del percorso emotivo del protagonista descritto in modo realistico. (7)
36. Una storia poetica e toccante, un film (seppur non perfetto e non così tanto emozionante o coinvolgente come ci si aspettava) coraggioso ed indispensabile, un film possibilmente da vedersi. (7)
35. L'ennesima conferma dell'inossidabile talento dei fratelli Coen, capaci come pochi a riplasmare le coordinate dei generi e che, in questa antologia, sintetizzano sei pillole in cui si addensano i fantasmi di un mondo passato e le eterne ossessioni di questi due grandi autori. Qualche pecca ogni tanto, ma risultato notevole. (7)
34. Minimale ma affascinante, Timecrimes è un più che riuscito thriller fantascientifico, nonché la dimostrazione di come non servano ingenti somme di denaro per realizzare qualcosa di sorprendente. (7)
33. Un film breve ma traboccante di emozioni, con un finale di melanconico realismo che strugge il cuore. (7)
32. Più che discreto reportage di denuncia, incalzante e coinvolgente, un lavoro di grande qualità. (7)
31. Un bel film, ma non assolutamente il miglior film, eppure a fronte delle sei candidature, il terzo Oscar eccolo lì, diciamo che qualche sbadiglio scappa. (7)
30. Ha il pregio di non scadere nei cliché del genere e di offrire una visione dei rapporti (anche familiari) disincantata e realistica, così come una riflessione esistenziale non priva di poesia ma nemmeno edulcorata secondo schemi hollywoodiani. (7)
29. Figlia di una matrice fantasy molto classica ma d'impatto, la pellicola riesce a travolgere per i suoi toni delicati e per la capacità di veicolare il messaggio con grande raffinatezza e malinconia. Non perfetto, non poetico al livello "Miyazaki", ma bel film. (7)
28. Storia "normalissima" e ordinaria ma che diventa speciale grazie all'estremo realismo della sceneggiatura e delle interpretazioni. (7)
27. Una storia che poteva prestarsi ad un opera stucchevole e strappalacrime diventa una (riuscita) commedia sull'elaborazione del dolore dai toni più melanconici e leggeri che drammatici. (7)
26. Un'opera molto ambiziosa nei contenuti, talvolta troppo didascalica e semplicistica in alcuni passaggi, ma stimolante. Un film, seppur in parte anche irrisolto nel suo finale, da vedere. (7)
25. Un racconto intimo, senza la trappola del giudizio, onesto e pulito (attori non professionisti di grande bravura). Un'opera sensibile e profonda che, facendo riflettere sulla necessità di venire a patti con i propri sogni, riesce a commuovere senza forzature. (7)
24. Un film, originale, delicato e simpatico, da guardare senza pregiudizi. Un film che personalmente parlando ho particolarmente apprezzato, per la sua autenticità ed arguzia. (7)
23. Il giovane Shaka King è abile nella regia e nel gestire tempi narrativi che mischiano ricostruzioni storiche con parti romanzate per mettere in scena una storia dolorosa, politica, d'impatto, scomoda. Una pellicola molto ben fatta. (7)
22. Riprendere un'idea già vista in molteplici forme (i loop temporali e il genere romcom) per riproporla con una ricetta del tutto originale. C'è poco da dire: una commedia pregevole. Si ride, si riflette, si gioisce, all'infinito. (7)
21. Il grande pregio del film di Adam Randall è quello di mischiare con oculatezza le proprie carte, facendo virare il canovaccio narrativo in direzioni opposte e complementari quando meno ce lo si aspetterebbe (abbastanza inquietante è il fenomeno del froggy). E dalla crisalide di un thrillerino senza nerbo sboccia così progressivamente un noir crudo e polifonico, uno dei thriller più avvincenti degli ultimi anni. (7)
20. Una complessa macchina cinematografica, esempio virtuoso di intrattenimento, sottile gioco di equilibrismi tenuto in piedi da un'ottima professionalità. Un film da vedere e da godere in cui l'intelligenza e il divertimento riescono a procedere con passo fermo e sicuro nel nome di Agatha Christie. (7)
19. Un film d'animazione che è una ventata d'aria fresca, una goduria per occhi, cuore e mente. Sarà che appunto per noi italiani è un film particolare, che ci strizza l'occhio e ci solletica l'orgoglio, ma fondamentalmente è un bellissimo cartone per ragazzi, leggero e pulito con una morale di tendenza. (7)
18. Bello davvero, un buonissimo film, tuttavia Mank è anche una pellicola autoreferenziale e ultra dialogica, parlata fino all'inverosimile, non esattamente il massimo. (7)
