Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2021 Qui - Pellicola altamente e volontariamente grottesca (con forte tendenza al comico) che ispirerà successivamente cartoni animati (idea della corsa automobilistica con mezzi pittoreschi lanciati in giro per la nazione con piloti scorretti che fanno di tutto per intralciare gli avversari) e videogame (idea di attribuire dei punti ai piloti per ogni pedone investito), ma non solo. Vedendolo ai giorni nostri, si ravvisa, inoltre, una forte critica ai reality show e ai mezzi di comunicazione di massa rei di distorcere la reale situazione dei fatti. Non sfugge dalle critiche neppure la figura del presidente degli Stati Uniti che viene continuamente bersagliato e rappresentato come una sorta di divinità. Presente qualche spruzzatina splatter (presenti anche notevoli donzelle con riprese di nudo variegate). Sufficiente la regia (di Paul Bartel), non sempre coinvolgente la sceneggiatura. Si segnalano, infine, le prove di David Carradine (il Bill di "Kill Bill") e soprattutto di Sylvester Stallone qui alle prese con uno dei suoi primi film. In un termine: irriverente. Un mix intelligente di denuncia, satira, e velocità (non altissima a dire il vero, ma siamo a metà anni '70 e non si andava forte come oggi!). Un film apparentemente trash e un po' cafone che lo è solo in parte, nei modi e nell'aspetto senz'altro ma non nell'animo. Politicamente scorrettissimo, ha lanciato un filone tuttora copiato, questo il suo miglior pregio, di un film che comunque, solo se preso per quello che è, un simpatico ed innocuo divertimento, può risultare piacevole e riuscito. Voto: 6+
Nessun commento:
Posta un commento