Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 03/05/2021 Qui - Il giovane regista Patrick Vollrath dimostra come sia possibile rivisitare un genere (il terrorismo aereo) senza indulgere ai cliché. Si tiene lontano dalle retoriche buoniste o cattiviste e non dissemina atti di eroismo o bruschi rovesciamenti di situazioni. Distilla una tensione che non è tanto quella legata all'azione ma è quella delle coscienze, confezionando un film avvincente nei pochi metri di una cabina, nella quale si resta claustrofobicamente ed emotivamente confinati insieme ai protagonisti. Su tutti Joseph Gordon-Levitt, attore versatile e professionalmente ineccepibile. Ci sono un paio di ingenuità nella messa in scena ma, tutto sommato, la storia regge dignitosamente fino all'epilogo che appare più che prevedibile, com'è giusto che sia. Ha il pregio di non durare troppo quindi lo stallo delle situazioni è presto risolto senza pesare sulla visione, una visione che risulta abbastanza interessante da meritare la sufficienza. Voto: 6+
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