Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2021 Qui - Mamoru Hosoda prosegue con la sua personalissima poetica di confronto tra giovani e società contemporanea già vista nel suo precedente film (quel delizioso La ragazza che saltava nel tempo), questa volta l'autore prova ad alzare l'asticella effettuando un parallelismo importante, ossia mondo digitale e mondo reale, quindi troveremo due "universi" che si intersecano (parametro fondamentale per l'autore), nel mondo digitale di OZ (sorta di OASIS alla Ready Player One) è possibile fare qualsiasi cosa, tuttavia il rischio di alienarsi dalla società è alto (vedasi il "campione"). Ecco, non riesce a far di più e meglio, ma riesce a non sfigurare, anzi. L'opera di Hosoda è ancora una volta una storia di formazione che si focalizza su più generazioni. Egli affronta tematiche importanti dalla percezione per le nuove generazioni delle tradizioni familiari, rappresentate ad esempio dal gioco di carte Koi Koi, fino al difficile rapporto genitori/figli con le conseguenti pressioni imposte dalla società giapponese. Il tutto viene messo in scena e narrato con una raffinatezza unica, in grado di raggiungere un target molto ampio, dunque il regista realizza un film d'animazione rivolto per tutte l'età. Ottime anche le animazioni e i disegni (bellissimi), infine impossibile non citare l'incipit sbalorditivo in cui viene presentato OZ. In conclusione Summer Wars è un buon anime, un film carino, pop e piacevole. Voto: 7
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