Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/05/2021 Qui - Il regista Malik Vitthal oltre a girare un finale prevedibile, si dimentica di fornire allo spettatore una spiegazione chiarificatrice di quello che risulterà essere l'evento chiave della storia (senza spoilerare più di tanto non si capisce in che modo il "vendicatore" ritorni per farsi giustizia). Ed è un peccato, perché il film (un horror soprannaturale con sfondo arricchito da discriminazioni razziali molto in voga in questi anni) è costruito in maniera intrigante: l'atmosfera che si respira, tra mistero e investigazione, riesce a mantenere in costante attenzione chi guarda, facendolo partecipe di un racconto che mostra un certo potenziale, grazie anche alla discreta performance dei protagonisti (quella della Mary J. Blige di Mudbound, quella di Nat Wolff, David Zayas e via dicendo). Peccato per le mancanze nel finale che ne abbassano il voto. Ma in ogni caso un film (particolare e sorprendente) facilmente vedibile. Voto: 5,5
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