Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/05/2021 Qui - Primo film importante sul tema del più grande disastro nucleare degli ultimi anni, che tutti sicuramente ricordiamo. Il regista (Setsurō Wakamatsu) decide di trascurare quasi del tutto gli eventi del terremoto sulla cittadina concentrandosi su come hanno vissuto quei giorni gli operai e tecnici della centrale (tra questi Ken Watanabe e Kōichi Satō). Gli effetti speciali sono essenziali, ma nulla di particolare. Purtroppo il film vive di una retorica incredibile (mai avevo visto il cinema giapponese spingere così troppo), in particolare quando vengono inseriti personaggi di contorno inutili ai fini della storia, quali genitori, nonni che appaiono dal nulla recitando frasi smielate e senza senso. Il finale in palestra è terribile. Sullo stesso argomento la recente serie "Chernobyl" è un vero capolavoro a confronto. Ha comunque un valore perlomeno didattico per tutti coloro che ancora ottusamente professano l'uso della fissione nucleare come fonte di energia, ma è solo per rispetto se, nel giudicare il film nel suo complesso, non sono andato sotto la sufficienza. Voto: 6
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