venerdì 21 maggio 2021

Una lucertola con la pelle di donna (1971)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/05/2021 Qui - Carol sogna quasi ogni notte di assassinare la libertina e provocante vicina di casa per la quale prova attrazione fisica e avversione al tempo stesso. Con sommo stupore apprenderà che le sue inquietudini oniriche si sono materializzate in quanto la dissoluta signora è stata realmente ammazzata. Le modalità dell'omicidio sono identiche a quelle del sogno e a complicare ulteriormente il tutto c'è il rinvenimento di alcuni suoi oggetti personali sul luogo del delitto. Un bel rompicapo che Lucio Fulci tiene in piedi fino alla fine con mestiere tra deliri allucinati e divagazioni a carattere horror. Notevole la scena con Florinda Bolkan aggredita da un branco di pipistrelli e soprattutto quando si ritrova in un laboratorio all'interno del quale alcuni cani vengono tenuti in vita in modo aberrante. Scena che cagionò a Fulci grattacapi di varia natura e una denuncia poi finita nel nulla perché il regista dimostrò la natura artificiale degli animali, nient'altro che trucchi ideati da quel genio di Carlo Rambaldi. La pellicola è un lungo gioco di specchi deformanti in cui la realtà viene manipolata di continuo. La capacità di sorprendere, l'inserimento di sequenze caricate di una psichedelia impetuosa sostenuta dalle martellanti note di Ennio Morricone, un intreccio compatto con sporadiche e perdonabili cadute di tono, fanno di Una lucertola con la pelle di donna un ottimo esempio di giallo all'italiana. Conquistano i vari depistaggi, intriga il modo composto con cui viene svelata l'identità dell'assassino, in modo non certo convenzionale per il genere e per l'epoca, in cui epiloghi brutali erano preferiti a spiegazioni verbali. C'è un sotto-testo pessimista facilmente individuabile che attacca certi ambienti borghesi denunciandone il falso perbenismo e l'ambiguità, allo stesso modo esce un ritratto giovanile deplorevole, perso tra droghe e assenza di valori. Il titolo bizzarro, ma non privo di logica, strizza l'occhio alla cosiddetta Trilogia degli animali di Dario Argento cercando di ricalcarne le fortune, in parte riuscendoci. In ogni caso gran thriller. Voto: 7

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