17. Una bellissima storia d'amore raccontata con originalità e brillantezza, decisamente promosso questo nostalgico e romantico lungometraggio. (7)
16. Un buon film d'impatto visivo ed emozionale, recitato ottimamente da tutto il cast e supportato da una regia nitida, sicura e consolidata che nella mani del regista texano diventa un'esperienza indimenticabile. Manca forse un po' di quel misto di cattiveria e poesia di altri film di Clint Eastwood, un po' prolisso ma vedibile senza affanni. (7)
15. Minari sorprende in positivo per la sua leggerezza e sensibilità, non forzando niente per cercare di stupire. (7)
14. Un dramma struggente e malinconico, disperato e pungente, poetico e riflessivo, dove l'amore incondizionato di una madre (del resto, cosa non si fa per i figli?) sarà il motore di una vicenda che porta con se tanta amarezza e pessimismo. (7)
13. Non avrà la retrologia degli anime firmati Studio Ghibli, ma è un film tecnicamente eccellente e fa quel che deve egregiamente. Un film leggero e delicato, come la storia d'amore che racconta. La dimostrazione che anche una storia semplice, se ben raccontata, può emozionare. In tal senso, non certamente ai livelli di Your Name., ma esperimento ugualmente riuscito. (7+)
12. Un film di denuncia perfetto per ricordarci che a volte la manipolazione della realtà è più subdola di quanto immaginiamo. Nulla di originale sia chiaro, ma gli americani son maestri nel girare questo tipo di pellicole. (7+)
11. Uno strano piccolo film, scarno e coinvolgente. Una piacevole sorpresa. (7+)
10. Un bellissimo (breve ma intenso) film, anche e soprattutto per la struttura fortemente cinematografica delle "riprese", la cura per il sonoro, il nitore "sintetico" delle tonalità cromatiche e l'aura romantica e nostalgica che riesce a trasmettere (l'infanzia in b/n e le due storie che si intersecano). Non perfetto, ma riuscito e sicuramente da consigliare. (7+)
9. Malgrado un finale dove la retorica straborda in maniera eccessiva, il film non è niente male ed ha il merito di far conoscere un aspetto importante ma poco conosciuto della storia coreana. (7+)
8. Un prodotto ad opera di un regista che rimpiangiamo, un regista che, veleggiando tra sogno e realtà, ancora una volta (e per l'ultima volta purtroppo), riesce a trasportarti in un altro mondo, con questo film che ne conferma le sue ineguagliabili doti. L'ultimo lungometraggio di Satoshi Kon è infatti un vero e proprio viaggio animato nel mondo dei sogni. (7+)
7. Un gran film, diverso dal solito poliziesco. Una pellicola di certo importante e dalle indubbie qualità che merita la visione. (7+)
6. Un film d'animazione (dallo spirito squisitamente natalizio) commovente, affascinante e meraviglioso che ripropone la storia delle origini di Babbo Natale in un modo nuovo e interessante, ovvero in maniera intelligente e spesso geniale. Ti attendi un filmino e scopri invece un gioiello. (7,5)
5. Fiction e attualità, recitazione e documenti veri, tutto in bel connubio interessante. Un film d'impatto, sicuramente, non brillante ma teso alla commozione sincera, inaspettatamente appassionante. (7,5)
4. Un film piuttosto singolare il cui merito sta nel saper essere originale e teorico senza perdere mai un filo di leggerezza. Un'opera capace di divertire e far riflettere, un'opera da non perdere. (7,5)
3. Gran bel war movie che pesca in parte da Apocalypse Now ed in parte da Salvate il soldato Ryan. Il piano-sequenza continuato sulle vicende del caporale, di due giovani soldati incaricati di consegnare un messaggio importante dietro le le linee nemiche, è davvero eccezionale. (7,5)
2. Trainato dalla grandiosa performance di Carey Mulligan, Promising Young Woman è uno strano revenge thriller, che svela le sue carte piano piano. Il progetto della sua enigmatica protagonista non è chiaro fin da subito, ma i tasselli verranno amalgamati ottimamente e saranno evidenti nella parte finale. Proprio il finale imprevedibile sarà di grande impatto e non si scorderà facilmente. (8-)
1. Quando Martin Scorsese non è impegnato a dire cavolate, ma a lavorare, nel 90% dei casi ne uscirà sempre qualcosa di notevole, è il caso di questo film, che conferma, come se fosse ancora necessario, il talento immenso di un grande regista. (8)
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