Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2021 Qui - Molto meno fracassone dei capitoli diretti da Michael Bay, ma non per questo tanto migliore o migliore, diciamo diversamente divertente, la storia è incentrata più sui sentimenti e sul rapporto tra la protagonista (interpretata da Hailee Steinfeld, una della tante bellissime della nuova Hollywood) e il robot (l'Autobot più simpatico di tutti). Ricorda a tratti Il gigante di ferro e Big hero 6, ed anche se l'originalità non è lo scopo della pellicola, la banalità e prevedibilità pesa. Il target di età a cui è rivolto questo film è sicuramente inferiore a quello dei precedenti film sui Transformers, precedenti film che sinceramente non ho mai disprezzato. Travis Knight (regista di quel gioiellino che era Kubo e la spada magica) dirige infatti un nuovo adattamento delle avventure dei "robottoni" Transformers, adattando la storia ai gusti un pubblico adolescenziale. In tal senso lo considero più una fiaba fantasy moderna che un blockbuster d'azione (bel equilibrato comunque il rapporto tra azione, ironia e sentimenti, ed ottimi gli effetti speciali). Personalmente l'ho trovato un po' noioso nella parte centrale, tuttavia l'ambientazione anni '80 (grande l'omaggio al telefilm Alf come la selezione dei brani dell'epoca), il rapporto molto tenero tra il robot e la ragazza che richiama lo Spielberghiano E. T. lo rende godibile dall'inizio alla fine. Ma sì dai, c'è di peggio, gradevole senza impegno. Voto: 6
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